Aleco
ALECO – Gli Amori Alle Stazioni
Music Force
Distribuzione: Egea Music
Genere: Cantautore
Supporto: cd – 2022
Una
delle poche certezze che ci sono nella vita si chiama amore, sentimento unico
per tutte le persone. Chi lo vive in maniera travagliata e chi spensierata,
altri con gelosia e ancora altri con trasporto, ma quello che più ci fa sentire
vivi sono i ricordi degli avvenimenti che segnano l’animo. Anche un piccolo particolare
fa sprigionare nelle nostre menti colori, odori, sensazioni che nel tempo
sembrano non trovare mai fine.
L’argomento
è pane quotidiano per i cantautori italiani, i quali affidano spesso la propria
arte a questo sentimento. Non è questione di età, tutti passiamo sotto questo
ponte, chi scrivendo poesie, chi dipingendo, chi suonando, chi semplicemente
godendo di attimi fotografati, ma tutti viviamo almeno un lampo di ricordi
specie quando un amore non è andato pienamente corrisposto.
Aleco
lo conosciamo bene, è il cantautore romano giunto con questo “Gli Amori Alle
Stazioni” al suo terzo album in studio ed ha uno spirito solare, sempre
gioioso, un approccio alla vita positivo ed ironico che nella sua musica
diventa inesorabilmente contagioso. Lui ricorda l’amore alle stazioni, quando
si attende una lei ma che non scende dal treno, l’attesa è non ripagata ed ecco
che l’amore ritaglia dentro di noi nutriti ricordi dolorosi.
Scenari
di vita spesso comuni. Qui in questo album Aleco (nome d’arte di Alessandro
Carletti Orsini) attraverso nove canzoni, ci racconta le sue esperienze, quelle
sensazioni che ci fanno fermare a riflettere anche a noi che semplicemente
stiamo ascoltando.
Molto
spesso mi è capitato di dire che il terzo album per un artista è quello della
maturità, Aleco non si distacca di certo da questo esame che ritengo naturale
nell’evoluzione di un musicista. Voce e chitarra acustica introducono
all’ascolto della breve “Intro GAAS”, passaggio per “Gli Amori Alle Stazioni”,
attraverso un jingle che ha incastonato in se il carattere artistico di Aleco.
Le voci giocano un ruolo di spessore in quanto si intrecciano sia nell’
interpretazione che nel contrasto maschile/femminile grazie all’ausilio di
Antonella Gentile. Il brano per tematica è in teoria malinconico, in realtà la
vitalità di Aleco lo rende semplicemente
leggero e ruffiano (ma non banale), tanto da farsi apprezzare immediatamente.
Ed eccolo l’autore già ridere in “Diavolo”, certi pensieri aleggiano nella
mente quando un amore è difficile, e qui la musica ha l’enfasi di un brano in
stile Zucchero. E volano nella memoria anche “I Fantasmi” di Mary, l’artista si
interroga sul sentimento che prova per la ragazza, fra lo stare bene e lo stare
male attraverso una musica che ha molti deja vu al proprio interno, non per
questo non gradevole. Un ritmo brasiliano invece accompagna “L’Isola/La
Tresca”, questo è il territorio in cui Aleco sa muoversi al meglio. La solarità
è avvolgente e calda come la sabbia infuocata di una spiaggia. Con “Bella” ci
si addentra nel cantautorato romano, un grande Aleco che mette a nudo la
propria anima attraverso la chitarra acustica. Il dialetto e l’interpretazione
sostenuta è di gran lunga un bel jolly da giocare. La canzone in molti
frangenti è toccante, facendosi ascoltare con grande piacere, grazie anche
all’utilizzo dei fiati. In “Occhi” ritorna Antonella Gentile, mentre lo stile
di Luca Barbarossa è con noi. “Notte Prima Degli Esami/Questa Notte E’ Ancora
Nostra” vede come ospite David Madnight ed è ovviamente la cover del famoso
brano di Antonello Venditti, altro punto di riferimento per Aleco. Il disco si
chiude con “Le Comitive” canzone matura e profonda dalle forti immagini
evocative.
In
tutto l’insieme risulta efficiente il lavoro d’arrangiamento fatto da Andrea
Micarelli (anche compositore assieme ad Aleco).
L’esame
del terzo disco a mio modesto parere è superato, Aleco è cresciuto, più
riflessivo e rispettoso del mondo cantautorale, tutto questo posso
semplificarlo nel termine “maturato”.
Date un ascolto se amate la classica musica italiana, quella che sa coccolare e
che (a proposito di amori) non tradisce mai. MS
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