NOVA SUI PRATI NOTTURNI – Quante Stelle
Lizard
Records
Genere: Krautrock / Post Rock Strumentale
Supporto: cd – 2023
Ogni
volta che m’imbatto in un album strumentale resto in qualche modo affascinato, perché
la musica inizia un percorso immaginifico da dove finiscono le parole. Riuscire
a far scaturire nella mente dell’ascoltatore delle immagini è un compito di
certo non banale, se poi andiamo a considerare che ognuno di noi ha un suo
preciso e personale modo d’intendere dettato dalle esperienze singole della
persona. Non siamo tutti uguali, anche se la situazione sociale oggi tende a
farci divenire questo. La musica ci viene in soccorso, così la band Nova Sui
Prati Notturni.
Il
Krautrock proposto in questi cinque brani è quello dal sapore vintage, una
musica ben definita e riconducibile ai tempi che furono, fra la fine degli anni
’60 e i ’70 ma con connotati più moderni suggeriti dal Post Rock. La prima
domanda che potrebbe venire fuori è “Ma c’è bisogno oggi di una musica come
questa?”, la risposta è molto semplice e la trasformo a mia volta in un'altra domanda:
“Allora perché ancora oggi ascoltiamo musica classica?”. A mio modo d’intendere
la musica è musica e basta.
Per
conoscere i Nova Sui Prati Notturni mi riallaccio alla loro biografia ufficiale
che così li racconta: “I Nova sui prati notturni sono un gruppo rock italiano,
nel 2005 già autore di un’opera musicale, teatrale, video dedicata ad Arthur
Rimbaud e James Douglas Morrison e presentata in un festival torinese dedicato
al poeta francese nel 2005 (Blog on Rimbaud).
Il
loro primo album inizia con una versione di "Signore Delle Cime" del compositore
e conterraneo Bepi De Marzi, che dedica al gruppo un suo scritto.
L’album
Frank del 2014 è ispirato al Frankenstein di Mary Shelley ed è definito dal
sito OndaRock “La prima opera post-rock in assoluto”.
Sempre
del 2014 è la colonna sonora del documentario Holodomor. La memoria negata di
Manuel Baldini e Fabio Ferrando, presentato anche al Gallio Film Festival.
Nel
2016 esce l’album Non expedit. Working Title Film Festival: nel 2018 i Nova
sono premiati assieme all’artista Vicentino Pietro Scarso per il corto "Un Ultimo Giro".
Nel
2020 esce Nova Sui prati Notturni", album omonimo. Nello stesso anno i Nova
tornano al cinema con la colonna sonora del doc di Annamaria Macripò intitolato "Da Lontano, Più Forte" e presentato al Torino Film Festival.
Il
30 dicembre del 2020 il sito Princefaster mette l’album omonimo dei NsPN al
settimo posto tra tutti gli album usciti in Italia nel corso dell’anno.
A
dicembre del 2022 la rivista Blow Up inserisce in classifica al numero 37 il
brano “Oggi 2020” dei NsPN, in una classifica dedicata alle migliori canzoni
del nuovo millennio (dal 2000 al 2022).”.
Sono
formati da Federica Gonzato (basso, pianoforte, testi, voce) e Giulio
Pastorello (chitarre, batteria, testi, voce) con Gianfranco Trappolin
(batteria, basso, chitarra, voce) e Massimo Fontana (testi, voce, chitarra
elettrica).
“Fuera!”
si presenta diretta, senza troppi fronzoli, in alcuni momenti addirittura
ipnotica. Pur essendo musica strumentale all’interno non si aggirano grandi
assolo strumentali, bensì strutture atte a comporre un discorso unico e continuo.
“Last Ride” ha un inizio maggiormente introspettivo, quasi psichedelico ed è
qui che la fantasia prende slancio in un volo etereo. Uno stand by dalla vita
quotidiana per ritagliarsi un momento di quiete. “Lucet” a sua volta va
ascoltata a occhi chiusi per poter meglio captare i passaggi sonori ricchi di
effetti. Ritorna il ritmo della batteria nel brano “Matkaa”, decisamente più
ampio e solare. La chiusura spetta a “Zeit” che potremo collocare in una via di
mezzo fra tutto ciò che ho descritto.
“Quante
Stelle”, è vero, non le avevo notate così numerose alla vista, ora che ho
ascoltato bene sono entrato a pieno nel vostro viaggio. Un disco per chi non ha
paura di volare. MS
Versione Inglese:
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