LEVIATHAN - Heartquake / Redux
AMS
Records – BTF.IT
Genere:
Neo Prog
Supporto:
cd / Digital – 1988 /2024
Ho
sempre sostenuto che bisogna dare merito a chi ha tenuto vivo l’interesse di un
genere quando esso è stato spodestato nel tempo. Mi sto riferendo al
Progressive Rock che alla fine degli anni ’70 vede giungere un profondo stop a
causa delle nuove mode, il Punk, la disco e la New Wave. Suonare Prog negli
anni ’80 è stata dura, di certo chi l’ha fatto non è per i soldi, ma per pura passione
in quanto le vendite non hanno mai raggiunto vette importanti. Ci sono riuscite
le band inglesi dell’ondata Neo Prog, ossia Marillion, IQ Pendragon e poco più,
perché in fin dei conti il fans del genere è sempre stato affamato di questa
musica, in un periodo di vacche magre poi ancora di più. In Italia lo scenario
è stato ancor più desolante, ma per approfondimenti vi rimando al mio libro PROGRESSIVE
ROCK ITALIANO 1980 – 2013 (Arcana).
Una
band storica che ha lasciato il segno in suolo italico è la romana Leviathan.
Si forma nel 1985 in piena era Neo Prog, Alex Brunori (voce e testi), Franco
Pezzella (tastiere) e Andrea Moneta (batteria) sono gli ideatori del progetto
che rilascia subito un demo intitolato "The 7% Solution EP" del quale
oggi purtroppo si sono perse le tracce. Sostenitori di sonorità IQ, Marillion,
Pallas e del nostro Prog classico come quello del Banco Del Mutuo Soccorso o
Premiata Forneria Marconi, decidono nel 1987 di reclutare nelle file anche
Sandro Wlderk (basso) e Rocco Paterna (chitarra). Con questa formazione
esordiscono grazie a “Heartquake”, un album che sia il fans italiano che la
critica di settore, apprezza moltissimo. Le idee sono buone, così le canzoni,
ma un limitato budget ha fatto si che tutto accadesse molto velocemente,
soltanto cinque giorni per affittare uno studio di registrazione e questo di
certo non ha giocato a favore del risultato finale, seppure ottimo per i tempi
che intercorrevano. Dunque nel settore, “Heartquake” resta un album
storicamente importante, anche per il numero di copie stampate, 1500 di cui 300
in vinile rosso.
Dopo
cambi di line up, nel 1990 è la volta di “Bee Yourself”, a seguire un lungo
periodo di stop per poi tornare in progetti vari, nel 2003 partecipano
all'opera rock collettiva “Kalevala”, seguita l'anno successivo da “Colossus Of
Rhodes” e nel 2008 a “Giallo! One Suite For The Murderer)”, infine ai
tribute-album dedicati a Steve Hackett e John Wetton.
Oggi
Alex Brunori, autore anche del bellissimo artwork di questa edizione, insieme
ai componenti originali, che comprendono anche Andrea Moneta (batteria) e
Andrea Amici (tastiere), ritornano con la volontà di dare nuova veste a questo
splendido album, riregistrandolo con le capacità economiche odierne ma
soprattutto con i mezzi più adeguati e il tempo lecito.
Per
completare la band, i Leviathan si avvalgono di due grandi musicisti del
settore come, Andrea Castelli (Airspeed, Cappanera, Rovescio della Medaglia
etc.) e Fabio Serra (Arlequin, Røsenkreütz etc.).
Con
questi presupposti, mi appresto curioso all’ascolto e quando il classico “The
Waterproof Grave” apre le danze, non posso che rimanere colpito dalla
magniloquenza dei suoni e della rinata freschezza dell’insieme, una
rielaborazione fedele all’originale ma con le aggiunte capacità del caso. Sono
i Pallas a venire allo scoperto in maniera prepotente. Finalmente gli anni ’80
sono decurtati di quel brutto suono che nel periodo non riuscivo ad apprezzare,
denominandolo allora “il suono di plastica”, specialmente per quello che
riguardava la batteria. Magnifica “Hellishade Of Heavenue”, musica fatta con il
cuore, sensibile nei passaggi fondamentali supportati da un importante tappeto
di tastiere.
“Only
Visiting This Planet” ha molto del Marillion sound periodo Fish, ma anche
personalità. Tutto il disco è un susseguirsi di grandi emozioni.
Ora
“Heartquake” ha ottenuto giustizia, e si può apprezzare al meglio, un occasione
assolutamente da non perdere, anche per capire l’importanza storica di questa
band che a mio modesto parere, avrebbe dovuto raccogliere maggiori consensi di
pubblico. Il treno passa un'altra volta, ora lo sapete. MS
Versione Inglese:
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