ALECO – Il Sistema Della Vita
Music Force / Egea Music
Genere: Cantautore / Pop
Supporto: Libro/CD – 2025
Ho
avuto la fortuna e il privilegio di seguire la carriera artistica di Aleco
(Alessandro Carletti Orsini) sin dal primo album d’esordio. Il cantautore
romano, attraverso la sua musica, mi ha sempre trasmesso gioia, passione e
felicità, una positività generica per tutti gli album “L’Ultima Generazione
Felice” (2019), “Il Sapore Della Luna” (2021), e “Gli Amori Alle Stazioni”
(2022).
Oggi
Aleco è ulteriormente maturato, sia come musicista/cantante che compositore dei
testi, tanto da riversare nella sua ultima opera “Il Sistema Della Vita”
numerosi concetti ed esperienze. Per la massima riuscita, l’artista presenta il
lavoro in doppio formato libro e CD.
In
questo percorso concettuale, il protagonista si sveglia da un sogno in cui
prende in analisi la sua esistenza fra riflessioni introspettive e ricordi.
L’amore e l’estate sono spesso citati nella musica di Aleco, qui in maniera
particolarmente accentuata.
“Il
Sistema Della Vita” è quindi un racconto intimistico, dove il legame libro e
testi delle canzoni si fondono alla perfezione. Bello anche il packaging che
supporta il tutto con le grafiche di C Graphics e le fotografie di Luigi
Baronetti, un valore aggiunto per chi acquista musica. Le composizioni sono ad
opera di Alessandro Carletti Orsini e Andrea Micarelli, con l’ausilio di
special guest che rispondono ai nomi di Cecilia Grifone al violino e Nancy
Fazzini alla voce.
Nove
sono i brani che compongono il concept. “Un Milione Di Anni Fa” narra con
delicatezza la situazione mentale del protagonista immobilizzato su un letto e
lo sguardo fisso sul soffitto. Non riesce a muoversi, forse incastonato in un
limbo fra la vita e l’aldilà. Qui ripercorre con il pensiero i propri ricordi
del passato, fra i quali spicca un cartone animato particolarmente amato e importante
per la sua formazione: Ryu.
Ma
uno dei regali più belli che la vita gli ha donato è quello di staccare dopo la
scuola per tre mesi e andare al mare, dove una lei lo aspetta assieme agli
amici per passare giornate piacevoli. Ed ecco che “Guance Rosse”, attraverso un
brano maturo e altamente orecchiabile, si fissa nella mente. Buono il duetto
vocale maschile/femminile. Ricordi d’amore che ognuno di noi almeno una volta
nella vita ha vissuto, altro motivo per cui il pezzo risulta altamente toccante.
Un
piano apre “Cuore Di Seta”, qui Aleco alza l’asticella e diventa altamente
intimistico, alternando il canto al parlato, dove il ritornello risulta punto
funzionale del brano. Qui è la musica che salva il protagonista, quando la vita
ti prende a schiaffi e hai voglia di gridare basta, è lei che ti prende.
Gradevole l’assolo di chitarra e nuovamente il connubio vocale con la Fazzini.
Una chicca sonora di cantautorato italiano ben strutturato e indovinato nelle
melodie.
Nei
ricordi che aleggiano nella mente del protagonista non c’è soltanto la musica,
ma anche il cinema, soprattutto il film di Woody Allen “Midnight In Paris” e il
personaggio Viola che rappresenta nel suo immaginario la Belle Epoque. Il pezzo
s’intitola “Negozio Nostalgia”, dove nel suo martellante incedere narra proprio
di questo, e lo fa con malizia e poesia.
I
ricordi proseguono anche attraverso i film italiani, in special modo viene
presa come riferimento l’immortale Anna Magnani. La sua essenza aleggia su una
panchina dell’EUR, oppure di Trastevere, o di Campo De’ Fiori… In una donna
romana conosciuta in piena estate; questo è l’immaginario scenico descritto in
“Sogno Di Una Notte Di Quasi Estate”, brano dal ritmo Bossa Nova in cui Aleco
torna ad essere quello solare che lo ha contraddistinto negli anni nel panorama
musicale.
In
“Maledetta Giovinezza” il pensiero volge a quando si è molto giovani, ingenui
ma allo stesso tempo traini dell’esistenza degli adulti. Qui un'altra donna,
Silvia, racconta al protagonista una storia che ha a che fare con una madre che
cresce la propria figlia. Lo stile è un mix fra Tiromancino e Max Gazzè,
piacevole oltre che scorrevole. Il ritornello presenta uno scenario differente,
un’apertura che cambia sorprendentemente il ritmo. Qui riscontro l’Aleco maturo,
raffinato e ricercato.
Con
“Lola” si affronta l’argomento sulla diversificazione dei pensieri. Vengono in
mente gli anni ’70 in cui l’individuo era al centro dell’interesse, dove la
diversità di pensiero non solo ci ha reso unici, ma soprattutto ci ha arricchito
culturalmente. La storia viene raccontata da un'altra amica del protagonista
immobile nel letto in attesa di una probabile sentenza fra paradiso o
purgatorio; lei è Lola. Il brano si dipana sopra uno swing accattivante ed un
tratto narrato.
Intanto
l’uomo disteso si sente vicino al punto di morte ed è allora che fa mente
locale su tutti gli amici con cui ha condiviso la propria vita, le difficoltà e
i sogni. No rimpianti dunque, ed è qui che si convince di abbandonarsi al
proprio destino, sarà quel che sarà, perché ha capito “Il Sistema Della Vita”.
Il pezzo è uno dei momenti più alti del concept, oltre che il più lungo con i
quasi cinque minuti di durata. Torna anche il duetto vocale con la Fazzini.
Ma
ecco il colpo di scena finale: il protagonista si risveglia all’improvviso da
questo apparente letargo. Il lupo perde
il pelo ma non il vizio, così si veste, esce e si gode la sua ennesima estate.
“Pinoli” ne è degna colonna sonora.
La
crescita artistica che riscontro in “Il Sistema Della Vita” risiede anche nel
fatto che Aleco si distacca da molti punti di riferimento del passato ben
distinguibili nei precedenti lavori, creandosi uno stile prettamente personale.
Uno sforzo produttivo e di concetto notevole, un disco pensato con la testa ma
soprattutto con il cuore. Impossibile da ignorare! MS
Versione Inglese:

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