NOTTURNO - Iceblink
Autoproduzione
Genere: Post Prog Moderno
Supporto:
digitale - Spotify, Tidal, Deezer, Amazon music
Nel
nuovo millennio ci stiamo sempre più distanziando dalla musica supportata per
andare verso quella liquida, ed è un peccato, perché si perde il contatto
fisico con essa. E’ vero che c’è oggi un ritorno al vinile, tuttavia sono
sempre i simpatici boomer ad accaparrarsi quelle copie, come si dice, una
rondine non fa primavera. Tutto questo dispiace, perché immaginate voi cosa sarebbe
stato “The Dark Side Of The Moon” senza il suo bel gatefoold creato da quel
genio di Storm Thorgerson, e non lo dico per nostalgia, ma per dato di fatto.
Avere un libretto in mano da leggere durante l’ascolto, toccare il disco, è un
rito che i più appassionati arricchiscono anche con l’olfatto, un poco come si
fa quando si compra un libro nuovo, confessiamo, chi non ne ha mai odorato le
pagine? Non voglio entrare poi nel discorso della qualità sonora altrimenti non
se ne esce più.
Questo
preambolo solo per dire che è un peccato che un bel disco come “Iceblink del
trio catanese Notturno, non goda del supporto necessario che lo avrebbe di
certo esaltato oltremodo.
La
copertina poi è molto bella, vero specchio della musica proposta in questo lavoro
composto di nove brani. E’ anche vero che così facendo le spese si abbattono, e
quindi si ha la possibilità di proporsi al mondo intero grazie ai noti canali
digitali a disposizione. Forse va anche bene così, ma ascoltare musica su un
buon impianto stereo piuttosto che in un pc o in un telefonino è a mio avviso
ben altra cosa.
Detto
questo (che non vuole essere una critica nei confronti dei Notturno, bensì un
fotografare una scena collettiva che oggi si muove in codesta maniera all’unisono),
veniamo alla band composta da Claudia Caudullo (chitarra, voce), Riccardo
Liberti (basso e programmazione), e Francesco Cucinotta (synth), quest’ultimo giunto
per ultimo nel progetto che promuove una musica sia malinconica che d’effetto.
Di
certo Steven Wilson assieme ai Porcupine Tree e band come Anathema, o i più
acustici Opeth, hanno fatto davvero una nutrita serie di proseliti, anche nel
suolo italico. Da sottolineare che tutti questi nomi fanno comunque riferimento
a un'unica band del passato, i Pink Floyd. Le canzoni sono per lo più
strumentali, con un cantato sporadico, quindi i Notturno puntano tutto sulla
qualità delle melodie e su certi assolo che strappano l’anima. Per realizzare “Iceblink”
si avvalgono anche del supporto di una decina di special guest, la cura per i
particolari dunque è ricercata.
“Beyond
The Stars” apre con un arpeggio incessante, mentre l’ingresso delle altre
strumentazioni ritmiche accrescono il patos del momento. In questa musica si
possono estrapolare differenti generi dal Post Rock al Prog passando per la Psichedelia,
tutti ingredienti che conducono al termine Post Prog Moderno. La chitarra
elettrica quando parte in pompa magna fa
scorrere sulla pelle più di un brivido, ed è davvero un piacere ritrovarsi ad
ascoltare a occhi chiusi ciondolando il capo nell’aria. “Echoes And Dust” riconduce
a quello che suggerivo in precedenza, ossia certi Opeth acustici hanno lasciato
il segno anche nei cuori dei Notturno. Il velo di malinconia svolazza sopra le
nostre menti, tuttavia siamo sempre mediterranei, è inevitabile che alcune
schiarite di sole giungano di tanto in tanto.
“Starless”
è un titolo importante che riconduce inevitabilmente al capolavoro assoluto dei
King Crimson, ma qui non trattasi di cover, piuttosto di stile Anathema periodo
“Alternative 4” o
“Judgement”,
quindi anni 1998 e 1999. Le chitarre si alternano fra arpeggi e graffianti riff
metallici. La soave voce di Claudia Caudullo è la ciliegina sulla torta. La
breve “The Sudden Glow” è un effettato momento di sintetizzatori che conducono
alla title track “Iceblink”, canzone che riesce a unire presente e passato
grazie a vocalità Folk su basi ancora una volta alternanti frangenti acustici ed
elettrici. Per il mio gusto personale è uno dei momenti maggiormente interessanti
dell’intero album. E’ la volta di “Remnants (Reprise)”, qui i Notturno
diventano grevi, massicci, mentre la voce richiama il cadenzare di Vincent
Cavanagh, ancora una volta Anathema.
“Circles
Of Confusion” è una perla sonora con un finale di chitarra elettrica di matrice
Pink Floyd, vera bomba emotiva che colloca questo brano al primo posto della
mia graduatoria personale. “The Invisible Caress” è un lento d’effetto, mentre
la chiusura è affidata a “Interception Of The Night Sky”, dove gli effetti
psichedelici sono la spina dorsale del contesto sonoro.
Agli
appassionati di questo genere non mi resta che consigliare l’ascolto di “Iceblink”
nelle piattaforme suggerite nei titoli iniziali o qui nel blog, e di sottolineare il fatto che
anche noi in Italia abbiamo diversi buoni rappresentanti, uno di questi si
chiama Notturno, nomen omen. MS
Versione Inglese:
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