DANIELE
MAMMARELLA – Wild Universe
Music
Force
Distribuzione: Egea Music
Genere: Virtuoso – Chitarra
Supporto: cd – 2024
Mi
ricordo negli anni ’80, quando leggevo le recensioni delle riviste specializzate
in musica, che molti addetti ai lavori si basavano sulla legge (non scritta)
del terzo album per un artista, dicendo che è quello della prova definitiva: o
si vola o si cade. Ho pensato, in effetti, da allora ai più grandi nomi, e ho
riscontrato qualche veridicità al riguardo, anche se non sempre nella realtà
ciò è accaduto. Posso tuttavia affermare che nella maggior parte dei casi la
legge del terzo album è confermata.
Curioso
quindi di riscontrare il tutto anche per il chitarrista Daniele Mammarella, mi
accingo all’ascolto di “Wild Universe”, nuova fatica suddivisa in dodici brani.
Ho lasciato l’artista con l’album “Moonshine” (Music Force – 2021) con grandi
aspettative, chiudendo la recensione in maniera più che positiva, nel frattempo
accresce notevolmente il proprio background, apre il concerto ad Antonio
Onorato, è ospite dei Modena City Ramblers, è finalista al “Premio ADGPA
Chitarrista Emergente 2021” e viene chiamato in causa come giudice nel concorso
Fingerstyle cinese “The Star Of Magic”. A seguire viene inserito nella top ten
dei migliori chitarristi acustici al mondo secondo il sito inglese Musicradar.com,
piazzandosi al terzo posto dietro a Tommy Emmanuel e Mike Dawes. Le date live
forgiano ulteriormente il carattere stilistico del chitarrista, da annoverare
il tour in Lettonia e Lituania. Sempre in sede live sottolineo la
collaborazione con Bandabardò & Cisco e Ron.
La
musica di Mammarella sposa a pieno la natura, proprio come le fotografie che
accompagnano l’album sanno testimoniare, tutto grazie ai differenti stili
musicali adoperati, che vanno dal Blues al Rock, il Folk e il Country. La
tecnica è sempre sopraffina, si passa dallo Slide (collo di bottiglia) al
Fingerpicking, pennata alternata, Sweep Picking al tocco volante e l’immancabile
Tapping.
Ma
ascoltando “Wild Universe” mi accorgo di qualcosa di differente rispetto al
passato, ossia della crescita artistica del pescarese in fase compositiva oltre
che esecutiva.
Si
vola in America con “Wake Up (Early In The Morning)”, un allegro Blues, dove la
storia sembra essersi cristallizzata fra le corde della chitarra acustica. Con
l’ospite Mario Sehtl al violino si passa al Country di “Silent Fields”, provate
qui a tenere a bada il vostro corpo durante l’ascolto, la vedo dura. Le canzoni
sono dirette, apparentemente semplici, in realtà hanno di base una difficoltà
esecutiva non indifferente. Le dita battono il ritmo sulla chitarra
nell’allegra “Clio”, altro esempio di come la giusta melodia possa raggiungere
le corde del cuore dell’ascoltatore. “The Meadow” con Christian Mascetta, è una
scappata nel Folk nordico liberante nella mente diapositive bucoliche, ma per
giungere a un frangente maggiormente riflessivo bisogna attendere “Moonflow”,
vetrina per le qualità esecutive di Mammarella.
Le
esecuzioni superano difficilmente i tre minuti, a conferma della volontà di
ricerca dell’artista non applicata a inutili elucubrazioni. Intensa “Universe”,
segue l’atmosferica “Moonlight West”, nomen omen. In “Sky River” l’ospite
Reinis Juanais accompagna a sua volta con la chitarra una dolce ballata
dall’animo gentile. “Light Leaves” propone un andamento cantautoriale, una
divagazione dal Blues di fondo. “Windy Pt.2” si concede allegre armonie, quasi
giocose, “The Last Odyssey” ha quell’energia che solo un certo tipo di Folk sa
regalarti. Il disco si chiude in allegria con il mandolino di “Thank You!”,
anche se in realtà sono io che ringrazio Daniele Mammarella per questo nuovo
album che sprigiona serenità. La prova del terzo disco? Per me superata! MS
Versione Inglese:
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