Juglans Regia
JUGLANS
REGIA – Neranotte
Loud
‘N Proud Records
Genere:
Heavy Prog
Supporto:
cd – 2023
Sono
sincero, è bello poter affermare nei riguardi di una formazione progressiva
italiana nata nel 1992 che siamo al cospetto di una band storica, non
fraintendetemi però, non voglio sottolineare che sia passato inesorabilmente il
tempo e basta, bensì voglio elogiare chi ha fatto del Prog Italiano una lunga
carriera pur non avendo vissuto artisticamente parlando i mitici anni ’70.
Facile esistere e sopravvivere quando c’è la moda che ti spinge, meno quando tutto
questo non sussiste più. Qui risiede la grandezza dei Juglans Regia, ossia il
deliziarci attraverso cinque dischi in studio e quattro demo tape, il tutto
sempre con tenacia e passione.
La
Juglans Regia è la noce, così denominata in lingua latina e perfettamente
rappresenta l’anima di questa band, dura fuori e croccante dentro dove il mallo
rilascia il suo buon sapore. Massimiliano Dionigi (basso), Alessandro Parigi
(voce) e David Carretti (batteria) sono l’anima storica della band che per
questo nuovo album si avvale di altri due bravi musicisti, Samuele Scandariato (chitarra)
e Riccardo Iacono (tastiere), anche nei grandi Domine dal 1999. “Neranotte” ha
una lunga gestazione che inizia nel 2020 e finisce oggi, ma la musica resta
sempre in bilico fra il Rock Progressivo (in quantità maggiore) e l’Heavy
Metal, quest’ultimo sempre meno presente grazie alle idee dei nuovi entrati che
contribuiscono in maniera attiva allo sviluppo delle canzoni.
Il
disegno della copertina è un’idea di Alessandro Parigi ed è realizzata per mano
di Riccardo Iacono, mentre il libretto contiene oltre ai testi scritti, anche
alcune foto della band.
I
rumori di “Giù” aprono le danze accompagnando al vero primo brano dell’album
intitolato “Fragili Equilibri” e subito si apprezza il lavoro vocale da parte
di Parigi. Il pezzo cadenzato è colmo di rozza energia pur non entrando dentro
il Metal nel vero e proprio senso del termine, un sottile confine fra Rock e
Heavy Metal. Buone le coralità dell’ospite Francesca Merli a donare enfasi,
altresì interessanti gli assolo di chitarra e delle tastiere. Ad alzare il
ritmo ci pensa “Chimera”, una canzone dal ritornello indovinato seppur semplice
nell’andamento. I Juglans Regia più progressivi si affacciano attraverso “Oltre
Lo Schermo” fra arpeggi e riff metallici, mentre alcuni passaggi possono richiamare
certi Litfiba dei tempi passati. Un frangente pacato giunge da “Confine”,
canzone con cambi di tempo e d’umore, potrei definirla una robusta
semi-ballata. Anche qui un ottimo assolo di chitarra dona dinamicità e forza
emotiva all’ascolto. “Guser “ è breve e conduce a “Dentro Il Mare” altro motivo
Heavy Prog diretto che si affida a un buon refrain. La title track “Neranotte”
ha una lunga gestazione, vede prendere luce nel lontano 2009 per poi non essere
registrata ufficialmente. Per fortuna Riccardo Iacono conserva una cassetta con
il pezzo provato da una atipica formazione a sei elementi. Il movimento ancora
oggi all’ascolto piace ai musicisti che lo rispolverano suonandolo e donandogli
quindi nuova vita e vigore. I due minuti psichedelici e strumentali di
“Se…”suggellano il tutto.
“Neranotte”
è un album diretto, che bada al sodo, un passaggio nel mondo del Rock fatto di
buone melodie e semplicità ma attenzione agli assolo, mai banali e sempre
supportati da una buona tecnica. Bentornati Juglans Regia. MS
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