Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

giovedì 12 gennaio 2023

Elder

ELDER – Innate Passage
Stickman Records
Genere: Stoner / Psichedelico
Supporto: cd – 2022




“Non è la più intelligente delle specie quella che sopravvive; non è nemmeno la più forte; la specie che sopravvive è quella che è in grado di adattarsi e di adeguarsi meglio ai cambiamenti dell’ambiente in cui si trova. (Charles  Darwin)”.
Nel tempo abbiamo imparato a sposare questo pensiero dettato dai fatti successivamente inconfutabili. Questo vale anche per la musica, l’evoluzione è inesorabile, volente o nolente la nostra volontà. Siamo radicati al nostro passato, a quello che ci ha fatto crescere, alle sonorità che ci ricordano i periodi più belli della nostra vita e li sembra che tutto sia finito. Un vero artista non soltanto abbraccia la frase darwiniana, ma la vive sulla propria pelle, previa l’estinzione. La naturalità di certe scelte è dettata dalla volontà di sopravvivere e di dare sempre il meglio di se con la personalità comunque che ci contraddistingue. Un esempio nella musica lo abbiamo avuto dai Jethro Tull di Ian Anderson il quale ha sempre sposato la moda dei tempi pur mantenendo intatto il proprio stile, in questo caso quello del flauto. Di esempi poi ce ne sarebbero davvero a migliaia, oggi uno proviene dall’America e precisamente da Boston quando nel 2005 un trio di ragazzi iniziano a suonare Heavy Psichedelico: gli Elder.
Autori di sei album in studio, intraprendono la carriera musicale fra cambi di line up e riff massicci per esprimere una musica energica, dalle spiccate capacità tecniche. Una musica sia per il corpo sia per la mente ma disco dopo disco mutano pelle, arricchendo il proprio sound d’influenze “Progressive” e di una psichedelia spesso al confine con il Krautrock. La band di Nick Di Salvo (chitarra, voce, tastiere) torna dopo il buon “Elder & Kadavar: Eldovar – A Story Of Darkness & Light” (Robotor Records – 2021) a distanza di un anno e propone un disco che definirei “differente” rispetto i canoni del loro stile. Probabilmente la scelta di ammorbidire il suono con innesti sensibilmente articolati è un’arma a doppio taglio, quella che ti fa perdere fans per strada, ma che a mio modo di vedere te ne fa acquisire di nuovi. Il gruppo oggi è completato da Jack Donovan (basso), Michael Risberg (chitarra, tastiere) e Georg Edert (batteria). Con loro ci sono gli ospiti Behrang Alavi (voce) e Fabio Cuomo (tastiere).
Cinque i pezzi che compongono “Innate Passage”, e comunque i riff distorti in modello Stoner ci sono sempre, anche se ammorbiditi da passaggi acustici ed ambient.
Personalmente apprezzo molto lo stile di “Catastasis”, effetti eco, arpeggi, sottofondi di tastiere, cambi di ritmo, un incedere monolitico che fa di questa musica un vero e proprio trip sonoro da affrontare assieme agli autori. Meno Doom, più Prog, come in alcune veloci scorribande sui tasti d’avorio. Il mellotron dona al sound quella tinta vintage che non guasta nel contesto. La parte centrale del brano mi fa venire alla mente qualche passaggio della band nordica Anekdoten. “Endless Return” ha un inizio elettronico ed onirico per poi sfociare poi nel Rock fra giochi di chitarra e batteria. Ottimi strumentisti oltre che amanti del bel suono, gli Elder giocano e si divertono. “Coalescence” ha molto del DNA passato della band, una psichedelia trascinante e ricca d’idee che danno il meglio durante le parti strumentali. “Merged In Dreams – Ne Plus Ultra” è la classica suite che vorremmo non finisse mai, quella che ti fa chiudere gli occhi a tua insaputa. La conclusione è affidata a “The Purpose”, qui risulta più evidente l’ammorbidimento stilistico del combo. Nuove generazioni indirizzano una strada, chi li ama li segua, io di certo non li lascio soli, amo essere destabilizzato dalla musica quando questa sembra coccolarci, magari anch’io sopravvivrò, non lo so, ma di sicuro comunque andrà a finire avrò di che ascoltare. MS








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