NOTTURNO CONCERTANTE – Distressed
Colours
Luminol Records
Genere: Progressive Rock
Supporto: cd / digital - 2024
Un'altra
band storica nel panorama Progressivo italiano post anni ’70 è il Notturno
Concertante dei fondatori Lucio Lazzaruolo e Raffaele Villanova. Autori di una
musica delicata, melodiosa, dedita principalmente a colpire l’anima
dell’ascoltatore, i Notturno Concertante compiono quarant’anni di carriera.
Otto gli album rilasciati nel tempo, cibo per la mente dei veri progsters.
Ne
è passata d’acqua sotto i ponti dall’album “The Hiding Place” del 1990, ma lo
stile influenzato da gruppi come Genesis, Van Der Graaf Generator e Camel è
rimasto costante nel tempo. Oggi invece nella musica dei campani si denota un
mutamento verso la libertà compositiva, un suono maggiormente diretto, si
spazia dalla musica etnica all’elettronica, dal rock alla musica classica.
Assieme ai fondatori suona il batterista Francesco Margherita e con loro ospiti
importanti come il clarinettista albanese Defrim Mala,
il tastierista americano Jack Julian, la violinista russa Nadia Khomoutova, il
sassofonista greco Spiros Nikas, Cristiano Roversi al basso stick (Moongarden,
Massimo Zamboni, John Wetton), e il flautista Gianluca Milanese.
Siamo
al cospetto di un album completamente strumentale, per cui la ricerca dei suoni
e delle giuste armonie diventa fondamentale, nei quattordici brani che
compongono l’album i Notturno Concertante lo fanno con sorprendente semplicità.
Di certo l’esperienza annosa gioca a loro favore, tuttavia tengo a sottolineare
che è più complesso trovare una melodia che resti in mente piuttosto che
mostrare capacità tecnico/esecutive al limite del logorroico, diventa
semplicemente palestra. Serve sicuramente una tecnica di base, questa gioca a
favore di ciò che si vuole esprimere, ma alla fine dell’ascolto deve comunque rimanere
qualcosa in mente. Molti gli strumenti acustici, alcuni come nel caso delle
chitarre, sono stati costruiti all’uopo da un famoso mastro liutaio italiano.
L’artwork
di Raffaele Villanova ben esprime il concetto dell’album nel quale si toccano
argomenti come l’immigrazione, e la speranza di andare incontro a un futuro
migliore.
Difficile
estrapolare un brano significativo su tutti, tanta è la qualità espressa nell’album,
ci prova subito “Soft Moon” a dare un’identità specifica al contesto, canzone
in bilico fra etnia e Rock Folk in cui le chitarre acustiche vengono alla luce
con vigore. Il suono del basso è protagonista in “Shadows Party” in cui le arie
aprono a scenari dall’ampio respiro. La title track approccia a un mondo
Crimsoniano in cui il ritmo ha una valenza considerevole.
Ma
si entra nel mondo del Rock Progressivo canonico nei sei minuti ricercati di
“Kissing Cloud” dove il sound acquista connotati di genere Agorà. Ancora
chitarre protagoniste nella ritmica di “Elusive”, canzone semplice e diretta
avente all’interno crescendo sonori e arrangiamenti gradevoli.
In
“Lost Cloud” c’è il violino a donare pesantezza alle arie che tuttavia tentano
strade di positività emotiva. Il concetto è rimarcato in “Dark Silence” per poi
passare alle chitarre elettriche di “Poison Town”.
Un
brano ricercato e intimistico è “On The Nature Of Things”, dove ancora una
volta gli arrangiamenti fanno da evidenziatore alle amabili atmosfere. Sale il
ritmo con “Pr Smiles” per poi giungere a “Skywriting”, un'altra scommessa sulla
variazione stilistica dei Notturno Concertante 2024. Il sax è protagonista
nell’allegra “Pastel Ghosts” mentre “Winterlude” è trascinante nell’incedere.
“Raw Elegance” è degna chiusura di quest’album variegato e melodico.
Il
ritorno dei Notturno Concertante è un'altra boccata d’ossigeno per chi dalla
musica pretende serenità, classe e semplicità, quarant’anni di ottima musica! Grazie. MS
Versione Inglese:
It's fantastic to see that Notturno Concertante is still active.
RispondiEliminahttps://album.link/hxmngpvwbb2vs
A beautiful reality.
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