Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

martedì 28 giugno 2011

Manovra economica 2011

Manovra da 47 miliardi, Berlusconi soddisfatto. Bossi: ma governo rischia

Premier: 'Serve unita''. Il Senatur: 'Lavorare ancora'. Bersani: 'Solo una farsa drammatica'

28 giugno, 22:24 (Ansa.it)


Vertice di maggioranza sulla manovra. Bossi: cambia patto stabilità Comuni virtuosi. Da fonti vertice in totale manovra da 47 mld, dai ticket della sanità alla pensione delle donne a 61 anni. Tra le novità la norma anti-badante per il taglio della pensione reversibile nei cosiddetti matrimoni d'interesse; blocco turn over P.A. per un anno; anticipo al 2014 aggancio pensioni-speranza vita; ministri con il solo stipendio parlamentare da luglio. Corte Conti: aggiustamento gravoso e complesso, necessario rigoroso contenimento spesa, no tagli lineari. Sacconi: su pensioni donne ipotesi infondate. Frattini: no riduzione ma rimodulazione delle tasse. Bersani, presa in giro del paese, è farsa drammatica.

PREMIER SODDISFATTO - Sono soddisfatto del clima che ho trovato qui oggi, ed ora è importante trasmettere questa stessa coesione e unità anche all'esterno per dimostrare che questo governo è davvero forte. E' il ragionamento conclusivo che Silvio Berlusconi, secondo diversi presenti, ha svolto al termine del vertice di maggioranza su manovra e riforma fiscale, dicendosi anche convinto che anche nei prossimi giorni si dimostrerà la stessa compattezza.
BOSSI: GOVERNO RISCHIA FIN QUANDO NON PASSA - Il Governo rischia ancora, dopo il vertice appena concluso a Palazzo Grazioli? "Mah. Rischia fin quando non è passata la manovra". Così il leader della Lega, Umberto Bossi, risponde ai giornalisti che lo interpellano al suo ritorno a Montecitorio. "Sulla manovra bisogna lavorarci ancora", sottolinea Bossi.
"Siamo riusciti ad ottenere la modifica del Patto di stabilità per i comuni virtuosi". E a chi gli chiede se ci sarà anche il taglio delle tasse, Bossi risponde: "Non in questa manovra". Poi aggiunge: "A noi interessava il Patto di stabilità innanzitutto, in maniera da permettere ai Comuni che hanno un sacco di miliardi di poterli spendere".
PD: CON SCALONE E' IRRESPONSABILITA' PURA - ''Prima avevamo lo scalone sulle pensioni ora abbiamo lo scalone sulla manovra. E' da irresponsabili spostare nel tempo misure che devono essere adottate oggi per dare ai mercati e all'Europa quei segnali di serieta' e rigore necessari per difendere la nostra economia. Il paese e' in balia di un gruppo di spericolati la cui schizofrenica litigiosita' viene superata solo dalla difesa dei propri interessi a scapito di quelli degli italiani''. Lo dice Antonio Misiani, del Pd, componente della commissione bilancio alla Camera. ''Il governo - aggiunge Misiani - sa benissimo di non arrivare neanche al 2013: si accontenta di vivacchiare per qualche altro mese aprendo il regolamento di conti tra quanti sperano di succedere a Berlusconi. Oggi, piu' che una riunione di maggioranza, c'e' stato un incontro di congiurati che hanno deciso di sacrificare il risanamento dei conti pubblici per avere il tempo di regolare i conti tra di loro''.
 
 
CASINI: SE CONFERMATE MISURE ATTO IRRESPONSABILITA' - ''Non voglio credere che le anticipazioni sulla manovra corrispondano alla realta'. Saremmo all'ultimo atto di irresponsabilita'''. Lo afferma il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini interpellato dai cronisti al riguardo. 
BERSANI: PRESA IN GIRO PAESE, E'FARSA DRAMMATICA  - "Siamo alla farsa drammatica". Se la scaglionatura della manovra in vista del pareggio di bilancio, come sembra emergere dal vertice di Palazzo Grazioli, concentrerà il grosso sul biennio 2013-2014, "é una presa in giro colossale per l'Italia". Lo dice il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, parlando con i cronisti a Montecitorio.

SALE ENTITA',FINO A 47 MLD;CIRCA 2 MLD SU 2011  - La manovra 'cresce': l'impatto, che secondo le prime voci avrebbe dovuto essere di 43 miliardi, arriverebbe a 47 miliardi. Ma sarebbe meno forte - riferiscono fonti - l'impatto sull'anno in corso che dai 3 miliardi inizialmente emersi scenderebbe a 1,8 miliardi. Mentre si confermerebbe un intervento di circa 5 miliardi (5,5 per l'esattezza) a valere sul 2012. Per arrivare ai 47 miliardi previsti gli interventi su 2013 e 2014 sarebbero i più corposi: 40 miliardi nei due anni 'equamente' distribuiti.

BORSA, TASSAZIONE TRANSAZIONI DANNOSA - Borsa Italiana esprime in una nota "profonda preoccupazione" sulle indiscrezioni circa la volontà del governo di introdurre all'interno della manovra economica una tassazione sulle transazioni finanziarie. Una misura di questo genere viene ritenuta, si spiega, "estremamente dannosa per la liquidità, la trasparenza e lo sviluppo dei mercati soprattutto in assenza di analoghe e concordate misure prese a livello europeo". La società che gestisce le contrattazioni a Piazza Affari ha diffuso il comunicato a seguito del proprio consiglio di amministrazione.

CROSETTO,TREMONTI? E' UN BRASATO O UN BOLLITO  - Tremonti? Se fosse un alimento, sarebbe un brasato, anzi un bollito. Maurizio Crosetto, sottosegretario alla Difesa del Pdl, oggi al programma di Radio2 'Un Giorno da Pecora' è tornato a parlare delle sue critiche al Ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
Lei ha detto che Tremonti, vista la manovra proposta, è da psichiatra. Si è pentito di quelle parole? "No, non mi sono pentito". In collegamento telefonico, anche lo psicoterapeuta Alessandro Meluzzi ha dato il suo giudizio sulle reazioni di Tremonti alle critiche. "Tremonti è un grande incassatore, un vero valtellinese. E' come un pizzocchero, fatto con grano saraceno, un cereale che cresce anche dieci gradi sottozero". E secondo Maurizio Crosetto, che tipo di alimento può essere Tremonti? "Un brasato. O un bollito..." Crosetto, crede il Ministro dell'Economia voglia il bene del Paese? "A mio avviso non ha ben chiaro il bene da fare al Paese: vorrebbe fare il bene ma non so se ci riesce". Come crede che avrà preso le sue critiche? "Penso abbia incassato e guardato la manovra con altri occhi, però in sostanza non gliene è fregato niente ". Quando lo rivedrà, vi saluterete? "Credo che per qualche mese sarà dura, conoscendolo".

GALAN, NON MI PIACE POTERE A UN SOLO MINISTRO - La riunione di Palazzo Grazioli ''e' andata bene, anche se non nascondo che la richiesta di maggiore collegialita' e' stata uniforme''. Lo dice il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan, che sottolinea: ''Quello che non mi piace della manovra e' che c'e' un sistema di controlli preventivi durante l'approvazione e dopo l'approvazione dove tutto il potere di controllo e di verifica e' affidato a un solo ministro''.
''Come ministro per la Cultura non posso che essere moderatamente soddisfatto''. Galan sottolinea che ''in momenti come questi c'era da temere il peggio, ci si aspettava una manovra lacrime e sangue e invece non e' cosi' almeno per 18 mesi''. Il ministro anticipa che il testo che ha avuto oggi a Palazzo Grazioli e' di 25 pagine: ''Come ministro della Cultura devo dire bene, per ora - conclude - la cultura e' fuori da qualsiasi ipotesi di taglio lineare''.
ROMANO, DAL PROSSIMO MESE MINISTRI SENZA STIPENDIO - ''Si sta facendo un tentativo di far pagare di piu' chi ha di piu'. Il primo contributo lo daranno le banche''. Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura Saverio Romano uscendo da Palazzo Grazioli. 'Dal prossimo mese i ministri non avranno lo stipendio, solo quello da parlamentare''
SACCONI, SU PENSIONI DONNE IPOTESI INFONDATE - ''In relazione alle notizie di agenzia riguardanti interventi in materia previdenziale - in particolare per quanto concerne l'eta' pensionabile delle donne nel settore privato - si precisa che le ipotesi indicate sono semplicemente infondate''. Lo afferma il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, guidato da Maurizio Sacconi, in una nota.
CORTE CONTI: AGGIUSTAMENTO GRAVOSO E COMPLESSO - "La tempestività con la quale viene in questi giorni proposta una nuova impegnativa manovra di finanza pubblica dimostra che il Governo è ben consapevole di quanto, nel complesso, il percorso di aggiustamento strutturale dei conti pubblici si presenti gravoso e di grande complessità". Lo ha detto il presidente di Sezione della Corte dei Conti, Luigi Mazzillo, in occasione della relazione sul rendiconto generale dello Stato.
IMPROROGABILE RIDURRE PESO SU SALARI - "Oggi si pone all'attenzione generale l'improrogabile necessità di un intervento in materia fiscale che riduca in misura significativa le aliquote sui redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati".
Lo ha detto il Procuratore Generale Aggiunto della Corte dei Conti, Maria Teresa Arganelli, nella requisitoria pronunciata nel Giudizio sul Rendiconto Generale dello Stato.
Ricordando che per lavoratori e pensionati "la ritenuta fiscale e contributiva è operata alla fonte", la Corte dei Conti evidenzia che "l'incremento del tasso di inflazione da prevedersi nei prossimi anni potrebbe comportare ulteriori erosioni del potere d'acquisto con conseguente diminuzione del reddito reale delle famiglie e ulteriore contrazione del mercato interno".
MONTEZEMOLO, FOLLE BALLETTO GOVERNO - "Mi sembra semplicemente folle e irresponsabile il balletto, a cui stiamo assistendo in queste ore, tra le diverse 'anime' del Governo, relativamente ai conti pubblici. Sento continuamente ripetere che l'Italia non è la Grecia. Stiamo attenti. Non è ripetendo ritornelli rassicuranti che ci mettiamo al riparo da rischi fin troppo reali". E' quanto si legge in una nota di Luca Cordero di Montezemolo.
"Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: massimo supporto alla linea del rigore del Ministro dell'Economia, non esiste alternativa e non è tempo di rotture o dimissioni, richieste o ricercate". E' quanto afferma in una nota Luca Cordero di Montezemolo, sottolineando che "lo spazio per i giochi della politica e per le partite di potere personale si è esaurito, siamo sulla linea del Piave, gli impegni sul deficit vanno mantenuti presto e senza esitazioni". "Vorrei ricordare a tutti, Ministro dell'Economia compreso, che fino a qualche mese fa la favola che eravamo usciti più forti del resto dell'Europa dalla crisi economica andava per la maggiore. Qui - prosegue Montezemolo - abbiamo bisogno di rigore nei conti e coraggio nell'indirizzare le poche risorse verso la crescita, ad incominciare dalle liberalizzazioni e dalla concorrenza totalmente ignorate dall'esecutivo a tutto vantaggio dei monopoli piccoli e grandi e delle aspirazioni neostatalistiche di una parte dei Ministri di questo Governo 'liberale'".
DI PIETRO, VEDIAMO TESTO PER DIRE SI' O NO - "Noi esamineremo voce per voce la manovra di Tremonti e alla fine diremo un sì o un no. Se poi il ministro Tremonti voterà i nostri emendamenti ne saremo ben felici...". Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro presentando la sua 'contromanovra'. 'Questa e' la nostra proposta. Vedremo quale sarà la proposta del governo nella quale non sappiamo quanto resterà di quanto propone Tremonti", ha concluso Di Pietro.
TERZO POLO, OK SE EFFICACI MISURE ANTIDEFICIT - Il Terzo Polo è pronto a sostenere le misure del governo antideficit, ma a condizione che siano "credibili ed efficaci". E' questo, in sintesi, il contenuto di una nota congiunta dei deputati dei gruppi del Terzo Polo Benedetto Della Vedova (Fli), Gian Luca Galletti (Udc), Linda Lanzillotta (Api), e Giuseppe Reina (Mpa).
"Ribadiamo la nostra attenzione sulla fragilità dei conti pubblici italiani. L'allentamento del rigore - spiegano gli esponenti del Terzo Polo - accrescerebbe la sfiducia dei mercati e rischierebbe di far precipitare l'Italia nel baratro finanziario. Il nostro giudizio complessivo sulla politica economica del governo Berlusconi e sulla sua responsabilità per gli scarsi tassi di crescita del Paese - aggiungono i parlamentari centristi - è definitivamente negativo e include una critica severa ai tagli lineari, e non selettivi, operati sulla spesa pubblica. Diamo però atto al ministro Tremonti di avere agito per evitare che alla mancanza di crescita si sommasse il ritorno alla politica del deficit di bilancio". "Il contenimento del disavanzo a livelli accettabili, nell'attuale situazione, è forse - si legge ancora nella nota - l'unico elemento di credibilità della situazione italiana e come tale va assolutamente preservato. Per questo, nel caso in cui all'interno della maggioranza perdurassero gli scontri irresponsabili che rischiano di gettare nel discredito dell'inaffidibilità internazionale la finanze pubbliche del Paese, i parlamentari dei gruppi del Terzo Polo valuteranno con senso di responsabilità nazionale la possibilità di assicurare il loro sostegno per il varo delle misure di contenimento del deficit, riduzione del debito e rilancio della crescita economica, capaci di assolvere agli inderogabili impegni europei. Nel caso in cui - concludono i quattro parlamentari - si arrivasse a un compromesso inefficace all'interno alla maggioranza, ad annacquamenti e rinvii delle misure necessarie, escludiamo ogni possibilità di sostegni parlamentari".
FRATTINI, NO RIDUZIONE MA RIMODULAZIONE TASSE - Ci sarà una riduzione delle tasse? "Non una riduzione delle tasse ma una loro rimodulazione. Tremonti ha dato a Berlusconi una bozza della delega della riforma fiscale ma io non l'ho ancora letta". Ha risposto così il ministro degli Esteri Franco Frattini ai cronisti lasciando Palazzo Grazioli. E a chi gli domandava a quanto ammonterà la manovra il ministro ha risposto: "Non so con precisione ma quello che è già uscito" cioé circa 40/43 miliardi.
"Tremonti ha recepito la richiesta di collegialità fra i ministri. Sono molto soddisfatto". Così Franco Frattini, ministro degli Esteri. Il responsabile della Farnesina ha poi sottolineato con e il clima della riunione fosse "sereno" anche da parte della Lega.
"Assolutamente no". E' secca la risposta di Franco Frattini ai cronisti che, al termine del vertice di maggioranza, gli chiedevano se ci fosse stato un 'processo' al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Inoltre, ha aggiunto rispondendo ai giornalisti, non c'é stato "nessun accenno alle dimissioni del titolare del Tesoro".

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