MOBILI TRIGNANI – PopArticolare
Music Force / Casetta Records
Genere: Cantautore – Pop - Folk
Supporto: cd – 2023
Ognuno
di noi da ragazzo ha avuto un luogo di aggregazione, dove spartire il tempo
libero fra giochi, musica, letture e quant’altro. Qui generalmente nascono
amicizie forti e anche passioni che se supportate con il tempo possono divenire
grandi hobby, se non addirittura nei più fortunati dei casi anche un mestiere. La
musica si ascoltava assieme e si criticava su questo o quel passaggio, i generi
erano e sono ancora oggi molteplici, ma poco importava, l’importante era la
compagnia. Oggi siamo tutti connessi ma più distanti, per fortuna c’è sempre
chi fa della musica ancora un vero e proprio divertimento. E’ il caso dei
Mobili Trignani, amici che si conoscono in un luogo di aggregazione chiamato
“Casetta” ad Arsita (Te). Una storia come tante questa di Nicola Modesti (voce,
chitarra, basso, synth, batteria) e di Fabrizio Trignani (voce, chitarra,
basso, synth), ricca di vita, passione e legami sia umani sia musicali.
In
principio suonano cover dei Red Hot Chili Peppers per poi passare, come nel
caso di Fabrizio nel 2012, alla carriera solista. Ed è nel 2017 che giunge l’esordio
con l’album "Diario Di Un Menestrello" del quale segue anche un tour.
Gli anni appongono esperienza al bagaglio, ed ecco vederli aprire concerti per
artisti come Tricarico, Ratti Della Sabina, Duo Bucolico, Lorenzo Kruger, Pan
del Diavolo, etc. Dopo alcuni singoli
oggi troviamo il Pop dei Mobili Trignani in questo nuovo album intitolato
“PopArticolare”, nomen omen.
In
semplice edizione cartonata gialla il disco si presenta con dieci canzoni,
tutte dirette ed orecchiabili.
Facili
da ricordare e canticchiare assieme a Fabrizio, hanno tutte una loro ben
distinta personalità e le tematiche sono quelle tipiche del Pop con ad esempio
l’amore trattato nel brano iniziale “Sotto Le Stelle”. Se proprio devo
ricercare un punto di riferimento che possa fare da paragone per farvi
addentrare in questo mondo sonoro (anche se minimamente), posso dire che alcuni
momenti mi ricordano Alex Britti ma anche l’Alberto Fortis più pacato. Maggiormente
ricercata la metrica lirica di “Salasso”, per niente scontata. La batteria è
quella maggiormente in evidenza assieme alla voce. In “Babbo Natale” Fabrizio
spoilera il fatto che non esiste, e qui anche un breve assolo di tastiere a
spezzare l’ironico ascolto. In “Lei” risiedono melodie pacate, una semi-ballata
che gioca sempre con le parole. Organetto e mandolino aprono l’inattesa “Uatelilive”,
folk dialettale con un finale inatteso, a mio avviso il momento più bello
dell’album. Ritorna il cantautorato in “Labora”, quello dal profumo anni ’80 ma
con un ritornello moderno. Non mancano i buoni arrangiamenti, anche disco, come
nel caso di “Climax”, come sapeva fare un certo Pino D’Angiò nei primi anni
’80. Si canta ancora con “Giri A Vuoto”, canzone da fare assieme come dicevo
all’inizio della recensione ed un “na na na na na” irresistibile. E poi chi ha
detto che il Pop non può essere culturale? Ascoltare “Lazzaro De Tormes” è una
conferma, sembra che i Mobili Trignani abbiano mixato Guccini con Vecchioni per
un risultato da ascoltare attentamente, specialmente riguardo i testi, chiave
importante del progetto. A suggello giunge “Il Mio Talento” altro brano in
bilico fra Stefano Rosso e Fabrizio De Andrè, per dirvi che qui la banalità non
è proprio di casa.
Sicuramente
dopo pochi ascolti anche voi vi troverete a cantare le canzoni dei Mobili
Trignani, questo è il potere della musica, può diventare parte di noi in modo
semplice ed immediato. Consigliato agli amanti del Pop simpatico ma anche del
cantautorato impegnato, intelligenza musicale. MS
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