BANCO DEL MUTUO SOCCORSO – B.M.S.
Sony Music / RCA
Genere: Rock progressivo
Supporto: 2 cd Ristampa - 2012
Chi almeno per una volta nella vita non si è imbattuto nell'immagine del salvadanaio più importante d'Italia, se non del mondo? Sarebbe quello della copertina in stile Andy Warhol fatta per il disco del Banco Del Mutuo Soccorso, una delle band più importanti del panorama Prog italiano dell'inizio anni '70. In realtà le vicissitudini che portano alla stampa di questo articolato lavoro Rock sono molteplici, con molta fatica la band del pianista Vittorio Nocenzi giunge a questo "teorico" debutto, fra defezioni e contratti andati a male, in quanto altro materiale a nome della band fu registrato alla fine degli anni '60 e che vedrà la luce soltanto 20 anni dopo. Solo l'ingresso del vocalist Francesco Di Giacomo porta ad una profonda amalgama fra musica e testi. Ben si sposa la voce tenorile alle argomentazioni che si intersecano con la metrica poetica mista a delicatezza, ma allo stesso tempo interpretata con fermezza. La guerra in Vietnam porta il mercato cantautoriale italiano a darsi una svegliata, non si parla più di "Sole, Cuore, Amore", nascono dunque band più impegnate ed attente a ciò che accade attorno alla realtà. Area, e appunto il Banco Del Mutuo Soccorso, sono fra quelle più attente agli avvenimenti ed è proprio l'immortale "R.I.P" a descrivere con chirurgica fermezza ciò che accade ad un soldato durante la guerra. La formazione composta da Francesco Di Giacomo (voce), Vittorio Nocenzi (tastiere), Gianni Nocenzi (tastiere), Marcello Todaro (chitarra), Renato D'Angelo (basso) e Pierluigi Calderoni (batteria), con "B.M.S." scrive una delle pagine più importanti della storia del Rock italiano, non solo a causa delle argomentazioni più forti, ma soprattutto perché si avvicina a quello che è il nuovo mondo musicale del periodo, ossia il Progressive Rock. Lunghe suite e brani articolati, spesso misti al barocco ed alla musica classica, che riempiono la mente di chi ascolta. Il Rock si accultura e diventa nuova forma d'arte.
Canzoni come "R.I.P. Requiescant In Pace", "Metamorfosi" , "Il Giardino Del Mago" e "Traccia" diventano dei classici della storia Rock italiana, tanto che la band ripropone ancora oggi, a distanza di 40 anni molti di questi passaggi.
40 anni.... ecco quanto tempo è passato dal concepimento di questo monolite e sembra ancora che il tempo abbia pietà di lui. Per questo la Sony oggi propone ai fans del gruppo e non solo, questo doppio "salvadanaio" con un suono più pulito ed una presentazione grafica davvero imponente. Il doppio cd contiene non solo il famigerato album, ma nel secondo supporto ottico possiamo godere di tre nuovi brani inediti dal titolo "Polifonia", Tentazione" e "Padre Nostro", oltre che di tre momenti live registrati a Roma proprio nell'aprile di quest'anno dal titolo "R.I.P", "Metamorfosi" e "Traccia".
Ma quello che è importante nell'acquisto del doppio cd è il libro che si trova all'interno, ricchissimo si di foto, ma soprattutto di una lunga narrazione della storia del gruppo durante la sua nascita e nel concepimento dell'album. Non mancano chicche inedite di aneddoti e momenti di scoramento, il tutto a cura di Sandro Neri.
Ritornando agli inediti, fra il 1972 ed il 1973 il Banco Del Mutuo Soccorso vuole scrivere un opera Rock sulla vita di Francesco D'Assisi, ma per cause economiche il progetto non vedrà mai la luce. Qui tre momenti, "Polifonia" è un pezzo di Vittorio Nocenzi scritto nel 1969, quando nel Blues comincia a scalciare il nuovo modo di scrivere Rock, con tanto di influenze "Bachiane". Il violoncello di Tiziano Ricci ed il sax di Carlo Micheli arricchiscono la delicatezza del piano e delle melodie sempre toccanti. "Tentazione" nei sette minuti resta nel Rhythm And Blues, non distaccandosi molto dal modo di scrittura di "Polifonia".
"Padre Nostro" è uno dei momenti più toccanti dell'opera, quando, Francesco D'Assisi vuole parlare con Dio.
Questo ed altro troverete dunque in questo tributo ai 40 anni di "B.M.S." che a mio modo di vedere non è una mossa economica, bensì una chicca da non perdere e per questo dobbiamo ringraziare la Sony , perché i sogni così non hanno mai fine ed il fans della buna musica ha di che godere. (MS)
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