JUGLANS REGIA – Memorie Dal
Presente
Loud n’Proud Records
Genere: Hard Prog
Supporto: ep – 2019
Provenienti
da Sesto Fiorentino (FI), i Juglans Regia sono un gruppo che riesce ad unire la
forza dell'Hard Rock con l'Indie Rock ed il Progressive, un connubio di certo intrigante
per idee ed energia.
Si
formano nel 1992 con il primo moniker Raising Fear, solo successivamente
diminuiscono il fattore Metal nella propria musica portandoli quindi a cambiare
anche il nome del gruppo in Juglans Regia, che altro non sarebbe che il noce da
frutto (noce reale). Nel 2009 il gruppo
conosce uno stop dovuto a diversi casi, fra incidenti, motivi lavorativi e
quant’altro, per poi ritrovarsi nel 2017 con la formazione che registrò nel
2002 il primo album ”Prisma”. Nel 2005 è la volta di “Controluce” (Prisma) e
nel 2008 di “Visioni Parallele” (Akom Production/Prism). La band acquisisce
personalità nel tempo, distaccandosi un poco anche da certe influenze
inevitabili come nel loro caso i Litfiba. Bene che la storia vada assimilata,
così un certo stile, ma ancor di più se si lascia fuoriuscire al di sopra di
tutto la propria personalità.
Ce
lo fanno ascoltare i Juglans Regia formati da Antonello Collini (chitarra),
David Carretti (batteria), Massimiliano Dionigi (basso), Lapo Martini
(tastiere) e Alessandro Parigi (voce) in
questo ep intitolato “Memorie Dal Presente” composto da quattro canzoni.
“L’Imperdonabile”
apre l’ep con chitarre distorte e tastiera, la chitarra si esprime al meglio in
un assolo iniziale davvero preciso e dall’ampio respiro. La band dimostra di
essere coesa e amante del Rock totale, aperta anche a differenti innesti come i
repentini cambi di tempo prerogativa di un certo Prog Rock. Bene funziona la
sezione ritmica e il gusto per le melodie viene alla luce, bagnato da quella
nostra tipica italianità che nessuno riuscirà mai a copiarci.
“Maschere”
alza il ritmo e l’adrenalina resta alta, in un connubio fra Litfiba e Hard Prog.
Tastiere
e chitarra trascinata per “Primo Istinto”, ballata dolce ma non banale per corposità
ed arrangiamenti. Avanti a noi si aprono gli anni ’80, verso la fine del suo
decennio, dove un certo Indie Rock sapeva raccontare storie particolari ed
innovative per il tempo.
Chiude
la solare “Le Virgole Del Tempo”, qui la band in un solo botto si gioca tutte
le carte a loro disposizione.
Non
serve molto per colpire nel segno, i Juglans Regia lo fanno in maniera naturale,
sintomo di avere il genere nel proprio dna. Il Rock è soprattutto uno stile di
vita. MS
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