BLONDIEFOX – Senza Universo
Eu Records / Defox Records
Genere: Rock Alternativo
Supporto: CD – 2024
Oggi
siamo abituati a subire la musica.
No,
non voglio fare un preambolo pessimistico o quantomeno nostalgico da vecchio
boomer, ma è la cruda realtà delle cose. Le mode passano da sempre, gli artisti
vengono imposti dai media e quant’altro conosciamo a menadito per un risultato
impalpabile che non lascia segno del proprio passaggio negli anni. Se a questo
si aggiunge che la musica oggi è liquida, allora siamo davvero consapevoli che
la situazione sta sfuggendo di mano (per non parlare dell’IA). Per questo sono
felice quando ancora mi imbatto in piccole etichette che, come salmoni contro
corrente, si adoperano per far uscire musica sia in supporto ottico che vinilico.
In
questo contesto, seppure soltanto in CD, si adopera anche il duo Blondiefox,
formato da Mirko DeFox Galliazzo (voce) e Paul Blondie Gidoni (chitarra, basso,
tastiere, cori), anche Axe Hero e successivamente X-Hero. Assieme a loro
partecipano Roberto Benna e Aldo Menti alle chitarre.
Lo
scenario è quello del Rock accattivante e a tratti ricercato, cantato in
italiano e con testi interessanti. L’interno del disco cita: “Candele spente
che io riaccenderò. Pietre nella memoria dei nomi inciderò. La terra stringo,
sollevo avanti a te. Il ricordo, il rimorso, d’esser vivo, d’esser morto”.
Le
undici canzoni sono state registrate a Valdagno nei White Studios nel 1997 e
rimasterizzate da Pretty Master EQ in Alaska nel 2022.
“Save
Your Life” inizia il percorso con caparbietà e intensità, a tratti adiacente al
mondo dei Litfiba, dove la personalità vocale di Galliazzo, comunque distante
da quella di Piero Pelù, gioca un ruolo di primo piano. La scena resta vigorosa
con “Il Triste Canto Dell’Uomo Bianco”, dove le chitarre elettriche disegnano
riff e assolo godibili. Momenti introspettivi giungono da “Unico Vero Peccato”,
dai testi toccanti, dove la voce e le tastiere conducono verso un cantautorato
elegante di facile fruizione. La title track è cadenzata nell’incedere,
rispettosa della formula canzone supportata da interventi di cori. Il pezzo
evidenzia la conoscenza del duo riguardo al mondo della musica italiana
attraverso una classe decisamente spontanea.
Con
“Close Your Eyes” s’intravedono momenti Prog a disposizione della melodia
tipicamente mediterranea, un connubio interessante che fa del pezzo uno dei
frangenti più interessanti dell’album. Sale il ritmo con “Domani O Forse Mai”,
per poi tornare nel pacato con l’ottima “Mama”, altra composizione ricercata e
ben interpretata dalla voce di Mirko DeFox Galliazzo.
“Che
Te” ha schegge di anni ’70 e ’80, altra vetrina per voce e tastiere che
sfociano in un crescendo dove la chitarra elettrica fa da splendido suggello.
Una curiosa parentesi sonora strumentale giunge dall’elettronica e dal basso di
“Burocratias”, che fa staffetta a “L’anima Gratuita Crudeltà”, pezzo Rock di
facile memorizzazione.
Il
disco si conclude con “Palenque”, altro strumentale in cui l’elettronica segna
un passo costante.
Per
diritto di cronaca, devo sottolineare che nel disco tutte le parti della
batteria sono elettroniche.
“Senza
Universo” è un lavoro variegato e scorrevole, fra passaggi tipici della nostra
cultura italica e la voglia di sperimentare, di certo un approccio non del
tutto scontato per quello che concerne il nostro intendere la formula canzone.
Piacevole. MS
Versione Inglese:

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