Cristiano Coppa
CRISTIANO
COPPA – Prayer In The Battlefield
Autoproduzione
Genere : Heavy Metal
Supporto: digital – Spotify – 2022
L’Heavy
Metal è sempre stato tacciato nel tempo in maniera superficiale da molti come
un genere statico e senza futuro. Mi ricordo ancora oggi perfettamente le
riviste addette ai lavori degli anni ’80 e i giornalisti anche di fama,
sentenziare che il Metal avrebbe avuto un futuro breve, una moda passeggera
perché non trattasi di musica, bensì di rumore. Per fortuna sono esistite
alcune riviste che invece hanno supportato il movimento. Cosa invece sia
accaduto nel tempo è l’esatto contrario di quanto esternato da questi signori
critici. Siamo nel 2022 e l’Heavy Metal non soltanto ha ottima salute, ma si è
ramificato in numerosissimi sottogeneri, a testimonianza che il metallaro stesso
non è chiuso di mente, al contrario accetta di buon grado le contaminazioni e
le condivide. Possiamo elencare una lista lunghissima di generi a partire dal
Thrash Metal, al Death, al Doom, Black, Progressive, Grunge, Nu etc. etc. Fra
questi esiste anche il Christian Metal, detto anche White Metal. In Italia fra
i maggiori esponenti di spicco posso nominare i siciliani Metatrone, Hypersonic
oppure i toscani Inside Mankind, o i lombardi Timesword, Seven Horizons e così
via regione per regione. Anche all’estero il genere ha esempi nobili, sempre
negli anni ’80 fra i primi troviamo gli americani Stryper o i Deliverance, Vengeance
Rising e altre centinaia di band che lascio alla vostra ricerca se siete
curiosi.
Quindi
oltre che alla famigerata musica del diavolo esiste anche la musica di Dio.
Nella
regione Marche il fenomeno Heavy Metal è ben rappresentato sin dai tempi della
nascita del genere, Gunfire, Centurion, Kurnalcool, Hydra a seguire i fabrianesi
Death Riders oggi Walls Of Babylon. Proprio nei Death Riders ha militato il
musicista Cristiano Coppa, ora chitarrista ma nel periodo 2001 – 2010 ha
ricoperto il ruolo al basso. Coppa è di Jesi ed è insegnante di religione. Successivamente
ai Death Riders ha militato con la band Christian Rock "The Branches"
di Jesi. Oggi si getta in questa nuova esperienza da solista con l’EP solista
intitolato “Prayer In The Battlefield”. Con lui un altro artista del
fabrianese, Sauro Mori (Hellcome) che ricopre il ruolo del tutto fare:
batteria, basso, chitarre, tastiere, arrangiamenti, registrazione e mixaggio. Completano
i crediti altri due special guest, Federico Mori al basso nel brano “Nella
Lotta” e Nadia Girolamini voce in “Ashen Eyes”, “In The Heart Of Time”, e
“Prayer In The Battlefield”.
Le
tematiche sono profonde e narrano le vicissitudini della storia umana impegnata
nell’eterna lotta fra il bene e il male, una battaglia infinita. Bene è
rappresentato il concetto nella copertina del disco per opera di Pietro
Nicusanti, Giuseppe Asciolla e Giacomo Bussaglia.
I
sette brani iniziano con l’immancabile intro intitolato “Open Wounds”, dove la
chitarra acustica di Coppa trasmette sofferenza ma anche guarigione e quindi
rinascita. Spetta a “Shine” aprire le danze elettriche, un brano dalle marcate caratteristiche
Power Metal ma quando meno te lo aspetti si apre verso il Metal Progressive con
buoni assolo di chitarra e arrangiamenti vari. Qui il testo tratta di un uomo
che nella difficoltà della vita, chiede aiuto a Dio. Unico pezzo cantato invece
in lingua italiana è “Nella Lotta”, maggiormente vigoroso ma con un ritornello
davvero melodioso, la chiave della musica di Coppa risiede proprio nel buon uso
delle armonie, sempre gradevoli e facili da memorizzare.
Amore
e dolore sono facce della stessa medaglia e l’argomento è approfondito nella
ballata “Ashen Eyes”, ovviamente toccante e malinconicamente sentita.
Nuovamente le chitarre elettriche si evidenziano positivamente durante l’assolo
finale. Tornano le rasoiate in “Don’t Fear The Storm”, esperienza fra amici
passata a risalire il monte sacro che in tante religioni e filosofie
rappresenta il cammino verso la verità, la liberazione. Il messaggio è che nel
farlo non si è mai da soli. Qui è territorio Heavy Metal puro, qualcosa nelle
coralità mi ricorda molto gli Iced Earth. In “In The Heart Of Time” si parla della
vita dopo la morte ed è bello vedere uscire questo EP proprio in questi giorni
di Pasqua. Ancora chitarra acustica e suoni gentili accolgono l’anima dell’ascoltatore.
Le voci femminili nelle coralità impreziosiscono l’enfasi del brano. Per chi
ama il Metal dico che potrebbe risiedere nella discografia dei
Blind Guardian, ovviamente in quelli acustici.
La
title track chiude l’EP, essa è un movimento dal sapore medioevale dove una voce
femminile si sostituisce a quella di un menestrello narrante sogni infranti, ma
la cavalcata Metal è dietro l’angolo, un brano che dimostra potenza e speranza.
Cristiano
Coppa così si presenta da solista nel mondo della musica, un esordio a mio
avviso più che lodevole, a dimostrazione che il passato dell’artista è stato
utile per la formazione del carattere musicale. Per chi ama questo tipo di
Metal c’è davvero molto da ascoltare e tanti buoni arrangiamenti, una musica a
tratti cinematografica.
Cristiano
Coppa, nel nome il proprio cammino. MS
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Mi metto subito all'ascolto,senbra un'ottima proposta musicale.Buona Pasqua Max
RispondiEliminaGrazie! L'ep sarà disponibile in molti stores digitali dal 19 Aprile :-)
EliminaCristiano Coppa
Ciao! Ti dico anche che le ballate sono davvero significative per tematica ed enfasi emotiva. Buona Pasqua!
RispondiEliminaGrazie Max per la magnifica recensione!
RispondiEliminaBuona Pasqua anche a te e ai lettori del blog :-)
Grazie Cristiano! Anche a te.
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