OLOGRAM – La Nebbia
Autoproduzione
Genere: Rock Progressivo Italiano
Supporto: cd – 2022
La
nebbia. Ciò che esiste è celato, lasciando adito a fantasiose immaginazioni.
Eppure tutto è, come sempre è stato. Diceva il Banco Del Mutuo Soccorso,
“Messere, da quassù si domina la valle, ciò che si vede…è”, ma la nebbia
scatena in noi altre ipotesi. La nebbia è stata presa negli anni come spunto
per diversi romanzi, film, libri, e chi più ne ha più ne metta, perché nell’immaginario
collettivo ha sempre avuto il suo maledetto fascino.
In
questo caso il musicista Dario Giannì (fondatore della storica band siracusana
Ydra, ex Anèma) per il suo debutto a nome Ologram, prende spunto dal film di John
Carpenter “The Fog” per narrare in questo concept album il viaggio dell’uomo
alla ricerca del significato della propria vita. Una lunga storia suddivisa in
due strumentali “Intro” e la conclusiva “Il Ritorno”, e sei brani cantati.
La
formazione degli Ologram è composta da Dario Giannì (basso), Fabio Speranza (voce),
Roberto Giannì (tastiere), Lorenzo Giannì (chitarre) e Giovanni Spadaro (batteria).
A loro si aggiungono numerosi special guest sempre dell’ambito siracusano. Con
queste premesse il disco si apre proprio con un intro di tre minuti circa e le
atmosfere gettano immediatamente l’ascoltatore in un porto fra mare, gabbiani e
navi, qui comincia il viaggio.
E
siamo già ne “La Nebbia”, dove chitarre Hard Rock disegnano ambienti grigi su
un mid tempo greve. Ma siamo nel Prog, quindi ecco giungere immediatamente il
cambio umorale, arpeggi, tastiere si alternano fino giungere a un inciso capace
di rimanere facilmente impresso nella mente. Buoni gli assolo che rimandano ai
tempi Marillioniani degli anni ’80. Le tastiere sono fondamentali anche per
richiamare attraverso il Mellotron schegge di Genesis finale “Entangled”, tutto
questo per la goduria dei vecchi Prog fans. “Vetro Di Rame” ha un testo
significativo e immaginifico, la musica punta nuovamente su stacchi di tempo e
assoli vintage. Retta la prova vocale di Speranza che bene interpreta i testi
senza mai strafare, il tutto eseguito in maniera sentita. Quello che funziona
nella musica Ologram è proprio il variegare non soltanto con il ritmo, ma anche
l’innestare al momento giusto buoni assolo strumentali. Qui in questo caso la
mia mente vola nuovamente nei Marillion era Fish. Segue “Mediterraneo”, orecchiabile
perché più canzone rispetto quello che si è ascoltato sino ad ora, anche se il
Prog è sempre fortemente presente. Gli arrangiamenti sono buoni e il risultato
finale è piacevole, grazie anche al supporto del violoncello di Matteo Blundo.
Questa
è musica che come la nebbia ti riempie i polmoni, come amo dire spesso è musica
dall’ampio respiro. Su “Strane Voci” avviene la staffetta al microfono fra
Speranza e Andrea Campisi, essendo il pezzo maggiormente ruvido, si necessita
inevitabilmente di una voce più acida. Anche le chitarre s’irrigidiscono mentre
la batteria passa nelle mani di Matteo Ceretto. Ancora cambio alla voce nei
brani “Straniero” e “Una Rotta Verso Est”, le melodie sono cantate da Cristiano
Sipione dotato di un vibrato in stile Bernardo Lanzetti. In effetti “Straniero”
non avrebbe stonato neppure nell’album “Passpartù” della Premiata Forneria Marconi.
Il
brano più lungo dell’album superiore ai sette minuti s’intitola “Una Ruota
Verso Est”, qui tutte le caratteristiche già descritte del sound Ologram.
Chiude il secondo strumentale “Il Ritorno” e qui il basso di Dario Giannì si
diverte e osa di più, lasciandosi andare in maniera coinvolgente.
“La
Nebbia” è un disco di musica totale, sia elegante che sincera ma attenzione,
quello che potrebbe sembrare semplice in realtà non lo è, altra magia della
nebbia. MS
https://www.youtube.com/channel/UCOx37XIyfaWLblXh2j3R7HQ
https://open.spotify.com/album/3tOJpou4peLbVhd3cnvJ9u?si=KSpyII4LQj-ouozyLNYJRw
https://www.facebook.com/dariogianni22
Le vorrei fare notare (ma certamente ne sarà a conoscenza) dell'uscita di qualche settimana fa di un nuova band di rock progressivo italiano con relativo CD a nome LIMITE ACQUE SICURE. Uscito per minotauro records e dalle sonorità molto importanti
RispondiEliminaLa ringrazio. Ivano
Ciao Ivano. Grazie per la tua segnalazione, il disco l'ho recensito qualche giorno fa, eccoti il link: https://nonsoloprogrock.blogspot.com/2022/10/limite-acque-sicure.html
RispondiElimina