Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

lunedì 18 giugno 2012

Exawatt

EXAWATT - Among Different Sights
Musea Parallele

Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Prog Metal
Support: CD - 2011



Gli Exawatt sono una band Metal Prog italiana dedita a melodiose sonorità, molto vicine agli anni ’90. Provenienti da Umbertide ( Perugia) sono un sestetto composto da Luca Benni alla voce, Cecilia Menghi alla voce, Daniele Palloni alla chitarra, Andrea Corsetti alle tastiere, Francesco Strappaveccia al basso e da Stefano Coletti alla batteria e percussioni. Con “Among Different Sights” giungono al secondo lavoro da studio dopo “Time Frames” (Deadsun Records 2006), disco che giunge comunque tardivamente rispetto l’anno di formazione della band che risale al 1991. Con la masterizzazione di Markus Teske (Dominici, Vanden Plas…), gli Exawatt propongono nel loro cd una musica che ha differenti caratteristiche ed altrettanti punti di riferimento che variano dai primi Dream Theater ai Kamelot, passando per il Prog Metal melodico in generale. Molta carne al fuoco in “Among Different Sights”, suddiviso in dieci tracce con una bella copertina disegnata dall’artista portoghese Augusto Peixoto.
Sin dalle prime note di “Red Sin” si percepisce l’importanza delle linee melodiche, così delle coralità espresse da Luca e Cecilia. Nessun acuto inarrivabile ma interpretazione sentita dei brani, tutto questo fa si che l’ascolto resti concentrato. Gustosi i solo di chitarra sopra le tastiere che fanno da accompagnamento. Non solo Dream Theater, ma anche buon Rock dalle sfumature Hard’n Blues il tutto guarnito dalla classica ed inconfondibile fantasia italiana. Importanti le ritmiche come ad esempio in “Tomorrow”, il duo Strappaveccia Coletti è ben rodato e l’intesa è ottima, offrendo variabilità all’ascolto. Questo brano è semplice da memorizzare e Cecilia lo esalta con la voce, ma ancora una volta è il solo strumentale a colpire nel segno. Gli Exawatt hanno capito che la linea melodica è più importante di mille tecnicismi, per cui lavorano su partiture dirette e coinvolgenti come ad esempio nell’ottima “Garden Of The Dark Lord”, dove ancora una volta le linee vocali si alternano e si intersecano fra di loro. Ci sono brani classici Metal Prog, quelli che non si spostano di una virgola dai canonici binari, con cambi di tempo, tastiere in evidenza e quant’altro, uno dei migliori risulta “Exa What?!”, perlomeno è uno dei miei preferiti. Da esso fuoriesce tutta la cultura musicale della band. Per cercare gli Exawatt più intimistici, bisogna giungere ad “Awake In The Cosmic Dream”, con un intro voce e piano davvero coinvolgente e toccante. D’atmosfera il sax dell’ospite Marco Bifolchi in “Lucid Dream” e in “My Friend”, due brani dove la band tira fuori i muscoli in un songwriting quantomeno variegato e di classe. Alla fine del disco si ha pure una traccia fantasma dedicata ad una delle band più importanti della storia del Rock, i Supertramp con “Breakfast In America”. Godibilissima e metallica quanto basta, certo è che la fantasia al sestetto non manca di certo.
In conclusione “Among Different Sights” è un disco davvero bello sotto molti punti di vista, scorrevole e con una pulizia sonora che fa da evidenziatore. Mi auguro che per poter riascoltare un simile lavoro dalla band non debba attendere così tanti anni come è successo con il primo album. Io mi sono divertito e spero che questo accada anche a voi. Non solo Dream Theater, qui c’è molto altro. MS


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