THE
PROGRESSIVE SOULS COLLECTIVE – Sonic Rebirth
Metalville Records
Genere: Metal Progressive
Supporto: cd – Bandcamp / 2024
Si
è potuto costatare con il passare degli anni, il mutamento che ha subito il
Metal Progressive dai tempi dei maestri Dream Theater. Il genere si è diramato
in più stili, come hanno saputo sviluppare gli Opeth, oppure i Soen, i
Porcupine Tree di media/fine carriera, e molti altri ancora. Al pubblico del
Progressive Rock non piacciono le chitarre elettriche portate alla distorsione,
tuttavia il suono oggi ha saputo evolversi facendo avvicinare al Metal
Progressive anche qualche scettico. Oltre a ciò, va aggiunto un insieme di soluzioni
che hanno incuriosito molti ascoltatori.
Ma non esistono soltanto band che hanno intrapreso questo percorso,
porto l’esempio dell’olandese Arjen Anthony Lucassen che con il progetto Ayreon
o Star One (Per fare due nomi), ha insegnato un nuovo modo di concepire il
Metal, ossia vestendolo di Opera Rock con tanto di concept e un numero
impressionante di ospiti ai quali viene allegato un personaggio o una mansione.
Colgo l'occasione per consigliarvi l’ascolto degli Ayreon se non li conosceste
già. Un supergruppo che muta di personaggi secondo l’occorrenza.
Chi
si cimenta oggi in questo modo di fare è il chitarrista Florian Zepf, che nel
2019 da forma a quello che oggi si chiama The Progressive Souls Collective.
Nel
2020 esordisce grazie a “Sonic Birth”, un concept fantascientifico ben
rappresentato nella copertina bianca con un feto robotico a testimonianza di un
futuro che dovremmo attenderci. Oggi con “Sonic Rebirth” ritorna alla carica
sull’argomento, questa volta con il feto bianco su sfondo nero per dare
continuità a quanto sviluppato nell’esordio. Con lui suonano principalmente
Vladimir Lalic (voce), Jamie Powell (basso), Zsolt Kaltenecker (tastiere), Gerald
Peter (tastiere, piano), e Tim Korycki (batteria). Segue una lista di ospiti
occasionali come Megan Burtt (voce), Simen Børven (basso), Adam Marko
(batteria), Damiano Della Torre (fisarmonica), Luis Conte (percussioni), Isaac
Alderson (flauto), Aneesh Kashalikar (duduk), e Maria Grigoryeva (viola,
violino, violoncello).
Ci
si attende dunque molti cambi di tempo, di stili, e assolo imponenti, com’è
accaduto con l’album “Sonic Birth” e così, in effetti, è. Tanto Progressive
Rock, non solo per i tempi dispari, ma per la ricerca compositiva di base mai
banale, anche se i riff Metal sono inseriti nel binario con il quale il genere
si è sostenuto per decenni.
Il
fattore sorpresa è sempre dietro l’angolo, questo può rilevarsi un’arma a
doppio taglio, in quanto non si procede con uno stile ben definito ma mutevole,
questo potrebbe destabilizzare molti ascoltatori non aperti di mente a certe
soluzioni.
Con
le parole “I Am Here” si apre e si chiude l’album “Sonic Birth” e così inizia
anche “Sonic Rebirth” a testimonianza della continuità del concept. Tecnologia,
sviluppo umano sono i temi a partire da “About To Leave”, immancabile intro che
porta al viaggio vero e proprio formato da otto brani di media e lunga durata.
Non spicca in particolar modo un pezzo rispetto ad altri, il disco è omogeneo,
malgrado i cambi umorali di cui è principalmente composto. Tanti gli assolo,
così le belle melodie di cui è composto.
Sono
questi i dischi che possono far riflettere sul genere Metal Progressive, spesso
accantonato e considerato come un esperimento mal riuscito di generi
apparentemente incongruenti fra di loro. Per dettagli sul caso consiglio la
lettura del mio libro “METAL PROGRESSIVE ITALIANO (e straniero) edito da Arcana
edizioni, intanto godetevi “Sonic Rebirth”. MS
Versione Inglese:
THE PROGRESSIVE SOULS COLLECTIVE - Sonic Rebirth
Metalville Records
Genre: Progressive Metal
Support: cd - Bandcamp / 2024
One could see over the years, the change that
Progressive Metal has undergone since the days of the masters Dream Theater.
The genre has branched out into more styles, as Opeth was able to develop, or
Soen, mid/late-career Porcupine Tree, and many others. Progressive Rock
audiences do not like electric guitars taken to distortion, yet the sound today
has been able to evolve making even some skeptics approach Progressive Metal.
In addition to this, a set of solutions must be added that have intrigued many listeners. But there are not only bands that have taken
this path, I bring the example of the Dutch Arjen Anthony Lucassen who with the
project Ayreon or Star One (To name two), taught a new way of conceiving Metal,
that is, dressing it in Opera Rock complete with a concept and an impressive
number of guests to whom a character or a task is attached. I take this
opportunity to recommend listening to Ayreon if you are not already familiar
with them. A supergroup that changes characters as needed.
The one who tries his hand at this today is guitarist
Florian Zepf, who in 2019 shapes what is now called The Progressive Souls
Collective.
In 2020 he made his debut thanks to "Sonic Birth",
a sci-fi concept well represented in the white cover with a robotic fetus
testifying to a future we should expect. Today with "Sonic Rebirth"
he returns to the topic, this time with the white fetus on a black background
to give continuity to what was developed in the debut. Playing with him are
mainly Vladimir Lalic (vocals), Jamie Powell (bass), Zsolt Kaltenecker
(keyboards), Gerald Peter (keyboards, piano), and Tim Korycki (drums). This is
followed by a list of occasional guests such as Megan Burtt (vocals), Simen
Børven (bass), Adam Marko (drums), Damiano Della Torre (accordion), Luis Conte
(percussion), Isaac Alderson (flute), Aneesh Kashalikar (duduk), and Maria
Grigoryeva (viola, violin, cello).
So one expects many tempo changes, styles, and
impressive solos, as happened with the "Sonic Birth" album, and so,
indeed, it is. Lots of Progressive Rock, not only because of the odd tempos,
but because of the basic compositional research that is never mundane, even if
the Metal riffs are placed in the binary with which the genre has sustained
itself for decades.
The surprise factor is always around the corner, this
can prove to be a double-edged sword, as they do not proceed with a
well-defined but changing style, this could destabilize many listeners not
open-minded to certain solutions.
With the words "I Am Here" the album
"Sonic Birth" opens and closes, and so too does "Sonic
Rebirth" begin, testifying to the continuity of the concept. Technology,
human development are the themes starting with "About To Leave," the
unfailing intro that leads to the actual journey consisting of eight tracks of
medium to long duration. No one piece particularly stands out from others; the
record is homogeneous, despite the mood changes of which it is mainly composed.
Lots of solos, so are the beautiful melodies of which it is composed.
These are the kind of records that can make one
reflect on the Progressive Metal genre, which is often set aside and regarded
as a botched experiment of seemingly incongruent genres with each other. For
details on the case I recommend reading my book "METAL PROGRESSIVE
ITALIANO (e straniero)" published by Arcana editions, in the meantime
enjoy "Sonic Rebirth”. MS
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