THE
ANCHESTRY PROGRAM – On Silent Mammalia Pt II
Progressive
Promotion Records
Distribuzione:
G.T. Music
Genere: Neo Prog
Supporto: cd – 2023
La
Germania ha sempre dimostrato nel tempo di essere una nazione molto attenta al
fenomeno Progressivo in senso generale, un occhio di riguardo è rivolto
maggiormente al Neo Prog attraverso una lunga sequenza di band. Fra i nomi più
importanti si possono citare i RPWL, Argos, Bel Air, Blind Ego, Chandelier,
Eyesberg, Morphelia, Pandoras Box, Saris, Seven Steps To The Green Door,
Shamall, Subsignal, Violet District e The Wow, questa lista la stilo solamente
per chi, più curioso di voi, volesse approfondire la scena. I The Anchestry
Program (TAP), si fondano a Monaco circa nel 2019. Tre gli album in studio
compresa questa seconda parte di “On Silent Mammalia”, che inizia con
“Tomorrow” (FreiBad Schallplatten & Musikverlag) nel 2020.
L’artwork
con il colore giallo predominante, richiama palesemente la prima parte di quest’opera,
con un paesaggio futuristico abitato da balene volanti. L’edizione cartonata è
molto curata, apribile in quattro facciate e contenente un libretto abbondante
con foto, testi e credits. La band oggi cambia elementi e si allarga diventando
un sestetto, il bassista Marco Osmajic sostituisce Frank Thumbach mentre Mike
Voglmeier (chitarra e voci), si unisce al progetto. Così la formazione odierna:
Andy Lind (batteria, cori), Mani Gruber (chitarra, cori), Mike Voglmeier (chitarra,
cori), Ben Knabe (voce, chitarra), Marco Osmajic (basso) e Thomas Burlefinger (tastiere,
cori). Si circondano anche di special guest grazie all’ex Sieges Even Wolfang
Zenk (solo chitarra in “Ancestor”), Tom Reinbrecht (sax in “Path On
Inspiration”), Reinhard Greiner (tromba in “Path On Inspiration” e “Create Our
Sin”), Petra Amasreiter (violino in “War Is Over”), Emil Bekir (violoncello in
“Pangreta’s Box) e Klaus Filser (violino e viola in “Pangreta’s Box).
Il
disco ha dieci tracce in cui escluse l’intro “Mysticeti Ambassador… “ e l’outro
“… Of Silent Mammalia”, rispettivamente della durata più ridotta di due e quasi
quattro minuti, le altre si aggirano tutte attorno ai sette minuti, a conferma
di una struttura Progressiva onorata.
La
musica è molto curata negli arrangiamenti e la buona incisione esalta tutta la
riuscita di questo disco che farà sicuramente la gioia degli amanti del Neo
Prog. Numerosi i punti d’ispirazione che fanno di “On Silent Mammalia Pt II” un
disco aperto a ogni soluzione, si possono estrapolare influenze Arena, Ayreon,
Pink Floyd, Queen, Savatage, Genesis, IQ e molti altri, a testimonianza di un’ampia
cultura musicale da parte dei componenti.
Ed
è L’intro “Mysticeti Ambassador…” a condurci in questo mondo fantastico, fra
effetti elettronici e un cantato al limite del recitato, proprio come la band
Ayreon dell’olandese Lucassen ha rilasciato negli anni. I giochi si aprono ufficialmente
con “Path Of Inspiration” e i fiati che chiamano a raccolta le ritmiche precise,
dove le tastiere ricoprono un ruolo quasi vintage. Il suono s’indurisce
attraverso un riff metallico cadenzato che si alterna a fasi maggiormente
allegre. Il pregio di questa musica è l’insieme sonoro atto ad alzare un muro
ricco di particolari tutti da scoprire. Si entra nel Neo Prog in “Pangreta’s
Box”, altro movimento ricco di effetti (anche vocali) e cambi umorali sino
addirittura giungere a un metallico growl sussurrato. Dissonanze sono proposte
attraverso gli archi, mentre il ritornello potrebbe benissimo risiedere nella
discografia degli inglesi IQ. Durante l’ascolto si ha, in effetti, la
sensazione di essere sorvolati da balene spaziali, le atmosfere hanno numerosi
cambi repentini e comunque sempre a disposizione della fantasia. Ottimo anche
l’assolo strumentale della chitarra. “War Is Over” ha un’attenzione maggiore
per gli anni ’70, “Maria’s Smile” con quasi nove minuti di durata, è la canzone
più lunga dell’album ed è anche una delle canzoni che ho maggiormente apprezzato
di più, grazie ad alcune atmosfere a tratti psichedeliche riconducibili al
mondo dei Pink Floyd. Una sorta di ballata sentita e a effetto con un assolo finale
di chitarra struggente. E siamo solo alla metà del viaggio, dove le polveri sono
ulteriormente accese da “Ancestors”, vetrina per le qualità balistiche di Andy
Lind. Altro elevato momento emotivo, giunge da “Star To Follow”, un’altalena di
sensazioni che fanno sempre capo a un buon songwriting oltre che a influenze
New Wave anni ’80. “Paranoid Structures” cambia nuovamente rotta per mettere in
luce le qualità tecniche dei singoli componenti, a seguire “Create Our Sins”,
dove il cantato ricorda ancora una volta quello di Paul Menel del periodo IQ
della fine anni ’80. Solare il finale “… Of Silent Mammalia”, rispetto a tutto
il materiale ascoltato questo è decisamente il più vicino alla semplice formula
canzone, ma una menzione a parte va al solo di chitarra, un'altra volta molto
efficace.
“On
Silent Mammalia Pt II” è un disco totale, in cui l’insieme si muove senza
momenti di stanca, le sorprese sono sempre dietro l’angolo, mentre il gusto per
le melodie sono un’altra carta vincente di quest’opera che consiglio caldamente
a tutti gli amanti della musica in senso generale. Ottimo. MS
Versione Inglese:
Nessun commento:
Posta un commento