FRANCO GIAFFREDA – Gli Strani
Giorni Di Noi Nessuno
Autoproduzione/ GDC Rock Promotion
Genere: Hard Rock
Supporto: cd – 2019
Per
un artista che sempre ha dato alla causa
musica con molti progetti, è traguardo ambito e di soddisfazione quello del
disco solista, un coronamento che chiude un cerchio e apre un nuovo ciclo.
E’
il caso del chitarrista lecchese Franco Giaffreda.
Ha
militato nella band Metal Progressive Evil Wings con cui registra quattro
dischi ed un dvd, nel 2009 entra a far parte della storica band Biglietto Per
L’Inferno e registra “Tra L’assurdo E La Ragione”, nel festival Prog Exibition
duetta con l’ex chitarrista dei Jethro Tull, Martin Barre ed entra a far parte
come cantante e flautista nella tribute band dei Genesis Get’Em Out.
Scatta
dunque in questo attimo della sua carriera la necessità di esprimere il proprio
essere, forte di una esperienza annosa accumulata negli anni.
Registrato
nei Street Studio di Albese Con Cassano (CO) sotto l’attenzione dell’ingegnere
del suono Mauro Bertagna, “Gli Strani Giorni Di Noi Nessuno” è un album
composto da quattordici momenti musicali cantati in italiano da Giaffreda,
autore anche dei testi. Nel disco si avvale della collaborazione di Walter
Rivolta (batteria) e Alessandro Cassani (basso).
Quando
l’Hard Rock incontra il Progressive Rock, spesso scaturiscono composizioni
interessanti e qui Giaffreda mette nel disco tutta la sua capacità ed
esperienza.
“Corri
Con I Pensieri” è già una prova di forza per doti tecnico esecutive e
compositive, con un refrain gradevole e trascinante, un buon muro sonoro.
Resto
colpito dalla successiva “e strumentale “In Un Vortice Di Pensieri” dove anche
il carattere Rock’n Blues esce allo scoperto donando al disco il profumo degli
anni ’70, quando ci si lasciava travolgere dalle improvvisazioni elettriche.
I
brani sono tutti correlati come in una lunga suite, giunge quindi la breve e
ancora una volta strumentale “Identità Confusa”, qui con una chitarra classica,
preludio per “Domande”, movimento più lento e ricercato. Domande sul futuro,
l’artista diventa introspettivo fra gli arpeggi della sua chitarra. Torna a far
parlare le mani in maniera importante in “Viaggiando Lontano”, uno dei miei
momenti preferiti dell’album dove tecnica e melodia si sposano alla perfezione
senza strafare. La chitarra torna a ruggire con “Anime Di Latta”, molto legata
alla formula canzone, qui Il Biglietto Per L’Inferno fa capolino. Cadenzato
Hard Rock con “Ladri Di Sogni”, brano che sicuramente ha una riuscita live
importante, impossibile restare fermi all’ascolto. Altro breve intro dal
profumo progressivo intitolato “Solo” accompagna all’ascolto di “Dormiveglia”,
un momento Jazz accompagnato da un flauto.
Dal dormiveglia si passa all’”Incubo Notturno”, canzone più lunga
dell’intero lavoro della durata di quasi nove minuti. Qui c’è tutta l’esperienza
dell’artista, fra momenti Dark, fughe Hard e cambi di tempo progressivi. Prosegue
il motivo del dormiveglia qui intitolato “Prima Del Risveglio” per giungere a
“La Ballata Di Nessuno”, tenera e sentita.
“Alba
Interiore” continua con gli arpeggi, mentre la conclusiva “Ricominciare Ad
Essere” chiude l’album con personalità.
L’arte
di Giaffreda è colma di esperienza, diretta, a tratti dura per poi passare a
frangenti teneri in una sorta di gioco “schiaffo o bacio” e a noi sicuramente
piace giocare, perché la buona musica ci mantiene sempre giovani. MS
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