Cyril
CYRIL
– Amenti’s Coin Secret Place – pt. II
Progressive Promotion Records
Genere: Crossover Prog
Supporto: cd – 2022
Parlare
del gruppo Tedesco Cyril per il sottoscritto è sempre un piacere, anche perché
nel corso della carriera si sono spesso interfacciati con un personaggio del
Progressive Rock non molto famoso, ma per me un grandissimo artista, sto
parlando di Guy Manning (The Tangent, Parallels Or 90 Degrees).
Detto questo la storia dei Cyril è costellata di buoni album a iniziare da “Gone
Through Years” del 2013. “Amenti’s Coin Secret Place – pt. II” è la quarta
fatica da studio e tutte sono un esempio di Progressive Rock totale, ossia riguardante
sia il passato storico oltre che il Neo Prog degli anni ’80. Si fondano nel
2010 dalle ceneri del gruppo Gabria ed oggi sono composti da Larry Brödel
(voce), Manuel Schmid (voce), Ralf Dietsch (chitarra, mandolino), Marek Arnold
(tastiere, sassofono, clarinetto), Dennis Strassburg (basso) e Manuel Humpf (batteria).
Nelle
nove canzoni proposte non ci sono suite, la più lunga è la conclusiva “Arrival”
della durata di quasi nove minuti, per il resto si viaggia su una media di
quattro o cinque minuti.
Il
gancio con il suddetto Neo Prog lo si ha immediatamente all’ascolto di “On
Sacred Ground” in alcuni momenti vicino a “Lords Of The Backstage” tratto da
quel capolavoro Marillioniano intitolato “Misplaced Childhood”. Il sax di Marek
Arnold rende tutto il contesto più raffinato.
La
chiave di lettura della musica Cyril va interpretata in un semplice pochi
fronzoli e tanta sostanza. Canzoni semplici con brevi assolo divertenti, come
nel caso della spensierata “A Letter Home”. La chitarra elettrica di Ralf
Dietsch apre con arpeggi la ballata “My Father’s Answer”, una malinconica
interpretazione vocale riporta alla canzone una sensibilità toccante e
profonda.
“Desert
Crossing” ha molto della musica di Phil Collins voce annessa, mentre il
movimento centrale composto da arpeggi riporta ai Genesis e il crescendo sonoro
dona al brano un fascino incredibile. Il Progressive Rock in definitiva è
questo, se fatto con professionalità e con giuste idee senza strafare diventa
un genere musicale appetibile a molti palati, non solo a quelli degli
intenditori. Unita da un suono psichedelico si aggiunge “Caravan”, un viaggio
quasi sinfonico su un motivo semplice ma efficace.
Ritorna
l’arpeggio in stile Steve Rothery (Marillion) nella breve e strumentale
“Amanti’s Coin”, un brano d’atmosfera che lascia adito alla fantasia
dell’ascoltatore. Si ritorna alla canzone con “A New Shangri-La”, altra semi
ballata nostalgica ed efficace per emotività. Segue melodia in cattedra per
“The Tempress”, vera e propria ballata, quasi un continuo con il brano
precedente e ancora Phil Collins fra le note. La chiusura è affidata a
“Arrival”, sunto della musica dei Cyril. Davvero una degna conclusione.
La
musica si sa deve semplicemente emozionare e per raggiungere questo scopo non
ha bisogno di chissà quali attributi se non quelli del gusto per la melodia
facile da memorizzare e una buona tecnica individuale messa a disposizione
della canzone, e non dell’ego del musicista.
“Amenti’s Coin Secret Place – pt. II”
è un disco piacevole, registrato bene nei studi di Martin Schnella, altro
personaggio importante per la musica Prog tedesca e non soltanto. Se amate le
canzoni non troppo complicate, questo disco fa sicuramente al caso vostro. MS
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