LOREWEAVER - Imperviae Auditiones
SG Records
Genere: Metal Progressive
Supporto: CD - 2011
Il panorama italiano è ricco di band Metal Prog e devo aggiungere perfino di buona caratura. L'elenco sarebbe ingiusto per gli esclusi, così non mi dilungo, per la vostra curiosità c'è la stessa rete internet a vostra disposizione. Di volta in volta si aggiungono band e questo è un fattore positivo, in quanto va premiata la sincerità e la caparbietà. In un genere che va contro i tempi e le mode, ossia dove c'è da ascoltare e pensare, l'uscita di una nuova formazione è sempre un evento bene accetto, almeno per chi vi scrive. Si aggiunga il fatto che siamo in Italia, paese notoriamente esterofilo, quindi il piacere è doppio. Non che le uscite in ambito devono, o sono, degli emeriti capolavori, lungi da me uscire con questa analisi, ma lasciatevi consigliare un approfondimento su questo settore nostrano.
Ora è la volta degli alessandrini Loreweaver, band che si forma definitivamente nel 2008 con l'ingresso della cantante Barbara Rubin, gia all'attenzione del pubblico Prog per il disco solista "Under The Ice" (BFT) del 2010. La formazione è completata da Francesco Salvadeo (chitarre), Giordano Mattiuzzo (basso), Lorenzo Marcenaro (tastiere) e Claudio Cavalli (batteria).
"Imperviae Auditiones" ha una gestazione abbastanza lunga ed è al termine composta da otto canzoni di medio-lunga durata, che varia dai sette agli otto minuti l'una.
La produzione sonora esalta gli strumenti, pulita ed aggressiva il giusto per coinvolgere al meglio l'ascoltatore, Questo è quanto gia fuoriesce dall'ascolto del primo brano "Bogus". Il Metal Prog proposto è melodico e tecnico quanto basta, cioè non ci sono asfissianti scale armoniche che sbrodolano autocelebrazioni personali. Buoni solo, a tratti fughe strumentali, comprese nel tollerabile ed ovviamente ritornelli e riff orecchiabili, questo in sintesi il complesso del disco.
Una sottolineatura per la prova di Barbara che si dimostra singer versatile e malleabile. Si ascoltano soluzioni che di certo non vanno ad arricchire il genere in analisi, in quanto tutto è molto sentito, tuttavia è scorrevole e di classe. L' SG Records si è dimostrata vigile custode del panorama Metal italico, non è la prima volta che mi capita di ascoltare materiale interessante proveniente dalla label, per questo esterno il mio pensiero al loro riguardo.
Non un disco imprescindibile, ma onesto e piacevole, fatto da musicisti che si divertono a suonare assieme, per cui ben vengano i LoreWeaver. (MS)
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