Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

sabato 21 ottobre 2017

TNNE

TNNE – Wonderland
Progressive Promotion Records
Distribuzione: G.T.Music
Genere: Neo Prog
Supporto: cd – 2017


Chi ha vissuto negli anni ’80 il Neo Prog come me, sa cosa vuol dire emozionarsi con il suono IQ, Marillion, Pendragon e compagnia bella. I loro punti di riferimento sono stati soprattutto i Genesis ed i Pink Floyd, questo ovviamente in senso generale. L’ondata negli anni a venire sembra non essersi fermata, lasciando strada facendo altri segni importanti, con gruppi come Arena ed i più recenti Transatlantic. Chi è ferrato nella materia sa bene che sto parlando di due supergruppi composti da musicisti derivanti da altrettante band importanti del settore, tutto questo per dire che il Neo Prog è sempre stato attivo sino ai nostri giorni.
I TNNE sono il progetto dell’ex tastierista lussemburghese dei No Name, Alex Rukavina e del cantante Patrick Kiefer. TNNE sta per The No Name Experience e se andiamo a mettere nella loro discografia anche i lavori a sigla No Name, allora con questo “Wonderland” si giunge al sesto lavoro in studio.
Il gruppo oltre ai citati artisti è completato da Gilles Wagner alla batteria, Michel Casadei Della Chiesa al basso e a grande sorpresa si aggiunge il chitarrista Claudio Cordero dei cileni Cast, altra importante band del settore, in attività dal lontano 1978. Non da meno l’importanza del sax suonato da Fred Hormain, altro ospite nel disco.
Nell’ormai classica edizione cartonata della Progressive Promotion Records, si può godere di un artwork davvero intrigante ad opera di Noria & Flowerville, accompagnato da un libretto nel quale risiedono tutti i testi delle canzoni. Le tracce contenute sono nove, compresa la bonus track finale scritta da Florian Di Marco e cantata in lingua francese (l’unica, tutto il resto è in inglese) dal titolo “Le Fil Du Temp”.
Il disco si apre con gli otto minuti di “My Childish Mind”, suddiviso a sua volta in due trance, l’”Opening” e “The Thrill”. Tastiere e sax ci accolgono su una ritmica spezzata di chiara matrice Neo Prog. Il suono è pulito, mettendo in evidenza le caratteristiche sonore degli strumenti, il tutto è ben calibrato e dal suono ampio. La voce di Kiefer si paragona al buon vino, che con il tempo diventa più corposa e consapevole delle proprie capacità. Molta enfasi e si bada più all’emozione che alla grande tecnica, la quale fa capolino quando serve per alzare il tiro dell’emotività. Importante per tutto ciò il lavoro delle tastiere.
Una fase iniziale elettronica accompagna sopra una ritmica serrata l’introduzione della più Hard “Eye Of A Storm”, grazie ad un riff di chitarra distorto e fendente. Ma come si sa, i cambi di tempo e di umore sono all’ordine del pentagramma nel genere in analisi, e questo i TNNE lo sanno e ne fanno tesoro. Nel frattempo molto piacevole il solo di chitarra.
Bel momento di voce e piano in “Katrina Killed The Clown” e qui le atmosfere che seguono sono bene rappresentate dall’artwork di copertina. Il brano non sfigurerebbe di certo nella discografia di Clive Nolan (Pendragon, Arena, etc.).
La melodia è curata anche negli arrangiamenti, tutto molto semplice e delicato, “Wonderland” sta a testimoniarlo. Altra prerogativa del Neo Prog è il cantato spesso logorroico, il maestro Fish (Marillion) ce lo ha dimostrato, cosi’ Nicholls degli IQ e guarda caso qui ci sono tutti gli ingredienti giusti. Segue “Final Fantasy”, a mio gusto personale vero e proprio singolo dell’album. Il ritmo sale con “Frozen In Time” così l’epicità dell’ascolto, e qui  si colgono reminiscenze RPWL per chi li conoscesse. Più generica “Glittering Lights” mentre il disco si chiude con l’ottima “Eight Week”, vero calderone di materia descritta in questa recensione. La bonus track “Le Fil Du Temp” è intrigante ed il sax la impreziosisce oltremodo.
“Wonderland” è quindi composto da musica variegata, senza troppi fronzoli e ben confezionata, un genere che dimostra ancora una volta il suo buon stato di salute e a seguire i TNNE, in ottima forma, sanno oramai dove andare a parare. L’esperienza in fin dei conti insegna, e noi nel frattempo ne godiamo. MS


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