Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

sabato 16 aprile 2022

Cristiano Coppa

CRISTIANO COPPA – Prayer In The Battlefield
Autoproduzione
Genere : Heavy Metal
Supporto: digital – Spotify – 2022




L’Heavy Metal è sempre stato tacciato nel tempo in maniera superficiale da molti come un genere statico e senza futuro. Mi ricordo ancora oggi perfettamente le riviste addette ai lavori degli anni ’80 e i giornalisti anche di fama, sentenziare che il Metal avrebbe avuto un futuro breve, una moda passeggera perché non trattasi di musica, bensì di rumore. Per fortuna sono esistite alcune riviste che invece hanno supportato il movimento. Cosa invece sia accaduto nel tempo è l’esatto contrario di quanto esternato da questi signori critici. Siamo nel 2022 e l’Heavy Metal non soltanto ha ottima salute, ma si è ramificato in numerosissimi sottogeneri, a testimonianza che il metallaro stesso non è chiuso di mente, al contrario accetta di buon grado le contaminazioni e le condivide. Possiamo elencare una lista lunghissima di generi a partire dal Thrash Metal, al Death, al Doom, Black, Progressive, Grunge, Nu etc. etc. Fra questi esiste anche il Christian Metal, detto anche White Metal. In Italia fra i maggiori esponenti di spicco posso nominare i siciliani Metatrone, Hypersonic oppure i toscani Inside Mankind, o i lombardi Timesword, Seven Horizons e così via regione per regione. Anche all’estero il genere ha esempi nobili, sempre negli anni ’80 fra i primi troviamo gli americani Stryper o i Deliverance, Vengeance Rising e altre centinaia di band che lascio alla vostra ricerca se siete curiosi.
Quindi oltre che alla famigerata musica del diavolo esiste anche la musica di Dio.
Nella regione Marche il fenomeno Heavy Metal è ben rappresentato sin dai tempi della nascita del genere, Gunfire, Centurion, Kurnalcool, Hydra a seguire i fabrianesi Death Riders oggi Walls Of Babylon. Proprio nei Death Riders ha militato il musicista Cristiano Coppa, ora chitarrista ma nel periodo 2001 – 2010 ha ricoperto il ruolo al basso. Coppa è di Jesi ed è insegnante di religione. Successivamente ai Death Riders ha militato con la band Christian Rock "The Branches" di Jesi. Oggi si getta in questa nuova esperienza da solista con l’EP solista intitolato “Prayer In The Battlefield”. Con lui un altro artista del fabrianese, Sauro Mori (Hellcome) che ricopre il ruolo del tutto fare: batteria, basso, chitarre, tastiere, arrangiamenti, registrazione e mixaggio. Completano i crediti altri due special guest, Federico Mori al basso nel brano “Nella Lotta” e Nadia Girolamini voce in “Ashen Eyes”, “In The Heart Of Time”, e “Prayer In The Battlefield”.
Le tematiche sono profonde e narrano le vicissitudini della storia umana impegnata nell’eterna lotta fra il bene e il male, una battaglia infinita. Bene è rappresentato il concetto nella copertina del disco per opera di Pietro Nicusanti, Giuseppe Asciolla e Giacomo Bussaglia.
I sette brani iniziano con l’immancabile intro intitolato “Open Wounds”, dove la chitarra acustica di Coppa trasmette sofferenza ma anche guarigione e quindi rinascita. Spetta a “Shine” aprire le danze elettriche, un brano dalle marcate caratteristiche Power Metal ma quando meno te lo aspetti si apre verso il Metal Progressive con buoni assolo di chitarra e arrangiamenti vari. Qui il testo tratta di un uomo che nella difficoltà della vita, chiede aiuto a Dio. Unico pezzo cantato invece in lingua italiana è “Nella Lotta”, maggiormente vigoroso ma con un ritornello davvero melodioso, la chiave della musica di Coppa risiede proprio nel buon uso delle armonie, sempre gradevoli e facili da memorizzare.
Amore e dolore sono facce della stessa medaglia e l’argomento è approfondito nella ballata “Ashen Eyes”, ovviamente toccante e malinconicamente sentita. Nuovamente le chitarre elettriche si evidenziano positivamente durante l’assolo finale. Tornano le rasoiate in “Don’t Fear The Storm”, esperienza fra amici passata a risalire il monte sacro che in tante religioni e filosofie rappresenta il cammino verso la verità, la liberazione. Il messaggio è che nel farlo non si è mai da soli. Qui è territorio Heavy Metal puro, qualcosa nelle coralità mi ricorda molto gli Iced Earth. In “In The Heart Of Time” si parla della vita dopo la morte ed è bello vedere uscire questo EP proprio in questi giorni di Pasqua. Ancora chitarra acustica e suoni gentili accolgono l’anima dell’ascoltatore. Le voci femminili nelle coralità impreziosiscono l’enfasi del brano. Per chi ama il Metal dico che potrebbe risiedere nella discografia dei Blind Guardian, ovviamente in quelli acustici.
La title track chiude l’EP, essa è un movimento dal sapore medioevale dove una voce femminile si sostituisce a quella di un menestrello narrante sogni infranti, ma la cavalcata Metal è dietro l’angolo, un brano che dimostra potenza e speranza.
Cristiano Coppa così si presenta da solista nel mondo della musica, un esordio a mio avviso più che lodevole, a dimostrazione che il passato dell’artista è stato utile per la formazione del carattere musicale. Per chi ama questo tipo di Metal c’è davvero molto da ascoltare e tanti buoni arrangiamenti, una musica a tratti cinematografica.
Cristiano Coppa, nel nome il proprio cammino. MS
 
 
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5 commenti:

  1. Mi metto subito all'ascolto,senbra un'ottima proposta musicale.Buona Pasqua Max

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    1. Grazie! L'ep sarà disponibile in molti stores digitali dal 19 Aprile :-)

      Cristiano Coppa

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  2. Ciao! Ti dico anche che le ballate sono davvero significative per tematica ed enfasi emotiva. Buona Pasqua!

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  3. Grazie Max per la magnifica recensione!

    Buona Pasqua anche a te e ai lettori del blog :-)

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