Max Casali
MAX CASALI - St3rzo
Music Force
Distribuzione: Egea Music
Genere: Cantautore
Supporto: cd 2021
Quando
fuoriesce il termine “cantautore”, la mente inevitabilmente va a ritroso nel
tempo incollando il termine su chi spesso con la propria chitarra ha raccontato
storie del proprio tempo. Chi con ironia chi con saggezza, con rabbia oppure
semplicemente con amore, tutti i cantautori hanno narrato gli eventi. Gli anni
’70 soprattutto ce ne hanno forniti a centinaia. Oggi gli argomenti sociali per
un cantautore sono davvero numerosi, viviamo un mondo pieno di eventi sia
negativi che positivi. La tecnologia ci ha portati a correre e spesso
diventiamo superficiali proprio per questo. Bombardati da notizie continue probabilmente
non riusciamo a digerire il tutto, ma questo è pane per un cantautore. I tempi
moderni lo hanno reso un artista raro, il genere è di fatto poco considerato (basta
guardare le classifiche delle vendite per capirlo), e ciò se ci pensiamo bene è
strano.
Questa
introduzione ha lo scopo di accendere almeno la curiosità di voi che state
leggendo nei confronti di un genere che meriterebbe di più. Un piccolo
approfondimento quindi è necessario, si può iniziare da Max Casali, cantautore
compositore e attento critico musicale.
L’ironia
di Max oltre che contagiosa è estremamente palese, “St3rzo” con la “E”
rovesciata sta a indicare il terzo lavoro in studio dell’artista.
Come
il genere insegna, nell’album composto di dodici canzoni ed una bonus track, ce
ne sono per tutti: denunce sociali, problemi italici e molto altro, il tutto
sempre con garbo e intelligenza, ma soprattutto ironia, quella che hanno le
persone intelligenti.
Nel
disco vi sono due ospiti importanti, il polistrumentista e music-maker Valerio
Carboni (Masini, Amoroso, Finardi, Nek, Stadio ed altri ancora) e Andrea
“Zanna” Zannoni come produttore artistico e co-arrangiatore. Mi sento di
spendere una parola per l’artwork, molto semplice ma esaustivo, con i testi dei
brani e delle immagini a supporto di ogni singola canzone, questo è anche
essere cantautore, ossia dare visione alle parole per renderle ancora di più
ficcanti.
I
tempi cambiano, la tecnologia avanza, ma la noia prevale su molti ragazzi di
oggi, questo è l’argomento del primo brano intitolato “Segnali Di Noi(A)”. Un
monito per non cadere nella droga. Il lato musicale è molto semplice, delicato
e bene arrangiato con interventi di piano e una fisarmonica. Lo stile è rivolto
agli anni ’70 e non poteva essere differente, quando si ha sete si cerca
l’acqua. Resto felicemente colpito dall’argomento del secondo brano, ossia
l’arte dello sminuire la scrittura. Oggi i social hanno fatto più danni della
grandine, sappiamo bene che molti italiani sanno insegnare l’ignoranza e Max
Casali tratta l’argomento con intelligenza e schiettezza. Il pezzo s’intitola
“Contenudi”. Il tono sale così il ritmo, distanziandosi da certi stilemi del
genere. Sul personaggio Arsenio Lupin invece sappiamo tutti molto, il famoso
ladro è anche il titolo del terzo brano dell’album. Qui lo stile cambia
nuovamente, ritmo gitano, una ballata che sa quasi di taranta, per darvi un
esempio c’è molto dei Modena City
Ramblers, precisamente quelli de “I Cento Passi”. Altra piaga sociale del
momento è il bullismo, Casali in “Bulli E Rupe” tratta l’argomento con
riflessioni narrate sopra accordi di chitarra acustica ed un piano che supporta
a loop il tutto. Rimanendo nei tempi moderni non si può non parlare dei leoni
da tastiera e del mondo del web paragonato dall’artista ad un vero e proprio
Far West, anzi un “Far Web”. La gente è li dietro pronta a sbranarti, nella
tela del web. Particolare la metrica lirica che il cantautore spesso adopera,
fuori da certe regole e canoni, come sapeva fare in alcune canzoni il grande
Ivan Graziani, ad esempio in “Scappo Di Casa”. Altra piaga sociale prettamente
italica è il malfunzionamento della giustizia e delle sue interminabili
tempistiche, argomento di “Di Stra-Foro”, certo che essere italiani oggi è
davvero un impresa, non è vita ma sopravvivenza.
Vogliamo entrare nel mondo della politica? In “Il De(re)litto Perfetto”
l’andamento delle cose è palese, un quadro sconfortante di cui tutti noi siamo
consapevoli. Tutto ciò porta l’uomo ad ingegnarsi, e a sua volta a cercare di
fregare il sistema, ecco quindi ad esempio il furbetto del cartellino in
azione. Tutte le canzoni hanno un loro perché, lo si evince anche dai titoli,
“Non So Perché”, “Tanto Pubblico”, “Manipolazione”, “Il Resto Manc(i)a”, e
“Alla Resa Dei Ponti”. La bonus track è “Popolo Di Maghi” tratta dall’album del
2018 “Secondo A... Nessuno!” (Terre Sommerse).
Mi
piace questo modo d’ intendere oggi il cantautorato, variare negli stili e nel
tempo, mantenendo intatta l’importanza
dei testi e dei messaggi che l’artista vuole esprimere.
E’
proprio il caso di dire che Max Casali anche questa volta ce l’ha cantate di
santa ragione! MS
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