Black Widow
Genere: Dark Prog
Supporto: cd - 2011
A volte ritornano....
Ci sono argomenti che non passano mai di moda, perchè legati alla nostra esistenza terrena. Cantare la morte, è possibile? Certamente, specie se chi lo fa ha un nome altisonante quale Antonio Bartoccetti in arte Antonius Rex, padre del Dark Prog italiano. Il chitarrista compositore marchigiano è fra i primi a cantare di esoterismo nel Rock italiano, possessioni et similia, ferrato sugli argomenti in quanto studioso di filosofia al riguardo.
Proprio Jacula è la prima creatura che lo ha reso famoso agli occhi del pubblico gia nel 1969 con "In Cauda Semper Stat Venenum" e poi nel 1972 con "Tardo Pede In Magiam Versus", album ristampati dalla nostrana Black Widow. Cantare la morte è davvero agghiacciante, specie nelle grida finali dell'esorcismo "Possaction", quello di una ragazza poi deceduta per suicidio nel dicembre del 2010, così narra la storia e recita il nuovo Jacula.
Jacula ritorna ed è anche un personaggio di fumetti erotici di fine anni '60, primi '70, creatura che calza a pennello alle storie di Bartoccetti e per la sua Gibson. Antonius Rex ci viene incontro nei negozi di dischi nel 2009 con "Per Viam", racconti esoterici di terrore, lasciando oggi spazio a "Pre Viam" che comunque la vedi è sempre l'anagramma di "Vampire". Ma ci sono notevoli novità in ambito di line up negli ultimi tempi, la dipartita della storica Doris Norton per lasciare spazio alle tastiere di Rexanthony, figlio di Antonio, attivo anche in fase di scrittura. In ambito squisitamente strumentale, l'artista intelligentemente non ricalca gli stilemi organistici dei primi due dischi, ma si espone in maniera più attuale, grazie all'apporto del Minimoog e anche all'uso dell'Hammond. Suono più fresco che comunque non va a scalfire l'aurea Dark del concept sonoro, bensì lo arricchisce.
La band è completata da Florian Gorman alla batteria e dalla medium Monika Tasnad, importante per i contatti di Bartoccetti.
Il cd è suddiviso in sette tracce e si apre con "Jacula Is Back", il mistero delle tre "V". Orrore fra arpeggi e profumo di periodi passati, medioevo granificato dall'incedere truculento del riff metallico della chitarra. O mio signore ...Non può essere vero, "Pre Viam" incombe spettrale e l'uso delle tastiere di Rexanthony evocano anime e strizzano l'occhio a passaggi cari anche ai Goblin. Il bacio della signora in nero ("Blacklady Kiss") è comunque amore, la sua voce, quella dell’ospite cantante Blacklady, raggela il sangue, ma è amore, oscuro ed inesorabile. Tastiere in ognidove, rintocchi di campana, andamento caracollante e cantilenante. Delirio? No, sempre amore, visto da Antonius Rex e dalla chitarra che corona spettacolarmente il finale del brano.
L'apice dell'ascolto si raggiunge con "Deviens Folle", strumentale toccante e profondamente lucido nella propria goticità, un piano che suona in una foresta bagnata...suggello del concetto del Prog visto con gli occhi di Jacula. La voce femminile che si ascolta è della seconda ospite Katia Stazio, che canta anche nel brano “Pre Viam”.
L'odore del buio è forte, per chi lo sa captare. Nella Pioggia ci sono le profezie delle tre streghe, "In Rain" è composta dalle tastiere sostenute ed ecclesiali, anche con cori gregoriani, per poi lanciarsi in un cammino Progressivo di buon livello ed in crescendo. Si culmina con l'assolo di chitarra davvero coinvolgente. Sempre tasselli emotivi compongono il cammino di "Pre Viam", con "Godwitch" è la pioggia la prima protagonista, anche lei ha un canto, più sofferto e lacrimale, poi il piano estrapola sensazioni malinconiche che a loro volta lasciano spazio ad interventi di Psichedelìa anni '70. Uno dei frangenti più Prog dell'intero percorso. Chiude il mondo della possessione, quel "Possaction" al quale mi riferivo all'inizio. Straziante e raggelante.
Questo di Jacula è un genere di nicchia, non aperto ad ogni tipo di pubblico, va compreso ed ascoltato con attenzione, potrebbe urtare contro certa sensibilità. Per gli amanti della buona musica e del Prog e dintorni invece consiglio l'ascolto, perchè la mente si lascia trasportare ed è come vedere un film dell'Horror, a chi non piace a volte essere spaventato? “…Jacula is back… e noi l’ascoltiamo. (MS)
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