Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
domenica 12 dicembre 2021
Paolo Tofani
PAOLO TOFANI – Indicazioni Vol.2
Quanti musicisti abbiamo avuto in Italia negli anni è davvero difficile da stilare. In ambito Rock, Jazz, Pop e dintorni davvero tantissimi, per non parlare del mondo sinfonico e lirico. Non molti tuttavia i talenti che hanno vissuto la musica sulla propria pelle, per strada, nel mondo, improvvisando e studiando i propri strumenti con i quali sono riusciti a comunicare le loro emozioni. Gli anni ’70 sono stati quelli che maggiormente hanno contribuito di più alla causa, qui in molti hanno vissuto l’era della partecipazione. Il Rock per antonomasia si sa, è sempre stato viatico di protesta, e per attirare maggiormente l’attenzione dell’ascoltatore, si è lasciato contaminare da molti altri generi, qualche volta anche incongruenti. Una proposta forte per la causa “messaggio politico-sociale” e se vogliamo anche “utopia”, ce l’hanno fornita in quegli anni gli Area dei mai troppo compianti Demetrio Stratos (voce) e Giulio Capiozzo (batteria). Chi ama il genere sicuramente gli Area li conosce già, non hanno bisogno di presentazione aggiuntiva, un gruppo di cinque persone dedito a fare musica fisica, irriverente, potente e di non facile collocazione, anche se sono stati inseriti nel Progressive Rock. Storici i momenti live composti di partecipazione, improvvisazione, provocazione fra festival e quant’altro. I componenti della band dopo la prematura dipartita di Demetrio hanno comunque proseguito la storia, anche perché il vocalist stava proprio lasciando il progetto in quel periodo, portando gli Area a realizzare musica solamente strumentale molto vicina al Jazz stesso. Fra i componenti alla chitarra c’è Paolo Tofani. La sua carriera inizia negli anni ’60 suonando con la band I Califfi e I Samurai. L’approccio alla musica è sperimentale, di ricerca al suono della chitarra, tanto da condurlo negli anni a creare un proprio strumento chiamato Shyama Trikanta. Per Tofani importante è stata l’esperienza indiana fino alla conversione al Vaishnavismo, lo spirito ha contribuito a modificare l’approccio mentale non soltanto nei confronti della musica ma della visione del mondo stesso. L’essere assume un ruolo fondamentale.
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