MIKE III – In The
Wood
Ma.Ra.Cash Records /
Prosdocimi Records
Distribuzione: Self
Genere: Acustic Rock
Supporto: cd – 2014
In Italia il Rock prende una fetta di ascoltatori che
comunque sono in continua crescita, grazie all’uso di nuovi innesti fra generi
senza troppo stravolgere la formula canzone, come spesso invece accade nel Progressive Rock.
Il nome di Mike 3rd sicuramente non vi giungerà nuovo,
perlomeno quello dei suoi progetti EX KGB, i divertenti Tunatones o gli
Hypnoise, analizzati dal sottoscritto anche in questi canali.
Un artista a tutto tondo, vero amante della musica, colui
che sente di fare solo quello che si prova al momento, senza badare ad
etichette o a preconcetti. Mike ha le idee chiare, affonda a piene mani in
svariati generi come il Jazz, il Blues, il Rock , il Folk ed il Progressive
Rock, per un risultato poco
focalizzabile, sicuramente sperimentale.
Il disco è suonato bene, senza interventi elettronici e con
ospiti di riguardo, come ad esempio Paul Mastellotto (King Crimson), Benny Greb
(Stoppok e il trio Ron Spielman), Alberto Stocco, Scott Steen (Royal Crown
Revue) e Roberta Canzian (soprano).
Ascoltando gli undici brani che compongono l’album
sovvengono alla memoria anche nomi forti come ad esempio quello di Tom Waits,
ma quello che funziona è l’abbinamento di situazioni differenti, come la voce
soprano in “Shining Light” con il Folk Rock.
La produzione sonora è ottima e questo quando accade tendo a
sottolinearlo. Suoni caldi come il legno che domina nell’artwork del cd. Esso è
presente addirittura fisicamente nella versione vinilica a 180gr, edizione
limitata numerata a mano dall’artista e confezionata con il legno di ciliegio.
“Back To Life” emana questo calore, un brano sinuoso che ti lascia soddisfatto,
così orecchiabile grazie alle coralità femminili ed alla tromba finale risulta
“15 Days”.
“Time” gode di una malinconia già conosciuta grazie al
lavoro di band come Opeth, ovviamente quelli acustici. “Queen Of The Night” non
si discosta molto. Ancora più intimistica “Just Because”, con un piano che
sgocciola note delicatamente. Jazz per “In The Circle”, bell’intervento di sax
in “It’s All So Quiet” e REM acustici in “Joy”. Molto bella anche la conclusiva
“Blood And I”.
Di generi Mike 3rd nella sua carriera artistica ne ha
toccati tanti, Rock, Rockabilly, Punk, ma per il suo lavoro solista ha cercato
qualcosa di più, dentro se stesso e quello che ne è scaturito è un suono
acustico, caldo, comunque ricercato nelle soluzioni e proprio per questo
interessante per la mente.
(MS)
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