SINTONIA DISTORTA – A Piedi Nudi
Sull’Arcobaleno
Lizard Records
Genere: Hard Prog
Supporto: cd – 2020
La
band di Simone Pesatori ritorna all’attenzione del Prog fans dopo il buon
esordio intitolato "Frammenti
D'Incanto" (2015). Siamo al cospetto di un Hard Prog importante, un filone
che in Italia non è mai stato troppo approfondito ma che ha un passato nobile
come quello proposto dal Biglietto Per L’Inferno. Non sempre le sonorità rudi
dell’Hard Rock o del Metal hanno messo d’accordo tutti i sostenitori delle
composizioni articolate e cosiddette “nobili”, eppure quando l’equilibrio delle
cose è perfetto, spesso nascono grandi lavori.
I
Sintonia Distorta oggi sono formati da Simone Pesatori (voce), Claudio
Marchiori (chitarra), Giampiero Manenti (tastiere), Fabio Tavazzi (basso), Giovanni
Zeffiro (batteria) e Marco Miceli (flauto, sax). Sotto la produzione del grande
artista e scrittore Fabio Zuffanti i Sintonia Distorta ci propongono sei tracce
impacchettate in un artwork ricco di immagini, colori, foto e testi. Si
coadiuvano nelle registrazioni di importanti special guest, il maestro Mauro
Penacca con il coro de I Musici Cantori di Milano, Paolo Viani, Luca Colombo e
Roberto Tiranti.
Il
titolo dell’album è perfetta fotografia dell’ascolto, colori e suoni si passano
la staffetta mentre l’ascoltatore si lascia invadere dalla vibrazione dei suoni
che salgono dentro al corpo maggiormente se proprio si hanno i piedi nudi. Il
contatto con il suolo a pelle è differente, così la propagazione.
I
dieci minuti iniziali di “Solo Un Sogno (…Dimmi Che Ti Basta)” raccontano
questo e molto altro, mostrano una band rodata e perfettamente oliata in ogni
reparto, mentre la splendida voce di Roberto Tiranti (Labyrinth, Mangala
Vallis), è gradita ospite. Un arpeggio di chitarra in stile Pendragon si
intreccia con il flauto di Miceli, mentre le atmosfere pacate accompagnano i
testi importanti di Pesatori. Importante il lavoro delle tastiere, mentre le
chitarre alternano sonorità Hard a quelle più pacatamente sensibili. Nell’ascolto
si possono anche estrapolare suggerimenti giunti dai lontani anni ’70.
Arriva
la title Track” A Piedi Nudi Sull’Arcobaleno” con Luca Colombo ospite alla
chitarra. La musica dei Sintonia Distorta è ligia alla formula canzone, le
melodie sono importanti, rispettano il cuore mediterraneo della nostra
musicalità, per questo restano bene impresse alla mente durante l’ascolto. L’enfasi
è palpabile, così la fantasia riesce a scatenarsi fra colori e note.
“Alibi”
si apre ancora con il flauto, strumento che fa da ponte fra il passato ed il
presente, i cambi di tempo sono più visibili ed una gradevole punta di Folk
traspare fra le note. Bella la parte strumentale centrale del brano a
dimostrazione della succitata amalgama dei componenti. La voce calda di
Pesatori in tutto il disco resta equilibrata, mai sgraziata e forzata e
finalmente lo possiamo dire, il Prog Italiano ha una nuova carta da giocarsi,
dopo molte “stecche” del passato, vero e proprio tallone d’Achille del genere.
Chitarra
acustica e voce per “Sabri”, ballata riflessiva ed intimistica, un momento per
rifiatare e lasciarsi coccolare. Ed è la volta di “La Rivincita Di Orfeo”, una
delle mie preferite dell’album, corale, maestosa e rispettosa del passato, il
tutto racchiuso in dieci minuti. Buono l’apporto del chitarrista ospite Paolo
Viani dei storici Black Jester e a proposito di questa band, i Sintonia
Distorta chiudono l’album proprio con una cover di un loro brano intitolato “Madre
Luna” (“Mother Moon”) tratta da “Diary Of A Blind Angel” del 1992. Qui
importante è l’arrangiamento ed il contributo de I Musicisti Cantori di Milano
diretti dal maestro Mauro Penacca.
Si
denota all’ascolto una notevole maturazione da parte della band sotto ogni
profilo, i Sintonia Distorta da oggi alzano l’asticella, per fare questo serve
coraggio e capacità, dedizione e prove oltre che ispirazione compositiva
adeguata. La mia analisi sembra all’apparenza semplicistica, ma così non è, e
tengo a sottolineare ancora una volta che il lavoro paga e fa piacere vedere
nuove leve impegnarsi per dare all’ascoltatore nel 2020 ancora buona musica che
di certo necessita di ascolti attenti e maturi. Bellissimo disco. MS
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