EARTHSIDE
- Let The Truth Speak
Mascot
Label Group/Music Theories Recordings
Genere: Progressive Metal /Post
Prog Moderno
Supporto: cd – 2023
Dove
sta andando la scena Progressive Metal? Quali nuovi sviluppi si prospettano?
Sembrano lontanissimi i tempi dei Dream Theater, dei Queensryche, eppure il
genere non è che si sia sviluppato in maniera così veloce rispetto ad altri
stili musicali. In effetti, non è semplice creare qualcosa di nuovo quando
molto è già stato realizzato, solo le mode e l’avanzare della tecnologia contribuiscono
alla nascita di nuovi scenari.
L’America
ha avuto un ruolo importante nel Progressive Metal, e la storia prosegue con
nuova linfa vitale, la band Earthside per esempio, s’inventa il Rock
Cinematografico, una proposta in cui la creatività si sposa con l’eclettismo.
Il quartetto formato da Jamie Van Dyck (chitarre, tastiere, cori),
Frank
Sacramone (tastiere, cori), Ryan Griffin (basso), Ben Shanbrom (batteria, cori),
sembra aver assimilato in pieno la lezione di gruppi come Tool, Meshuggah,
Devin Townsend, Opeth, Katatonia etc.
“Let
The Truth Speak” è il secondo album in studio dopo “A Dream In Static”
dell’ormai lontano 2015, e contiene dieci canzoni per la durata di settantasette
minuti abbondanti di musica. Per raggiungere certi livelli emotivi, si
necessita di arrangiamenti marcati e quindi di una maggiore cura per le
strumentazioni, proprio per questo gli Earthside si avvalgono della
collaborazione di special guest, che in questo caso rispondono ai nomi di
Sandbox (percussioni), Keturah (voce), Pritam Adhikary (voce solista), AJ Channer (voce solista),
Larry Braggs (voce solista), Sam Gendel
(sassofono tenore), VikKe (voce), Duo Scorpio (arpa), Gennady
Tkachenko-Papizh (voce), Daniel Tompkins (voce solista), e Baard Kolstad (batteria).
Il
passato non è dimenticato, esistono addirittura arpeggi che richiamano i
Genesis anni ’70, a testimonianza che per sapere dove andare, bisogna sempre
conoscere da dove si viene, è così che l’evoluzione ha effettivamente un
futuro. Agli intenditori dico che in questa musica c’è molto Post-Djent.
Se
anche oggi sentite dire che non c’è più nulla di nuovo, significa che non hanno
ascoltato gli Earthside. Non facciamoci cogliere impreparati, l’evoluzione può
piacere o no, tuttavia esiste inesorabile, e la band con sede nel New England
fa parte di una nuova scena ricca di creatività e buona tecnica strumentale. Un
disco complesso, coraggioso, a tratti etereo, poi nervoso, ipnotico, sognante,
horrorifico, psichedelico, solo per nominare alcuni aggettivi che vengono in
mente durante l’ascolto.
Se
amate le emozioni forti, allora “Let The Truth Speak” fa al caso vostro, ma
attenzione, si necessita obbligatoriamente di ascolti ripetuti per goderne a
pieno il significato, non è musica da ascoltare superficialmente.
La
mia speranza ora è che non debba attendere altri nove anni per ascoltare una nuova
opera, comincio ad avere una certa età e comunque ho sempre l’intatta la voglia
di stupirmi, perché è questa la chiave della vita: lo stupore.
Che
bel disco! MS
Versione Inglese:
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