WALLS OF BABYLON - The Dark Embrace
Autoproduzione
Genere: Power
Progressive Metal
Supporto: cd - 2015
Nell’entroterra marchigiano esistono moltissime band, una
regione che sta crescendo musicalmente, ultimamente hanno proliferato molto
anche nel fabrianese, presentando numerosi artisti anche di buona fattura. In
ambito Heavy Metal a Fabriano si sono potuti apprezzare i Death Riders di
Francesco Pellegrini, gruppo da molti anni in attività e autore di diversi demo
oltre che di due cd ufficiali, “Through Centuries Of Dust” (2011) e “New
Captivity” (2013).
Walls Of Babylon sono una creatura del chitarrista leader
Francesco Pellegrini e del cantante Valerio Gaoni, una sorta di appendice alla
band ufficiale, ma che non va assolutamente sminuita in quanto essa non si
discosta molto dallo stile della band madre. Qui si va ad interagire con un
Power più “Progressive”, dando libero sfogo alle grandi qualità vocali di
Gaoni, ancora una volta in crescendo artistico e in questo caso ancor più a
proprio agio. Le canzoni sembrano essergli scritte addosso come un abito, ma in
“The Dark Embrace” è tutto l’insieme che funziona. I Walls Of Babylon sono
formati oltre che dai citati musicisti, anche da Fabiano Pietrini alla
chitarra, Matteo Carovana al basso e da Marco Barbarossa alla batteria.
Nove canzoni strabordanti di energia vigorosa, il Power è
così, epico quanto basta ed adrenalinico, da godere ad alto volume. E questo io
l’ho fatto ad iniziare da “A Puppet Of Lies”, dove la buona registrazione
amplifica il tutto. Ricordo anche che l’album è registrato e mixato nei DR
Recording Studio proprio di Francesco
Pellegrini.
Così inizia l’album, synt che elargiscono epicità per
incamminarsi nel brano che potrebbe uscire benissimo dalla discografia dei
grandiosi Blind Guardian. Voce pulita si incrocia di tanto in tanto con il
growl per un risultato d’effetto. Cambi umorali e di ritmo rendono l’ascolto
sempre vivo, così gli interventi solistici delle chitarre.
Sale ancora la voce di Gaoni in “The Deafeat” che in alcuni
momenti mi rimanda ai Queensryche dei bei tempi. Traspare nella composizione
una particolare attenzione al sound moderno, una ventata di freschezza che nel
genere Power Prog non guasta. Con “Alone” i Walls Of Babylon tornano ad essere
più crudi e derivativi ed il ritornello, come da stile, è sempre orecchiabile e
da cantare a squarciagola. Buona la sezione ritmica, così l’idea di arricchire
l’arrangiamento con tastiere, il pezzo è uno dei momenti più belli di “The Dark
Embrace”. Sale di più il ritmo nella title track, una rasoiata epica ma allo
stesso tempo aperta ad armonie ariose.
Il lato più pacato viene rappresentato da “Honor And
Sorrow”, canzone di facile memorizzazione e melodica con un buon solo di
chitarra a legare il tutto. Una sbirciatina anche nel mondo del Teatro Dei
Sogni con “The Emperor” per poi entrare nella strumentale “A New Beginning”.
Elettronica e tastiere ancora una volta
rendono l’ascolto variegato, un giusto momento di riflessione ed oscurità dal
fascino irresistibile. Segue un (se vogliamo chiamarlo così) classico della
band, “Revenge Of Morpheus”. Il disco si chiude con “A Warm Embrace”, brano ricercato
e sunto della personalità Walls Of Babylon.
Molti grideranno alla sorpresa ascoltando questo piccolo
gioiellino metallico, io invece non pecco di presunzione o altro, quando dico
che me lo aspettavo. Mi baso solo su di un elemento, il lavoro ed il sudore
annesso che negli anni porta sempre ad un risultato positivo. Oggi la gavetta
non esiste più…. male! I Walls sono una realtà inconfutabile, che sa dare dieci
giri al buon 50% del materiale analogo straniero che puntualmente ci
sorbettiamo spacciato per “capolavoro”. Grandi artisti sono sotto la nostra
casa e sta a noi scoprirli, io intanto seguo sempre Francesco Pellegrini,
questo ragazzo sa stupirmi ogni volta di più. Alla prossima e rivado con il
tasto “Play”. MS
Contatti: walls_of_babylon@yahoo.com
https://www.facebook.com/pages/Walls-of-Babylon/317090131766967?sk=timeline
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