ANTICO LUNARIO – Epitaffio
Autoproduzione
Genere: Neo Folk Rock
Supporto: EP – 2019
Con
un nome affascinante e traboccante di essenza Folk Rock, gli Antico Lunario
sono un progetto che si fonda in un sottobosco presso Imola nel 2017. Tutto
nasce da un idea del cantante e chitarrista
Francesco Ronchi (ex Holocene, ex Sundale) e del polistrumentista Iven
Cagnolati (ex Aferium). Dopo alcuni avvicendamenti nella line up e defezioni varie
restano un trio, ma Jack Einarr Greywolf (basso) esce dal progetto all’inizio
delle registrazioni di questo EP di debutto intitolato “Epitaffio”, presente
solo sul brano “We Will Go Home” ed autore di alcuni testi. Dunque gli Antico
Lunario oggi a tutti gli effetti sono un duo.
“Epitaffio”
viene stampato in cinquanta copie fatte a mano, autoprodotte, così come è
autoprodotta la registrazione e quant’altro. Le canzoni sono sei per quasi
trenta minuti di musica.
La
confezione cartonata è tasca per un libretto di accompagnamento fatto di simil
carta paglia sempre ad opera di Francesco Ronchi. L’ep si apre con “We Will Go
Home”, ispirata dalla versione tratta dal film “King Arthur”, a sua volta
suggerita da una ninna nanna delle Isole Ebridi. Il suono è registrato in
maniera più che sufficiente, e quello che scaturisce dalle note è tanta storia
riguardo al genere, l’arpa, le chitarre acustiche, le percussioni idiofone il
tamburo ed il basso disegnano arie dal profumo antico, proprio come suggerisce
il nome della band.
Il
supporto del vento e la pioggia portano all’ascolto di “Silvestre Lambire”,
brano con piccole velature di Progressive Rock, basate su alcuni giri di
chitarra dal profumo Genesiano. Il cantato è in italiano e bene si adatta la
voce di Ronchi nel contesto, malleabile a seconda delle esigenze. Alcuni
passaggi mi rammentano i siracusani Fiaba.
“Del
Tramonto Bramante” è una ballata su testi scritti da Jack Einarr Greywolf, ed
il tempo sembra essersi fermato nel Medioevo. Tante le emozioni che
scaturiscono da queste poche e semplici note, la sostanza è tangibile. Spettri,
acqua, donna, fuoco, luna, cielo, tutti ingredienti che sanno trattare questi
argomenti fiabeschi con sapienza e semplicità.
“Sulla
Trepidazione” è più vigorosa, con arpa, mandolino, stompbox, percussioni,
chitarra e basso, una nenia insistente che ha intrinseco il profumo della
terra, il bosco è tutto attorno a noi e sembra rotearci attorno. Con “Della
Risacca Che Culla” ho sensazioni che mi
conducono si nel nord dell’Europa, ma nel versante svedese, dove band come gli
Opeth in versione acustica spesso hanno saputo donare quella tinta di oscurità
al Folk che non guasta.
L’ep
si conclude con “Epitaffio”, qui l’outro rammenta un motivo anonimo dell’antica
Grecia intitolato “Epitaffio Di Sicilo”, ritrovato su una stele funebre di
marmo risalente al II secolo a.C. ed il I secolo d.C. Qui Iven Cagnolati suona anche l’Euro, uno
strumento a corda ideato da lui stesso.
Quello
che erompe dall’ascolto di “Epitaffio” è una sensazione di libertà, di natura,
tempi antichi a tratti oscuri ed in
altri frangenti più aperti, anche se la
prima sensazione è quella maggiormente vissuta dall’ascoltatore.
l’EP
sarà acquistabile dalla pagina bandcamp della band o scrivendo un messaggio
direttamente alla pagina facebook del gruppo. MS
Breve album (EP) che ho particolarmente apprezzato. Il gruppo ha mescolato tanti generi diversi in questo disco e sicuramente dovranno tracciare un sentiero maggiormente definito, ma gli ingredienti che ho potuto ritrovare durante l’ascolto sono molto interessanti e nel loro genere, freschi. Serviva in Italia un gruppo che unisse progressive e folk con varie influenze dalla musica antica. Vediamo cosa ci riserveranno in futuro!
RispondiEliminaHai ragione, un sentiero poco battuto e che va preservato con tutti i mezzi. Gruppi come Bededeum e questi Antico Lunario sono un valore per la nostra musica, che poi si devono migliorare non c'è dubbio, migliorarsi sempre e tutti. Grazie Daniele.
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