Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO
La storia dei generi enciclopedica

lunedì 9 novembre 2020

Faro

 

FARO – Luminance
Andromeda Relix
Genere: Progressive Metal
Supporto: cd – 2020




Fra Chieti e Pescara nel 2007  nasce il progetto Faro, grazie ad un idea di Rocco De Simone (voce, tastiere). Nel 2011 con l’album “Gemini” i Faro si fanno notare per un Metal Prog molto intrigante, raccogliendo consensi sia di pubblico che di critica. Il trio Rocco De Simone, Angelo Troiano (chitarra, tastiere, basso) e Fabrizio Basco (chitarra) come guest, approdano all’Andromeda Relix di Gianni Della Cioppa, sempre vigile a tutto ciò che accade nel mondo musicale nel suolo italico. Il sound Faro nel 2020 si smussa ma non perde di energia e questo lo si può constatare anche nella visione del videoclip che anticipa l’album “Luminance” dal titolo “Fragments”.
Il disco suddiviso in sette tracce si apre con “Pure”, sin dalle prime note sgocciolate di chitarra ciò che balza all’orecchio è una buona incisione, mentre il sound è in bilico fra gli anni ’80 ed il Post Prog. Tanta melodia semplice da immagazzinare, sensazioni che alcuni di voi aventi una certa età hanno già provato nell’ascolto di certa New Wave.
“Fragment” palesa il lato Metal che antecedentemente definivo smussato, un gradevole gioco di stili che rendono la canzone misteriosa ed affascinante grazie anche ad arpeggi ed effetti sonori. “December” si apre con altri effetti e riverberi, nel suono aleggia sempre un velo di malinconia mentre la voce pacata non cerca mai di essere un aggiunta standard al sound, piuttosto uno strumento che bene è spalmato nella fetta sonora. Non sono a conoscenza se la band abbia mai ascoltato i Type O Negative, tuttavia qualcosa si può accostare per certe soluzioni proposte, questo anche in “Lucas”. Musica curata nei particolari, raffinata, mai caotica, tutto è sistemato nel posto giusto al momento giusto, un grande esempio lo si ha in “Tears” dove la melodia la fa da padrona e gli arrangiamenti sono il valore aggiunto.
Il brano più lungo dell’album supera i sette minuti e si intitola “Down”, qui i Faro cercano cambi di ritmo pur rimanendo sempre dentro canoni grevi ed oscuri. Proprio come rappresenta l’artwork ad opera di Pino Giannini. Di tanto in tanto rasoiate Metal a spezzare arpeggi lievi, il tutto sopra una ritmica curatissima e sincopata. Nei tre minuti di “Autumn” è palesata molta personalità oltre che una spiccata arguzia nel compore melodie orecchiabili. “Luminance” chiude l’album che per titoli e in certe occasioni sonore possono far venire in mente anche i nordici Soen.
Un disco maturo a dimostrazione della crescita  artistica dei Faro, un mondo sonoro che grazie a quel velo di malinconia sembra essere avvolto nel mistero e nell’emotività, prerogativa per un viaggio mentale affascinante da non mancare. MS




1 commento:

  1. Disco maturo, ma cazzo una copertina così scadente,scontata e realmente di pessima qualità, ti toglie la voglia di comprarlo.

    RispondiElimina