GLAD TREE – Onda
Luminosa
Autoproduzione/Synpress44
Genere: Folk
/Progressive Rock/Word
Supporto: cd – 2015
La carriera musicale di Marcello Capra è ricca di piccole
gemme sonore, il chitarrista degli storici Procession (band Prog italiana degli
anni ’70) ha lasciato nel tempo, degli album acustici davvero toccanti in
quanto intimistici.
L’anima di questo autore non può che essere rappresentata da
un albero della felicità, un albero che dopo l’ascolto mi piace accostare alla
vita stessa, e la cover che accompagna il cd
è la fotografia del concetto di tranquillità e di felicità stessi, i
colori acquarello che compongono l’albero sono come i suoni racchiusi nelle
nove composizioni. Radici salde al suolo e fronde al cielo avanti ad una
lontana città.
La chitarra acustica che sempre accompagna Capra, questa
volta non è sola protagonista , come spesso ci ha abituati, bensì in “Onda
Luminosa” l’autore si esibisce in trio, con l’ausilio di Lanfranco Costanza al
flauto, armonica e Tambourin e del percussionista/vocalist indiano Kamod Raj
Palampuri. Nasce questo progetto dal nome Glad Tree, un alchimia di culture e
tradizioni, di suoni classici (grazie allo studio di Costanza) che si sposano con
ritmiche orientali ed al suono mediterraneo della chitarra.
I Glad Tree iniziano le proprie esibizioni nel 2014 e “Onda
Luminosa” è un vero e proprio live in studio mentre il debutto è presentato in un concerto del 22 gennaio al
Teatro Massaia.
All’ascolto non esulano interventi di Jazz, Blues ed ovviamente
Folk.
Il disco si apre con “Gocce” e l’arpeggio della chitarra
rimanda la memoria ai favolosi anni ’70, e l’aggiunta del flauto è un
rafforzativo. Non si resta indifferenti a questo ritmo ipnotico ed ai suoni
Folk, il connubio è profondamente rapitore. Ancora più ferrato nel concetto
risulta il brano “Danza Verde”, dove gli interventi vocali di Kamod sono
strumento aggiunto. Non ci sono testi, bensì fonetica.
Più riflessivo è il pezzo “Bassa Marea”, esso sprigiona
tutto l’insieme delle culture che racchiudono il progetto Glad Tree,
dimostrando che le barriere geografiche o gli steccati ideologici devono essere
necessariamente abbattuti. Ad un amante come me del Prog acustico degli anni
’70 non può che venire la pelle d’oca all’ascolto di “Soul Raga”,
necessariamente gli occhi si chiudono e ci si lascia trasportare dai suoni
caldi ed allo stesso tempo convulsi del brano.
“MarMaris- Danza Turchese” è l’unico pezzo non composto da
Marcello Capra, bensì da Lanfranco Costanza. Il flauto la fa da padrone, una
vetrina per la su arte. Uno dei momenti da me preferiti è “Aura”, per la
delicatezza ma allo stesso tempo solarità seppur velata di malinconia.
Il disco prosegue nelle sue peculiarità, salvo andare a
visitare il mondo della Giamaica con “Giamaica Blues”, divertente movimento
ricco di spunti anche danzerecci. Degna chiusura dell’album.
Mi auguro che “Onda Luminosa” abbia un proseguo nel tempo,
Capra sa entrare nello spirito dell’ascoltatore, ogni volta una sorpresa. Il
disco è consigliato a tutti indistintamente perché è musica basilare, magari
ascoltata in cuffia sotto un albero….della felicità! MS
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