SUN TRAVELLERS – Excursions
Autoproduzione
Genere: Rock Psichedelico
Supporto: cd - 2010
I Sun Travellers hanno la base ad Amsterdam in Olanda e sono formati da Gian Luc Giustiniani (chitarre e basso), Gordon Todd (voce), Paul Ehn (voce, tastiere, chitarra, percussioni) e Tom Pettit (batteria).
In “Excursions” si parla di Rock e si vanno a toccare argomentazioni care agli anni ’70 e a band come Pink Floyd o Tangerne Dream. In realtà oggi diremmo che i Sun Travellers si ispirano ai Porcupine Tree, anche se prevale la componente melodica degli anni ’70.
Le chitarre spesso e volentieri ricordano quelle di Gilmour ed ascoltando l’iniziale “A Thousand Stars” se ne ha gia una conferma. Musica anche di facile assimilazione, grazie a ritornelli orecchiabili, il tutto accompagnato da buone ritmiche ed ottimi solo di chitarra, non tanto per la tecnica esposta, quanto per il groove. Un esempio efficace è “Calypso”. Non ci sono suite, come un disco di Prog Psichedelico spesso richiede, questo per sottolineare che la musica è al servizio della melodia diretta, senza troppi giri a vuoto.
Quello a mia disposizione è un demo e devo riportare per l’onore della cronaca il fattore del suono non proprio bilanciato, comunque sufficientemente pulito.
I Pink Floyd sono molto evidenti in “Shades Of Madness”, però quelli ultimo periodo e non dei primi anni ’70 o fine anni ’60. Per chi li conosce posso paragonarli ai norvegesi Fruitcake di Paul Sovik.
Le melodie sono esaltate anche da cori femminili. C’è un'altra pecca nel demo alla quale non posso esimermi dalla sottolineatura, è quella di un mixaggio spesso assassino, ma quello che a noi interessa fondamentalmente è la musica.
“Skywalker” è arrangiato benissimo, sia nella voce (filtrata o clean), nei cori e nel viaggio psichedelico in cui ci conduce. I Sun Travellers dimostrano di avere buone idee e di mettere avanti l’anima piuttosto che la tecnica. Spesso ci si ritrova ad ascoltare ad occhi chiusi e questo è sinonimo di perfetta vibrazione con chi suona.
Ci sono alcuni passaggi a vuoto nel senso che si va ad attingere anche nel Rock più ascoltato e sfruttato, tuttavia il contesto rimane sempre gradevole, come in “Miss Escapade”, un anello che si sgancia dal contesto psichedelico precedente, per analizzare un soft Pop in stile anni ’80. “Spirit Dance” torna con lo slide a far vibrare le corde dell’anima, per cui nuovamente Floyd, questa volta periodo “Meddle”. Le argomentazioni planetarie come “Astronomy Domine”, oppure “Try To Kiss The Sun” dei tedeschi RPWL o proprio il logo di questa band stessa, fanno si che nella Psichedelia
di tutti i tempi il sole ed i pianeti ricoprano un ruolo fondamentale d’ispirazione. La musica rispecchia questo, un viaggio solare ed emotivo, fra passaggi sublimi ed alcuni inflazionati, per un totale di quarantuno minuti di intrattenimento suddiviso in dieci tracce.
Consiglio di dare loro un ascolto, magari contattando la band nel sito www.suntravellers.com e questo è un consiglio che mi sento di dare più a coloro che fanno di Gilmour e soci un credo di vita. Altresì consiglio alla band di trovare un proprio baricentro, perché passare da “One Of This Days”a un Pop anni ’80 è quantomeno fuorviante e disgregante. Ottimo lavoro comunque ed un piacere , quello di conoscere una band che ama suonare con il cuore.
Bravi (MS)
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