Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

lunedì 2 marzo 2020

Sintonia Distorta


SINTONIA DISTORTA – A Piedi Nudi Sull’Arcobaleno
Lizard Records
Genere: Hard Prog
Supporto: cd – 2020


La band di Simone Pesatori ritorna all’attenzione del Prog fans dopo il buon esordio intitolato  "Frammenti D'Incanto" (2015). Siamo al cospetto di un Hard Prog importante, un filone che in Italia non è mai stato troppo approfondito ma che ha un passato nobile come quello proposto dal Biglietto Per L’Inferno. Non sempre le sonorità rudi dell’Hard Rock o del Metal hanno messo d’accordo tutti i sostenitori delle composizioni articolate e cosiddette “nobili”, eppure quando l’equilibrio delle cose è perfetto, spesso nascono grandi lavori.
I Sintonia Distorta oggi sono formati da Simone Pesatori (voce), Claudio Marchiori (chitarra), Giampiero Manenti (tastiere), Fabio Tavazzi (basso), Giovanni Zeffiro (batteria) e Marco Miceli (flauto, sax). Sotto la produzione del grande artista e scrittore Fabio Zuffanti i Sintonia Distorta ci propongono sei tracce impacchettate in un artwork ricco di immagini, colori, foto e testi. Si coadiuvano nelle registrazioni di importanti special guest, il maestro Mauro Penacca con il coro de I Musici Cantori di Milano, Paolo Viani, Luca Colombo e Roberto Tiranti.
Il titolo dell’album è perfetta fotografia dell’ascolto, colori e suoni si passano la staffetta mentre l’ascoltatore si lascia invadere dalla vibrazione dei suoni che salgono dentro al corpo maggiormente se proprio si hanno i piedi nudi. Il contatto con il suolo a pelle è differente, così la propagazione.
I dieci minuti iniziali di “Solo Un Sogno (…Dimmi Che Ti Basta)” raccontano questo e molto altro, mostrano una band rodata e perfettamente oliata in ogni reparto, mentre la splendida voce di Roberto Tiranti (Labyrinth, Mangala Vallis), è gradita ospite. Un arpeggio di chitarra in stile Pendragon si intreccia con il flauto di Miceli, mentre le atmosfere pacate accompagnano i testi importanti di Pesatori. Importante il lavoro delle tastiere, mentre le chitarre alternano sonorità Hard a quelle più pacatamente sensibili. Nell’ascolto si possono anche estrapolare suggerimenti giunti dai lontani anni ’70.
Arriva la title Track” A Piedi Nudi Sull’Arcobaleno” con Luca Colombo ospite alla chitarra. La musica dei Sintonia Distorta è ligia alla formula canzone, le melodie sono importanti, rispettano il cuore mediterraneo della nostra musicalità, per questo restano bene impresse alla mente durante l’ascolto. L’enfasi è palpabile, così la fantasia riesce a scatenarsi fra colori e note.
“Alibi” si apre ancora con il flauto, strumento che fa da ponte fra il passato ed il presente, i cambi di tempo sono più visibili ed una gradevole punta di Folk traspare fra le note. Bella la parte strumentale centrale del brano a dimostrazione della succitata amalgama dei componenti. La voce calda di Pesatori in tutto il disco resta equilibrata, mai sgraziata e forzata e finalmente lo possiamo dire, il Prog Italiano ha una nuova carta da giocarsi, dopo molte “stecche” del passato, vero e proprio tallone d’Achille del genere.
Chitarra acustica e voce per “Sabri”, ballata riflessiva ed intimistica, un momento per rifiatare e lasciarsi coccolare. Ed è la volta di “La Rivincita Di Orfeo”, una delle mie preferite dell’album, corale, maestosa e rispettosa del passato, il tutto racchiuso in dieci minuti. Buono l’apporto del chitarrista ospite Paolo Viani dei storici Black Jester e a proposito di questa band, i Sintonia Distorta chiudono l’album proprio con una cover di un loro brano intitolato “Madre Luna” (“Mother Moon”) tratta da “Diary Of A Blind Angel” del 1992. Qui importante è l’arrangiamento ed il contributo de I Musicisti Cantori di Milano diretti dal maestro Mauro Penacca.
Si denota all’ascolto una notevole maturazione da parte della band sotto ogni profilo, i Sintonia Distorta da oggi alzano l’asticella, per fare questo serve coraggio e capacità, dedizione e prove oltre che ispirazione compositiva adeguata. La mia analisi sembra all’apparenza semplicistica, ma così non è, e tengo a sottolineare ancora una volta che il lavoro paga e fa piacere vedere nuove leve impegnarsi per dare all’ascoltatore nel 2020 ancora buona musica che di certo necessita di ascolti attenti e maturi. Bellissimo disco. MS

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