NICHELODEON – Bath Salts
Lizard Records
Genere: Sperimentazione/Avantgarde
Supporto: 2cd – 2013
Periodo
di grande ispirazione artistica questo per Claudio Milano, con InSonar e NichelOdeon,
l’autore ci propina quattro cd di sperimentazione musicale e d’avanguardia.
“Bath
Salts” è a nome NichelOdeon, venti brani registrati in studio accompagnati da
un booklet di quarantotto pagine con i dipinti e le poesie visive di Effe
Luciani e le foto di Andrea Corbellini. Anche in questo caso, come per InSonar,
il packaging è elegante, numerato ed autografato a mano. I NichelOdeon oggi
sono Claudio Milano, Raoul Moretti, Pierangelo PANdiscia e Vincenzo Zitello. Le
special guest che si alternano nell’accompagnamento delle canzoni sono anche in
questo album davvero numerose, trentadue e molte di rilevanza artistica
storica, come Walter Calloni e Paolo Tofani.
Il
primo cd si intitola “Capitolo I:D’Amore E Di Vuoto” e si apre con il “Prologo”,
dolce sonorità ispirata dall’arpa celtica di Vincenzo Zitello, sulla quale
Milano decanta la genialità ironica degli “umoristi” Gesù e Maometto, l’inizio
di un percorso che va a scartabellare nell’umanità e nel suo operato. La voce
si adopera con puntiglio e saggezza fra suoni folk e mediterranei, come in “Un
Posto Sicuro”, scritto con Moretti e Tofani, qui anche al Santoor. Una ballata
che potrebbe anche uscire dalla discografia di Angelo Branduardi per farvi
capire meglio la struttura sonora. Scorci intimistici che legano la musica con
la ricerca vocale in un risultato affascinante, sospesa dalla prematura
scomparsa di Stratos (Area) nel 1979. Un riff di Genesiana memoria apre
“Ricordo D’Infanzia”, un altro frangente sonoro che dimostra l’approccio di Milano
alla formula canzone, tuttavia non dimenticato nella sua interezza. Nel
finale la ricerca.
“Surabaya
Johnny” ricorda molto gli anni sonori della guerra, rivisti e rielaborati dal
Teatro Della Voce. “Bolle” a sua volta torna indietro nel tempo, con il
supporto importante dei testi.
Torna
Tofani fra i compositori dei brani in “Rapporto Sulla Fine Di Una Storia”,
musica a tratti rumoristica, angosciante, distante dal fulcro cantautoriale. Segue
un tributo a Peter Hammill dei Van Der Graaf Generator con “(This Side Of) The
Looking Glass”, davvero personalizzato e lancinante. La voce di Milano è sia
malleabile che duttile, un pregio che si raggiunge soltanto con il tempo e lo
studio.
La
greve “Desiderio Nascosto” è nuovamente voce, violoncello ed arpa, una piccola
perla sonora dai risvolti oscuri e penetranti. Qui la voce sale e muta di
veste, racchiude in se dolcezza e calore. Per ascoltare qualcosa di più
complesso, ricercato e spiazzante ecco “7 Azioni”, lavoro a doppia voce fra Milano ed il racconto recitato di Paolo
Carelli. A chiusura del cd1 risiede “Giulia- Nata in 7 mesi, Morta Al primo
Appuntamento”, altro frangente pacato.
Il
secondo cd si intitola “Capitolo II: Di Guerre e Rinascite” e si apre con un
brano musicale graffiante e cadenzato dal titolo “Terra”. Buone le vocalità di
supporto da parte della voce femminile di Anna Caniglia. La ritmica di Calloni
tiene banco, mentre gli interventi elettronici di Tofani impreziosiscono
l’ascolto. Personalmente però resto colpito dalla profondità e dall’eleganza di “Alla Statua Dei Martiri
Di Gorla”, percezione di commossa presenza, un tributo corposo in più di nove
minuti di durata.
Burlesco
Milano in “Trittico 50 mg”, altro coraggioso movimento orchestrato e dedito ad
un ricercato approccio fonetico. C’è anche una suite di dodici minuti, iniziata
in canto latino, “L’Urlo Ritrovato”, uno dei punti più eccelsi del disco. Il
tutto si chiude con tre brani più brevi, fra cui l’acustico “Finale (Ninna
Nanna)” ed il breve ma complesso “Portami Un Fiore”.
Quello
che Nichelodeon sta facendo nel tempo è un percorso personale e ricercato, uno
studio oggi che si miscela in uguali dosi con il suono, un sunto che non si
ferma all’apparenza, si ha sempre la sensazione di ascoltare qualcosa di nuovo.
La direzione da intraprendere non è mai la stessa, pur rimanendo avvinghiati
alla voce irrequieta e funambolica di Milano, si viene disarcionati spesso e
volentieri durante l’ascolto. Questa è una sensazione che potrebbe non piacere
a tutti, specie in una società in cui la ripetitività sprigiona sicurezza e
tranquillità. No signori, qui c’è da ascoltare, da concedersi, da osare….qui
c’è…..Ricerca. (MS)
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