DeaR
DEAR
– Mon Turin
Music
Force
Distribuzione: Egea Music
Genere: Cantautore
Supporto: cd – 2022
Il
disco è spesso per un artista un modo per esprimere il pensiero, un concetto e
soprattutto i ricordi indelebili che segnano la vita nel quotidiano. Come una
tela esso rappresenta un ritratto dato in pasto ai visitatori, sottolineando
soprattutto la personalità di chi decide di mettersi in gioco. Questione di
sensibilità e perché no, anche di coraggio. All’interno spesso risiedono cose
intime che fanno parte dell’essere uomo, in parole povere la vita di una
persona.
L’ambiente
in cui si soggiorna è fondamentale per la crescita dell’Io.
Una
delle città più belle ed interessanti d’Italia è Torino, fra monumenti, arte,
musica e misterioso esoterismo. Una città dal fascino particolare e spaccata da
un polmone di verde chiamato Parco Valentino, oltre che dal fiume Po. Questa
città ha dato natali a grandi musicisti italiani spesso ispirati proprio ad
essa, quadrata nelle vie come nei vecchi accampamenti romani (così nacque), una
città dalle mille sorprese.
Un
musicista di Torino che si avvale di questa musa si chiama Davide Riccio,
pianista innamorato delle proprie radici con il nome acronimo d’arte DeaR.
Grazie
a “Mon Turin” raggiunge il secondo lavoro in studio dopo il buon “Out Of Africa”
(Music Force – 2021). Autodidatta inizia a fare musica grazie ad una chitarra,
alcune spese inizialmente non erano possibili,
ma nel tempo riesce a dedicarsi al suo vero e più grande amore, il
pianoforte. Nel 2010 riesce a comporre qualcosa che ricorda il proprio sogno di
musicista classico. Ed è qui che inizia la lunga gestazione di questa suite
intitolata “Mon Turin” suddivisa in venti parti. Spiega Riccio “Il titolo è in francese perché fin da
bambino ho sentito la “francité” di Torino e del Piemonte.”.
Nel
corso dell’opera s’incontrano nomi importanti del mondo Progressive Rock ed
affine, ad esempio in “Letters From Turin” la musica è composta da Pensiero
Nomade (Salvo Lazzara e Davide Guidoni), in “Silent Lights…” la voce è quella
magica di Claudio Milano, a molti conosciuto anche come Nickelodeon e poi
Alessandro De Caro al piano in “Nocturnal”, Simonetta Matzuzi alla voce in “Un
Treno Per Torino” e Maoro Sanna voce e effetti elettronici in “Blues…”.
Dopo
una vigorosa overture giunge piano e voce in “Nocturnal”, le influenze anche
Jazz si riscontrano di tanto in tanto durante il percorso. Piano e clarinetto
nel capitolo “Jazz: Un Treno Per Torino Con La Valigia Di Cartone”, qui anche
incroci di voci maschili e femminili. Una volta giunti alla stazione si visita
“Pavana: Cit Turin, Il Piccolo Parigi”.
Ancora fiati e molti arrangiamenti bene eseguiti riempiono il suono
dell’opera la quale sembra godere di piccole perle anni ’70. Non esiste un
brano che supera altri in bellezza, la media compositiva si svolge sino alla
fine fra parti maggiormente intimistiche ed altre più ricercate come la già
citata “Letters From Turin”, atto più lungo dell’intero lavoro grazie ai suoi
sette minuti e mezzo. Emozionanti i giri armonici del pianoforte che spesso
riesce a disegnare perfettamente con il suono quello che l’artista vuol farci
conoscere. Le mani di Riccio sono i nostri occhi. Ottimo esempio sta in
“Passacaglia: L’Oltreuomo A Torino”.
Un
artista che cresce musicalmente con influenze David Bowie, David Sylvian, Brian
Eno e Kate Bush non può che essere avvantaggiato nel comporre musica, una
cultura che lo accompagna a realizzare ottimi dischi che definirei vere e
proprie colonne sonore, come questo caso di “Mon Turin”. Non la solita musica,
prendetevi una pausa. MS
Nessun commento:
Posta un commento