CENTRAL UNIT - I See You
Musiche Particolari & Records
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd - 2010
Erano sei anni che i bolognesi Central Unit non si riproponevano al pubblico del Progressive Rock. Sotto la supervisione di Vannuccio Zanella, la band propone nove nuovi brani. La proposta è alquanto allettante, perché le note si compongono fra Jazz Rock e Progressive, con l’intervento di suoni Sampler. La personale sensazione è di ascoltare una band anni ’70 con in mano la più moderna strumentazione. La band è composta da Alberto Pietropoli (sax, flauto e voce), Roberto Carmelli (sampler e voce), Riccardo Lolli (voce e tastiere), Enrico Giuliani (basso) e da Andrea Ventura (batteria).
Il mondo Central Unit si apre a noi con una frenetica “Maintenumb”, dove l’elettronica gioca un ruolo importante, tanto quanto il sax di Pietropoli. Le tastiere sono onnipresenti, punto focale delle composizioni. Frangenti più introspettivi aprono la mente di chi ascolta, fornendo una musica riflessiva, come in “Wooden Bread”, qui si possono assaporare i migliori Central Unit. Giochi chiaroscuri con “Bankful Of Money”, rappresentati da un flauto in apertura del brano, il primo cantato. Musica più essenziale rispetto la precedente, ma in continua evoluzione, un crescendo sia sonoro che emotivo.
Il gruppo è coeso ed il suono di buona personalità. Non disdegnano passaggi psichedelici, il tutto per coronare un sound quantomeno personale. “FeldPato” cela numerose sorprese, immaginate di miscelare i primi Porcupine Tree con i Perigeo! Certamente non è musica da ascoltare distrattamente, in quanto in essa transitano molte idee e soluzioni, pane per gli appassionati della musica per la mente.
Qui Rossana Glorioso, special guest, si diletta in coralità toccanti. “Ballamme” mostra i muscoli, ritmo sostenuto e sax in evidenza. “See You” fornisce un atmosfera sbiaditamente malinconica, una piccola colonna sonora che potrebbe far parte di qualsiasi film, in quanto capace di far sorgere immagini avanti agli occhi di chi ascolta. Gli arrangiamenti in questo caso sono a dir poco perfetti.
Torna l’elettronica con “Too Late” e la voce di Rossana, impostata in maniera decisamente Jazzy, dialoga nuovamente con il sax. “Hear Your Shadow” è forse la canzone più commerciale dell’intero lavoro, con un ritornello semplice e godibile, mentre “Perno Moncone” osa di più e chiude fra Psichedelìa e ricerca sonora.
Questo ritorno dei Central Unit non deve passare inosservato, perché è un lavoro coraggioso che non disdegna la melodia canonica. Onore al merito. (MS)
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