Emanuele D'Alfonso
EMANUELE D’ALFONSO – Musica Sei
Music Force / Egea Music
Genere: Cantautore
Supporto: cd – 2022
Mettere
a nudo la propria anima e darla in pasto al pubblico non è semplice,
specialmente se si ha un carattere timido. Un cantautore è spesso fragile, lo
diceva anche De Andrè che non è stato di certo un principiante nel settore. I
sentimenti sono personali e andando a toccare certe corde si emoziona sia chi
interpreta sia chi ascolta. Si ha paura di andare incontro a critiche, così ci
si sente vulnerabili, questo è inevitabile, ma la musica oltre che arte è una salutare
valvola di sfogo.
C’è
chi passa la vita a suonare con gli amici, chi ne intraprende carriera e chi è
con i piedi su due staffe, Emanuele D’Alfonso esordisce per Music Force con un
disco che lo rappresenta a pieno, una vita passata a suonare dal vivo e un
capolino in studio. Elemento della band I Ruvidi, il teatino si adopera nel
mondo musicale sin dal 1994, e soltanto oggi decide di mettersi in gioco e lo
fa con un esordio particolare composto di tre situazioni differenti, le cover,
due inediti e la parte live. Le cover sono protagoniste indiscusse di “Musica
Sei”, qui il cantautore mostra quali sono stati i brani significativi che l’hanno
accompagnato nell’arco della vita, quelli che sono entrati dentro e hanno
lasciato un segno indelebile. I due inediti sono “Musica Sei”, il brano
d’apertura, e “Bambina Mia”, due canzoni che potremmo definire sicuramente
d’amore. Si accompagna per l’esibizione in studio con Andrea Fontana
(batteria), Max Gelsi (basso), Marco “mambo” Boem (piano e tastiere), Ivan
Geronazzo (chitarra elettrica) e Massimo Bonanno (chitarra acustica).
Per
il resto la protagonista di questo viaggio è la chitarra acustica. Non nascondo
che un debutto fatto principalmente di cover mi riporta indietro negli anni,
quando grandissime band esordivano nella stessa maniera, un nome su tutte i Beatles.
“Musica
Sei” che apre il disco racconta cosa riesce a combinare in noi la musica, o per
meglio dire un disco, un brano Rock cadenzato semplice ma coinvolgente, grazie
anche a un gradevole ritornello. Iniziano le cover con “Così Celeste” di Zucchero,
rispettosa dell’originale e sentita da parte di D’Alfonso. Solare “Rotolando
Verso Sud” dei Negrita, il cantautore qui si trova particolarmente a suo agio. Segue
un brano davvero difficile per interpretazione perché Tiziano Ferro ha una voce
e un’impostazione davvero particolare oltre che caratteristica, sto parlando di
“Sere Nere” un grande classico. Ho apprezzato il fatto che D’Alfonso non cerchi
di ricopiare il cantante di Latina, restando prevalentemente se stesso.
“Bambina
Mia” è come ho avuto già modo di dire, un pezzo inedito e dentro c’è cantato
tutto l’amore per la propria figlia, una ballata toccante e ariosa. Molti di
noi sicuramente si potranno rispecchiare in questa canzone. Uno sguardo anche
nel Rock di Grignani e il pezzo non può essere che “Destinazione Paradiso”,
intensità e melodia a braccetto.
Le
registrazioni live iniziano con il tributo al grandissimo indimenticato
cantautore napoletano Pino Daniele. D’Alfonso imbraccia la sua chitarra e parte
con una bellissima versione sentita di “Je So’ Pazzo”. L’asticella della
difficoltà sale con “Caruso” di Lucio Dalla, queste sono canzoni che sembrano
apparentemente semplici, ma che in realtà non lo sono, anche perché la metrica
di Dalla è difficile da eseguire, a parte il ritornello che sappiamo bene
essere decisamente popolare. Non manca neppure il classicone italico “Nel Blu
Dipinto Di Blu” di Domenico Modugno, qui il cantautore si diverte e va a ruota
libera mettendo molta farina del proprio sacco. Ritorna il Rock, che va di moda
oggi, quello dei Måneskin con “Torna A Casa”, il tutto sempre e solo con la
chitarra acustica. E a proposito di chitarra viene preso in analisi anche Alex
Britti con “Oggi Sono Io” e a terminare l’album c’è “Generale” di Francesco De
Gregori. Come avete avuto modo di vedere
i gusti di D’Alfonso sono variegati e non banali, così da far risultare l’ascolto
davvero scorrevole. L’artista dice “Musica Sei”, io ci aggiungo la parola
“vita”. Buon ascolto. MS
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