FUNGUS FAMILY - La Morte Del Sole
Black
Widow Records
Genere:
Heavy Progressive Rock / Psichedelia
Supporto: lp / cd / digital – 2025
Per
l’ennesima volta vado a parlare di una band di Genova, culla del Rock
Progressivo italiano sotto moltissimi aspetti. La Black Widow è sempre attenta
a non farsi sfuggire nessun fenomeno che si aggiri intorno al Prog Dark, Heavy
e quant’altro, oramai faro illuminante per chi fa della qualità di questa
musica un credo.
I
Fungus Family (fino al 2018 chiamati soltanto Fungus), sono al secondo disco
con Black Widow e al quinto della carriera dopo l’ottimo “The Key Of The
Garden” datato 2019. Nati nel 2002 da un’idea di Zerothehero (Carlo Barreca) e di
Alejandro J. Blissett (Alessandro Vernetti, scomparso tragicamente dieci anni
fa), i Fungus Family s’immergono in una ricerca strutturale della canzone non
convenzionale, fra sperimentazione e improvvisazione. Con il tempo mutano pelle
per raggiungere un equilibrio personale in cui la storia va a braccetto con il
cantautorato e l’Heavy Prog.
“Family”
viene semplicemente aggiunto al moniker per differenziare la band italiana da
alcune straniere. Con “La Morte Del Sole” salta immediatamente all’occhio la
lingua italiana, ma non soltanto questa è una novità del disco, anche l’indurimento
del suono accompagna il lavoro composto di nove tracce.
La
band oggi è formata da Dorian Deminstrel (voce, chitarra), Fuzz Caorsi (chitarra
solista, cori), Cajo (batteria, cori), e ZeroTheHero (basso, voce). Con loro
numerosi special guest tra i quali alcuni noti già in questo campo, come
Agostino Macor (organi, mellotron), Fabio Cuomo (pianoforte, synth), Roberto
"Anello" Ferrino (recitato), Fabio "Cloud" Colombo
(chitarra solista),
Phill
Foccis, e The Della (voce).
I
temi trattati sono molteplici, anche se la centralità dei discorsi ricade
sull’uomo e alla maschera societaria con cui si cela dinanzi al prossimo.
L’oscurità aleggia spesso durante il cammino, a partire dalla title track,
perfetta simbiosi fra i generi descritti. La voce di Dorian Deminstrel è
graffiante quanto basta, ma il pezzo sorprende verso la metà, quando si lascia
trasportare dalle fughe strumentali nel mondo del Prog Psichedelico.
In
“37 Nani Da Giardino” il lato cantautorale è marcato, pur rimanendo in un contesto
Hard. Il contributo dell’Hammond risulta fondamentale per la riuscita del pezzo
che in qualche modo riconduce a un sound tipicamente anni ’70. Ulteriore
peculiarità dei Fungus Family è la profondità oscura dei suoni, i quali
ripongono all’ascolto una sensazione greve che ha un fascino assolutamente
personale.
“Tutto
Ciò Che Resta” è altamente Prog, variegata nei movimenti, curata nei
particolari per poi sfociare in un finale caleidoscopico in cui la chitarra
elettrica richiama lavori dei più recenti King Crimson. E a proposito di finale
a sorpresa, resto colpito da “Destino Stabilito”, uno dei frangenti più
interessanti dell’intero album. Altra canzone in bilico con la Psichedelia è
“Sei Ciò Che Hai”, l’andamento è facile da memorizzare oltre da cantare con
loro. Il fascino di questo sound più prosegue l’ascolto e più accalappia,
“Vento Divino” ha un inizio introspettivo, riflessivo, per poi lanciarsi in un
finale crescente sostenuto da una chitarra elettrica superba, quella di Fabio
"Cloud" Colombo. “La Cavalcata Dell’Apocalisse” palesa il suo essere
in un contesto pienamente Deep Purple style. Energia possente e galeotta. Non
da meno “Lasciami Dormire”. “La Morte Del Sole” ha un finale oscuramente
romantico, “Gabbia Di Miele” è una ballata supportata dalle tastiere di Fabio
Cuomo (Malombra) e la voce di La Della.
I
Fungus Family ritornano quindi con un disco in bilico fra passato e presente, e
lo fanno con maggiore consapevolezza, quella solo a disposizione dei grandi
artisti che hanno veramente un qualcosa da dire. MS
Versione Inglese:

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