Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

sabato 9 novembre 2024

Leviathan

LEVIATHAN - Heartquake / Redux
AMS Records – BTF.IT
Genere: Neo Prog
Supporto: cd / Digital – 1988 /2024




Ho sempre sostenuto che bisogna dare merito a chi ha tenuto vivo l’interesse di un genere quando esso è stato spodestato nel tempo. Mi sto riferendo al Progressive Rock che alla fine degli anni ’70 vede giungere un profondo stop a causa delle nuove mode, il Punk, la disco e la New Wave. Suonare Prog negli anni ’80 è stata dura, di certo chi l’ha fatto non è per i soldi, ma per pura passione in quanto le vendite non hanno mai raggiunto vette importanti. Ci sono riuscite le band inglesi dell’ondata Neo Prog, ossia Marillion, IQ Pendragon e poco più, perché in fin dei conti il fans del genere è sempre stato affamato di questa musica, in un periodo di vacche magre poi ancora di più. In Italia lo scenario è stato ancor più desolante, ma per approfondimenti vi rimando al mio libro PROGRESSIVE ROCK ITALIANO 1980 – 2013 (Arcana).
Una band storica che ha lasciato il segno in suolo italico è la romana Leviathan. Si forma nel 1985 in piena era Neo Prog, Alex Brunori (voce e testi), Franco Pezzella (tastiere) e Andrea Moneta (batteria) sono gli ideatori del progetto che rilascia subito un demo intitolato "The 7% Solution EP" del quale oggi purtroppo si sono perse le tracce. Sostenitori di sonorità IQ, Marillion, Pallas e del nostro Prog classico come quello del Banco Del Mutuo Soccorso o Premiata Forneria Marconi, decidono nel 1987 di reclutare nelle file anche Sandro Wlderk (basso) e Rocco Paterna (chitarra). Con questa formazione esordiscono grazie a “Heartquake”, un album che sia il fans italiano che la critica di settore, apprezza moltissimo. Le idee sono buone, così le canzoni, ma un limitato budget ha fatto si che tutto accadesse molto velocemente, soltanto cinque giorni per affittare uno studio di registrazione e questo di certo non ha giocato a favore del risultato finale, seppure ottimo per i tempi che intercorrevano. Dunque nel settore, “Heartquake” resta un album storicamente importante, anche per il numero di copie stampate, 1500 di cui 300 in vinile rosso.
Dopo cambi di line up, nel 1990 è la volta di “Bee Yourself”, a seguire un lungo periodo di stop per poi tornare in progetti vari, nel 2003 partecipano all'opera rock collettiva “Kalevala”, seguita l'anno successivo da “Colossus Of Rhodes” e nel 2008 a “Giallo! One Suite For The Murderer)”, infine ai tribute-album dedicati a Steve Hackett e John Wetton.
Oggi Alex Brunori, autore anche del bellissimo artwork di questa edizione, insieme ai componenti originali, che comprendono anche Andrea Moneta (batteria) e Andrea Amici (tastiere), ritornano con la volontà di dare nuova veste a questo splendido album, riregistrandolo con le capacità economiche odierne ma soprattutto con i mezzi più adeguati e il tempo lecito.
Per completare la band, i Leviathan si avvalgono di due grandi musicisti del settore come, Andrea Castelli (Airspeed, Cappanera, Rovescio della Medaglia etc.) e Fabio Serra (Arlequin, Røsenkreütz etc.).
Con questi presupposti, mi appresto curioso all’ascolto e quando il classico “The Waterproof Grave” apre le danze, non posso che rimanere colpito dalla magniloquenza dei suoni e della rinata freschezza dell’insieme, una rielaborazione fedele all’originale ma con le aggiunte capacità del caso. Sono i Pallas a venire allo scoperto in maniera prepotente. Finalmente gli anni ’80 sono decurtati di quel brutto suono che nel periodo non riuscivo ad apprezzare, denominandolo allora “il suono di plastica”, specialmente per quello che riguardava la batteria. Magnifica “Hellishade Of Heavenue”, musica fatta con il cuore, sensibile nei passaggi fondamentali supportati da un importante tappeto di tastiere.
“Only Visiting This Planet” ha molto del Marillion sound periodo Fish, ma anche personalità. Tutto il disco è un susseguirsi di grandi emozioni.
Ora “Heartquake” ha ottenuto giustizia, e si può apprezzare al meglio, un occasione assolutamente da non perdere, anche per capire l’importanza storica di questa band che a mio modesto parere, avrebbe dovuto raccogliere maggiori consensi di pubblico. Il treno passa un'altra volta, ora lo sapete. MS





Versione Inglese: 


LEVIATHAN - Heartquake / Redux
AMS Records - BTF.IT
Genre: Neo Prog
Support: cd / Digital - 1988 /2024


I have always maintained that credit should be given to those who have kept the interest of a genre alive when it has been ousted over time. I am referring to Progressive Rock, which in the late 1970s saw a profound stop coming due to the new fashions, Punk, disco and New Wave. Playing Prog in the 1980s was tough, certainly those who did it were not for the money, but out of pure passion as sales never reached major heights. The British bands of the Neo Prog wave, namely Marillion, IQ Pendragon and little more, succeeded, because after all the fans of the genre have always been hungry for this music, in a period of lean cows then even more so. In Italy the scenario was even more bleak, but for more details I refer you to my book PROGRESSIVE ITALIAN ROCK 1980 - 2013 (Arcana).
A historic band that has left its mark on Italian soil is the Roman band Leviathan. Formed in 1985 in the midst of the Neo Prog era, Alex Brunori (vocals and lyrics), Franco Pezzella (keyboards) and Andrea Moneta (drums) are the creators of the project that immediately released a demo entitled "The 7% Solution EP" of which today, unfortunately, traces have been lost. Supporters of IQ sonorities, Marillion, Pallas and our classic Prog such as that of Banco Del Mutuo Soccorso or Premiata Forneria Marconi, they decided in 1987 to recruit in the ranks also Sandro Wlderk (bass) and Rocco Paterna (guitar). With this lineup they make their debut thanks to "Heartquake," an album that both Italian fans and critics in the field, greatly appreciate. The ideas are good, so are the songs, but a limited budget made everything happen very quickly, only five days to rent a recording studio and this certainly did not play in favor of the final result, although excellent for the intervening time. So in the industry, "Heartquake" remains a historically important album, not least because of the number of copies pressed, 1,500 of which 300 were on red vinyl.
After lineup changes, in 1990 it was the turn of "Bee Yourself," followed by a long period of stop before returning to various projects, in 2003 they participated in the collective rock opera "Kalevala," followed the next year by "Colossus Of Rhodes", and in 2008 in "Yellow! One Suite For The Murderer)", finally to tribute-albums dedicated to Steve Hackett and John Wetton.
Today Alex Brunori, author also of the beautiful artwork of this edition, together with the original components, which also include Andrea Moneta (drums) and Andrea Amici (keyboards), return with the will to give a new look to this splendid album, re-recording it with today's economic capabilities but above all with the most appropriate means and lawful time.
To complete the band, Leviathan makes use of two great musicians in the field such as, Andrea Castelli (Airspeed, Cappanera, Rovescio della Medaglia etc.) and Fabio Serra (Arlequin, Røsenkreütz etc.).
With these assumptions, I set out curiously to listen, and when the classic "The Waterproof Grave" opens the dances, I cannot help but be impressed by the magniloquence of the sounds and the reborn freshness of the whole, a reworking faithful to the original but with the added capabilities of the case. It is Pallas who come out of the closet in an overpowering way. At last, the 80s are stripped of the ugly sound that I could not appreciate at the time, calling it then "the plastic sound", especially as far as the drums were concerned. Magnificent "Hellishade Of Heavenue", music made from the heart, sensitive in key passages supported by an important carpet of keyboards.
"Only Visiting This Planet" has much of the Marillion sound Fish period, but also personality. The whole record is a succession of great emotions.
Now "Heartquake" has been given justice, and can be appreciated at its best, an absolutely not-to-be-missed opportunity, also to understand the historical importance of this band, which in my humble opinion, should have garnered more public acclaim. The train passes another time, now you know. MS







 

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