FABIO ZUFFANTI – Ma
Che Musica Suoni?
Diario Tra Prog e
vita/ Maggio Settembre 2013
Editrice ZONA
Un libro musicale diverso, come diverso è l’artista che lo
ha concepito.
Sensibilità, coraggio di raccontarsi, anche nelle debolezze
e nelle traversie, mettere a nudo tutto l’amore per ciò che si fa, per i
genitori, per la città, quella Genova che straborda di arte e di artisti, lui è
Fabio Zuffanti.
Lo fa attraverso un libro, il secondo dopo “O Casta Musica”,
che intende ripercorrere la sua vita negli episodi più significativi, quelli
che lo hanno forgiato e reso più forte facendolo uscire dalla grande timidezza,
per renderlo più sicuro di se. Tutto questo per spiegare al meglio come si è
giunti, dopo una carriera musicale ventennale, all’ottimo lavoro solista dal
titolo “La Quarta Vittima”. L’esperienza di un uomo che sicuramente mette
avanti a tutto l’amore per il proprio mestiere e la propria sensibilità. Non è
semplice aprire i ricordi, anche i più forti, al pubblico, non è semplice
ricordare una vita passata con un compagno di banco che perennemente lo ha
tediato. Non lo è neppure raccontare con parole giuste l’aria fredda di
montagna presso il monte Figogna, dove
l’artista si va a isolare per trarre ispirazione, oppure semplicemente
il correre per le strade (anche le più improbabili) di Genova. Uno sfogo, una
bella sudata che fa pensare, buttare via tossine per avere il cervello più
libero. Un libro ricco di aneddoti, racconti e soprattutto di confessioni, come
quelle dell’amore per il Battiato sperimentale e per altra musica non
prettamente Prog.
Conosco molto bene la discografia di Zuffanti, le sue
evoluzioni, le ricerche, la voglia di tentare, conosco quindi anche gli innumerevoli
progetti, Hostonaten, Rhomer, La Maschera Di Cera, Finisterre e molti altri
ancora, quindi capisco altrettanto la voglia di essere libero, volere volare.
Fra le righe del libro esce fuori con impeto la cultura
musicale dell’artista, anche se autodidatta, la conoscenza del circuito
musicale e delle band, un continuo cercare di capire per crescere.
Il libro è scritto senza peli sulla lingua, con sincerità,
anche riguardo alle persone che Fabio ha incontrato nella propria vita,
musicale e non.
La passione per Lovercraft, il cileno Alejandro Jodorowsky
ed Edgar Allan Poe, confessioni che fanno capire le derivazioni sonore di
alcuni progetti più oscuri, come nell’ottimo album “ Il Grande Labirinto” dei
La Maschera Di Cera, decisamente rivolti vero il Prog di matrice Van Der Graaf
Generator.
Un libro che è una carrellata di episodi che si alternano
fra passato e presente, fra vita privata ed artistica. Pensieri e libertà,
semplicemente un punto della situazione, come dice giustamente l’autore stesso
nella prefazione. La vena ovviamente è ancora in divenire.
Zuffanti oramai ho imparato a conoscerlo, è come un
terremoto, se per un periodo non si sente, vuol dire che si sta caricando per
uscire ancora più forte. Tenetevi pronti per un 2015 vibrante , ma intanto
godetevi “lui”, psicologicamente nudo e crudo, “Ma Che Musica Suoni?”
oltretutto è godibilissimo e scorrevole. In questo caso, musica per gli occhi. (MS)
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