LIGHT DAMAGE – Light
Damage
Progressive Promotion
Records
Distribuzione
italiana: G.T. MUSIC Distribution
Genere: Neo Progressive
Rock
Supporto: cd – 2014
Un cd con una copertina nera rappresentata da stracci
manipolati attira la mia attenzione. Se li guardo bene cambiano significato a
seconda della mia fantasia e si presentano a me con differenti soluzioni. Da
musicologo amante del Prog ci scorgo in alto a sinistra un camaleonte, è la mia
mente distorta dall’amore per i Marillion o è qualcos’altro che coglie l’attenzione?
Non lo so, fatto sta che mi ha fregato, il disco oramai è nelle mani. A
presentare il prodotto è la label tedesca Progressive Promotion Records,
ultimamente anche sinonimo di qualità, il gioco si fa sempre più interessante.
I musicisti sono i lussemburghesi Light Damage.
Si formano nel
settembre del 2005 durante lo Spirit of ’66 a Verviers in Belgio grazie
all’incontro fra Sébastien De Landtsheer (primo batterista della band) e Stèphane Lecocq (chitarre).
Assieme nutrono l’amore per questo genere musicale dal nome Progressive Rock,
assieme ne parlano tornando a casa e realizzano il progetto ad oggi completato
da Frèdèrik Hardy (basso e voce), Nicholas John (voce e chtarra) e Thibaut
Grappin (batteria). Inizialmente suonano cover dei Genesis per poi diventare
nel tempo band tribute dei Pink Floyd. Ma tutto questo resta stretto alla band,
che con anni di esperienza alle spalle sente di dire qualcosa di differente,
con la maturità nasce l’esigenza di creare materiale proprio. Il risultato è
“Light Damage”.
L’album è ben registrato, i suoni sono puliti ed equilibrati
(basta ascoltare il suono della bacchetta che tintinna sui piatti per farsene
un idea) ed è formato da sei canzoni di breve, media e lunga durata, come un
album Prog esige. Raccontano la storia
di una persona che perde qualcuno, chi? Nessuno lo sa, ma è una persona cara di
sicuro.
”Eden” apre l'album, è il giorno della perdita ed un ragazzo
va a piedi attraverso la città , verso la strada di casa. Si sente il rumore
della pioggia e delle campane. Il brano di quasi dieci minuti fa intendere con
l’intro che i ragazzi amano si Pink Floyd ma anche il suono New Prog,
impreziosito da un giro armonico ripetitivo in stile Goblin. Per il resto il brano
è legato alla formula canzone e ben cantato. Il camaleonte che intravedevo fra
gli stracci a questo punto non credo che sia li messo a caso, specialmente per
l’uso delle chitarre e delle tastiere d’accompagnamento. In " Empty"
, il personaggio principale è tornato a casa e si sente triste, inutile e vuoto
dentro . Beve da solo finché non si addormenta e sogna. Le chitarre ritornano
protagoniste, così gli arpeggi inconfondibili di matrice New Prog, un velato
senso di malinconia accompagna l’ascolto rendendolo intrigante e
rappresentativo del testo.
Un sogno molto intenso, il tipo di sogno dal quale
solitamente si desidera svegliarsi, perché è davvero sgradevole, ma, allo
stesso tempo, si vorrebbe sapere come va a finire, anche se ti spinge alla
follia e questo si chiama “The Supper Of Cyprianus”. Non è la prima volta che
il cantato resta in bilico fra lo stile fino ad ora nominato ed il Post Rock di
Radiohead e Muse. Le parti strumentali danno una carica in più al brano, fra
brevi assolo e cambi di ritmo. Si arriva ad “Heaven”, un paradiso falso, quello
del cervello del protagonista alterato anche da farmaci e droghe. La musica
descrive le sensazioni, pur restando sempre gradevole ed ancorata alle melodie,
arma vincente dei Light Damage. In “F.H.B. (For Helpful Buddies)” si vive la
sospensione del tempo, in cui il ragazzo protagonista ricorda tutti gli amici
che lo hanno aiutato ad uscire da questa brutta esperienza di vita. Le
atmosfere si placano, le chitarre sono più sospese per poi crescere nell’insieme
del brano e per chi vi scrive, questo è uno dei momenti più belli dell’intero
lavoro. Infine si ritorna con i piedi per terra ed il brano “Touched” avvisa di
questo, il ragazzo seppur triste torna alla realtà. Nuovamente cambi di tempo e
crescendo accompagnano l’ascolto e terminano questo debutto che di certo non
passerà inosservato.
I Light Damage ci hanno raccontato una storia attraverso le
proprie corde sentimentali, le loro esperienze e le caratteristiche che li
contraddistinguono, di certo saranno di gradimento a tutti coloro che seguono
con il cuore e la mente i generi da me sottolineati. Buon debutto ed aspettiamo
ulteriori sviluppi, intanto personalmente rischiaccio il tasto play. Prog e non
solo. (MS)
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