Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

giovedì 9 maggio 2024

Merging Cluster

MERGING CLUSTER - Peak Of Ephemeral Light
Lizard Records
Genere: Neo Prog / Post Prog Moderno
Supporto: cd – 2024




Il Rock nel tempo si è ramificato in maniera imponente, tanto che oggi risulta molto difficile districarsi fra sonorità e nomi nei quali sono relegati certi tipi di suoni, quelli che noi chiamiamo comunemente generi. Nel lato più sinfonico del Rock sappiamo bene che il Progressive Rock ha fatto storia grazie all’uso delle tastiere, coadiuvando la chitarra elettrica sino agli anni ’60, protagonista indiscussa di questa musica. L’Heavy Metal verso la fine degli anni ’70 apre un nuovo scenario, inizialmente opposto al Prog, così come lo è stato anche il Punk, per poi convogliare a nozze con il successo dei Dream Theater in quello che ufficialmente chiameremo negli anni ’80 Progressive Metal. Nello stesso periodo risorge il classico Progressive Rock, assopito nella fine dei ’70 dalle nuove mode della disco, New Wave e appunto il Punk, questo rinascere avviene grazie a band come Marillion, IQ e Pendragon in primis, e porta il nome di Neo Prog. Se volete approfondire l’argomento, ne ho scritta la storia per arcana edizioni in un libro intitolato “Neo Prog – Storia E Discografia”. Punti di riferimento per questo stilnovo sono i Camel, i Genesis e i Pink Floyd. Ora vi chiedo, è possibile fondere il Metal al Neo Prog? Certo che sì, poi il risultato può non piacere a tutti, ma di certo fa parte della naturale evoluzione della musica con artisti che amano suonarla e basta, senza paletti restrittivi.
Così si adoperano i toscani Merging Cluster, che si fondano nell’ormai lontano 2010. Il genere proposto varia attraverso arpeggi e riff in stile Queensryche (altra band fondamentale per il Metal Prog), al Neo Prog classico, un connubio sicuramente affascinante per chi come me desidera dalla musica essere stupito, ma sempre con melodia in cattedra, in parole povere non attraverso un becero sperimentare con suoni complessi o composizioni senza capo né coda. Alla fine dell’ascolto in testa deve rimanere sempre qualcosa di gradevole. La band è composta da Gabriele Marconcini (Biofonia, Raven Sad) alla voce, Marco Casalini (Trigono, Profilo, Underskin) alla batteria, Roberto Manzani al basso, Gianfilippo Innocenti (Chaos Venture) alla chitarra ed Emiliano Galli (Esterhazy, Bifonia) alle tastiere.
Potremmo definire “Peak Of Ephemeral Light” il loro debutto discografico, anche se in realtà questo vede prendere luce in formato ep già nel 2014, ci pensa l’attenta Lizard Records a dare nuova linfa vitale a questo lavoro.
I dieci minuti abbondanti di “Dysrationalia” immerge immediatamente l’ascoltatore nel terreno più morbido dei Queensryche. Una ricerca per gli arrangiamenti ottimale risalta le qualità vocali di Marconcini e della composizione in senso generale, dove le tastiere sono a tratti protagoniste come la chitarra di Innocenti che si adopera in riff granitici e in assolo ponderati. L’andamento è altamente armonico.
“Peak Of Ephemeral Light” si addentra in un percorso misto fra il Neo Prog e il Metal Prog, per un risultato curato nei particolari. In questo caso buono il lavoro della ritmica basso e batteria e quando la chitarra elettrica si lancia, sono brividi sulla pelle. Fra i brani migliori sottolineo “Subjective Doubles Syndrome” perché qui i Merging Cluster osano di più, avvicinandosi ulteriormente ai Marillion periodo Fish (per il cantato) e agli IQ per la musica. Con “Gift Undeserved” il discorso è analogo al primo brano, mentre per “The Shadow Line” subentra l’introspezione, dove ogni suono è ponderato e avvolto nella velina della storia passata, compresa quella dei Porcupine Tree primi anni 2000. Il pezzo maggiormente aggressivo s’intitola “Planning The Renaissance”, “Land Of The Wait” è una carezza all’anima, mentre la conclusiva “Over [You]” chiude il cerchio con “Dysrationalia”.
Il disco ha una durata cospicua che si aggira attorno ai sessantasette minuti, tuttavia non ci sono veri e propri momenti di stanca, almeno per chi ama questo genere che non smette mai di far pensare durante l’ascolto, in fondo la musica è anche questo. Intrigante. MS





Versione Inglese:


MERGING CLUSTER - Peak Of Ephemeral Light
Lizard Records
Genre: Neo Prog / Modern Post Prog
Support: cd - 2024


Rock over time has branched out in an impressive way, so much so that today it is very difficult to disentangle the sounds and names in which certain types of sounds, what we commonly call genres, are relegated. In the more symphonic side of Rock we know well that Progressive Rock made history through the use of keyboards, assisting the electric guitar until the 1960s, the undisputed protagonist of this music. Heavy Metal towards the end of the 1970s opened a new scenario, initially opposed to Prog, as was also the case with Punk, only to convoy weddedly with the success of Dream Theater into what we will officially call in the 1980s Progressive Metal. In the same period the classic Progressive Rock, slumbered in the late 1970s by the new fashions of disco, New Wave and precisely Punk, was resurrected; this revival took place thanks to bands such as Marillion, IQ and Pendragon in primis, and bore the name Neo Prog. If you want to learn more about it, I have written about it for arcane editions in a book called "Neo Prog – Storia E Discografia".
Landmarks for this stylnovo are Camel, Genesis, and Pink Floyd. Now I ask you, is it possible to merge Metal with Neo Prog? Of course it is, then the result may not please everyone, but it is certainly part of the natural evolution of music with artists who just love to play it, without restrictive stakes.
This is how the Tuscan band Merging Cluster, which was founded as far back as 2010, works. The proposed genre varies through arpeggios and riffs in the style of Queensryche (another fundamental band for Metal Prog), to classic Neo Prog, a combination certainly fascinating for those who like me want from music to be amazed, but always with melody in the cathedra, in simple words not through a boorish experimenting with complex sounds or compositions without head or tail. At the end of listening in the head must always remain something pleasant. The band consists of Gabriele Marconcini (Biofonia, Raven Sad) on vocals, Marco Casalini (Trigono, Profilo, Underskin) on drums, Roberto Manzani on bass, Gianfilippo Innocenti (Chaos Venture) on guitar and Emiliano Galli (Esterhazy, Bifonia) on keyboards.
We could call "Peak Of Ephemeral Light" their debut record, although in fact this sees light in ep format as early as 2014, it takes care of the attentive Lizard Records to give new life to this work.
The ten-plus minutes of "Dysrationalia" immediately plunges the listener into the softer terrain of Queensryche. An optimal search for arrangements brings out the vocal qualities of Marconcini and of the composition in a general sense, where keyboards take center stage at times as does Innocenti's guitar, which engages in gritty riffs and thoughtful solos. The progression is highly harmonic.
"Peak Of Ephemeral Light" delves into a mixed path between Neo Prog and Metal Prog, for a result that is meticulous in its details. In this case good rhythmic bass and drum work and when the electric guitar launches, it is chills on the skin. Among the best tracks I emphasize "Subjective Doubles Syndrome" because here Merging Cluster dares more, coming even closer to Marillion period Fish (for the singing) and IQ for the music.
With "Gift Undeserved" the discourse is similar to the first track, while for "The Shadow Line" introspection takes over, where every sound is thoughtful and wrapped in the tissue of past history, including that of early 2000s Porcupine Tree. The most aggressive track is titled "Planning The Renaissance", "Land Of The Wait" is a caress to the soul, while the concluding "Over [You]" closes the circle with "Dysrationalia".
The album is conspicuous in length at around sixty-seven minutes, yet there are no real tired moments, at least for those who love this genre that never stops making you think while listening, after all, that is what music is all about. Intriguing. MS

 



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