Tritop
TRITOP - Rise Of Kassandra
Tritop
Music
Genere: Progressive Rock
Supporto: Bandcamp – 2023
Spesso
abbiamo letto oppure siamo entrati sull’argomento “che fine sta facendo la
nostra musica” e chi in maniera più pessimistica e chi con uno sguardo più
benevolo ne abbiamo dette di tutte. E’ vero che il mercato è in crisi, anche se
il vinile sta prendendo sempre più piede, ma quando si costata la presenza di
nuove band di giovani ragazzi intenti a suonare un genere antico quale il Progressive
Rock, allora sta significando che un filo di speranza ancora c’è. Chiaramente
non si parla più di mestiere, oggi le band suonano più per la passione, poche
sono coloro che gliel’hanno fatta e questo soprattutto grazie alle numerose
date live, dove si può veramente racimolare qualcosa. L’Italia è stata sempre
sotto il mirino mondiale per il Prog, dobbiamo essere orgogliosi di tutte le
band che si sono prodigate dagli anni ’70 a oggi. Purtroppo noi siamo un
pubblico esterofila, dove vige la regola dell’erba del vicino è sempre più
verde, invece abbiamo in casa band che nulla hanno da invidiare ad altre magari
più blasonate straniere. Un bell’esempio giunge dai Tritop, formazione nata nel
2016 da un’idea del batterista Ivo Di Traglia che con i suoi amici Pierfrancesco
Di Pofi (tastiere), Francesco Caponera (chitarra), Jacopo Tuzi (basso), Mattia
Fagiolo (voce) e Iacopo Di Traglia (testi), riporta alla luce sia le sonorità
anni ’70 (King Crimson, Yes, Genesis ed Emerson, Lake & Palmer) che il Prog
più recente ad esempio caro a band come The Flower Kings o Spock’s Beard.
L’amore
per il genere da parte dei Tritop è totale e lo si evince anche dalla volontà
di accontentare i collezionisti del vinile, il disco “Rise Of Kassandra” è
edito si in file (Spotify, Bandcamp etc.) ma anche in CD e LP, a testimonianza
di quanto detto in precedenza. Con loro un esteso parterre di chitarristi
ospiti, Pietro Cornacchia, Simone Cozzetto, Andrea Ricci, Vincenzo Mancini, Emanuele
Andolfi, e Pasquale Ripa. Con l’artwork curato da Graziano Roccatani e una
buona registrazione effettuata nei MStudio Center, il debutto è composto di
quattro brani e questo fa già intendere la lunga durata dei stessi. Infatti,
apre la mini suite “Rise Of Kassandra” con i suoi bei tredici minuti. Subito
chitarra e mellotron in cattedra fra classicismi e Kaipa fanno alzare il pelo
agli appassionati del Prog, annessi richiami Gentle Giant e Genesis, un
immediato pugno allo stomaco. Da solo il pezzo vale l’album nel senso che qui
si può ascoltare davvero di tutto, sia virtuosismi che melodie orecchiabili
oltre agli immancabili cambi di ritmo. Una parola per la bellissima voce di
Mattia Fagiolo, che da ancora il meglio nell’adiacente “Delighted Insanity”,
vera e propria chicca Prog di rara bellezza. Qui Spock’s Beard e tanta energia
grazie anche all’ottimo lavoro alla batteria di Ivo Di Traglia. La canzone più
breve s’intitola “Island Of Servitude” con poco più di quattro minuti che mi
fanno scaturire una riflessione, i Tritop sono giovani, ma hanno alle spalle un
bagaglio culturale musicale ampio. Hanno ascoltato molto, ma soprattutto hanno
assimilato, qui ci sento anche frammenti di Echolyn, magari mi sbaglio,
tuttavia la materia storicamente la conoscono davvero bene. E veniamo al brano
più bello del disco, la suite di ventiquattro minuti “The Sacred Law Of
Retribution”, vera manna dal cielo per il classico Prog fans. Si apre con i
giochi vocali in stile Gentle Giant e direi anche piuttosto Savatage style visto
le chitarre elettriche. E poi via alla ricerca di nuovi intrecci sonori fra
staffette di assolo e molto classicismo come piace a Lucassen degli olandesi
Ayreon. Sottolineo anche la cura per gli arrangiamenti che fanno dell’ascolto
un piacere assoluto.
Ritengo
“Rise Of Kassandra” pur essendo oggi solo a marzo, una delle migliori uscite
dell’anno, ma non soltanto per il Prog italiano, bensì mondiale. I ragazzi
hanno idee, passione, tecnica e classe da vendere, ne sentiremo parlare di più,
ne sono sicuro, anche se fare Prog non è fare Trap e quindi consapevolmente si
resta in un limbo per appassionati… Purtroppo! MS
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