MARCELLO CAPRA – Aria Mediterranea
MU
Genere: Folk/Prog – Virtuoso
Supporto: lp – 1978
Uscire
con un album di Progressive Rock nel 1978, quando il genere va scemando e per
giunta tutto strumentale, è a dir poco coraggioso. Tuttavia si sa, chi ama la
musica e la suona non è che sta a guardare ne il periodo e neppure il genere,
un artista si sente libero, l’artista si sente esente da classificazioni in quanto
tale. Marcello Capra è il chitarrista della storica band Prog anni ’70 Procession,
e debutta in questo anno con il suo album solista “Aria Mediterranea” e non a caso nomen omen. La musica che
scaturisce dalla sua chitarra è Etno Folk Prog, una passeggiata fra fronde di
verde, aria e profumi, quelli della nostra terra. Un viaggio culturale nel
nostro stivale, fra acqua e terra.
Con
lui suonano Claudio Montafia (flauto), Giovanni Vigliar (violino), Angelo
Girardi (basso) e Mario Astarita (percussioni e vibrafono). Girardi suona con
Capra nei Procession, mentre altri artisti fanno parte del circuito torinese di
Arti & Mestieri, Venegoni & Co ed Esagono.
Il
disco è composto da otto brani, tutti intenti a sollazzare l’ascoltatore fra
carezze sonore e tele di suoni immaginifici. Tutto scorre senza impegno, la
musica è orecchiabile e riesce a trasmettere le sensazioni che il musicista
prova nel suonarla, cosa non da tutti i giorni. La tecnica adoperata da Capra è
eccellente, anche se non è mai fine a se stessa ma a disposizione del brano che
a volte è Folk, altre più antico (quasi madrigalesco) ed altre ancora più Etno.
Per chi lo conoscesse posso dire che John Mclaughlin fa capolino di tanto in
tanto fra alcune note.
Ascoltato
oggi “Aria Mediterranea” sembra non essere scalfito dal tempo, è veramente una
prerogativa assoluta di chi propone cose valide, inattaccabili dal tempo. Il
suono si conserva alla perfezione, così l’impegno emotivo di chi ci suona, un
lavoro sentito e sincero, lontano dallo stress e da logorii di sorta. Una specie
di bolla in cui tutto attorno passa, scivola e se ne va. La copertina ci
presenta un gabbiano che vola, altra giusta intuizione per rappresentare
graficamente il contenuto dell’album, che personalmente mi fa tornare alla
memoria un altro importante disco per il Progressive Italiano degli anni ’70, “Essere
O Non Essere?” de Il Volo.
Nel
1994 viene ristampato in cd dalla Mellow Records con dieci inediti aggiunti con
il titolo “Imaginations”.
Non
servono altre parole, quando la musica parla da sola. MS
Nessun commento:
Posta un commento