NONSOLO PROGROCK, blog di informazione musicale ed altro
a cura di MASSIMO SALARI
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lunedì 9 novembre 2020
Faro
FARO – Luminance Andromeda Relix Genere: Progressive Metal Supporto: cd – 2020
Fra
Chieti e Pescara nel 2007nasce il
progetto Faro, grazie ad un idea di Rocco De Simone (voce, tastiere). Nel 2011
con l’album “Gemini” i Faro si fanno notare per un Metal Prog molto intrigante,
raccogliendo consensi sia di pubblico che di critica. Il trio Rocco De Simone,
Angelo Troiano (chitarra, tastiere, basso) e Fabrizio Basco (chitarra) come
guest, approdano all’Andromeda Relix di Gianni Della Cioppa, sempre vigile a tutto
ciò che accade nel mondo musicale nel suolo italico. Il sound Faro nel 2020 si
smussa ma non perde di energia e questo lo si può constatare anche nella
visione del videoclip che anticipa l’album “Luminance” dal titolo “Fragments”. Il
disco suddiviso in sette tracce si apre con “Pure”, sin dalle prime note
sgocciolate di chitarra ciò che balza all’orecchio è una buona incisione,
mentre il sound è in bilico fra gli anni ’80 ed il Post Prog. Tanta melodia
semplice da immagazzinare, sensazioni che alcuni di voi aventi una certa età
hanno già provato nell’ascolto di certa New Wave. “Fragment”
palesa il lato Metal che antecedentemente definivo smussato, un gradevole gioco
di stili che rendono la canzone misteriosa ed affascinante grazie anche ad
arpeggi ed effetti sonori. “December” si apre con altri effetti e riverberi,
nel suono aleggia sempre un velo di malinconia mentre la voce pacata non cerca
mai di essere un aggiunta standard al sound, piuttosto uno strumento che bene è
spalmato nella fetta sonora. Non sono a conoscenza se la band abbia mai
ascoltato i Type O Negative, tuttavia qualcosa si può accostare per certe
soluzioni proposte, questo anche in “Lucas”. Musica curata nei particolari,
raffinata, mai caotica, tutto è sistemato nel posto giusto al momento giusto,
un grande esempio lo si ha in “Tears” dove la melodia la fa da padrona e gli
arrangiamenti sono il valore aggiunto. Il
brano più lungo dell’album supera i sette minuti e si intitola “Down”, qui i
Faro cercano cambi di ritmo pur rimanendo sempre dentro canoni grevi ed oscuri.
Proprio come rappresenta l’artwork ad opera di Pino Giannini. Di tanto in tanto
rasoiate Metal a spezzare arpeggi lievi, il tutto sopra una ritmica curatissima
e sincopata. Nei tre minuti di “Autumn” è palesata molta personalità oltre che
una spiccata arguzia nel compore melodie orecchiabili. “Luminance” chiude
l’album che per titoli e in certe occasioni sonore possono far venire in mente
anche i nordici Soen. Un
disco maturo a dimostrazione della crescita artistica dei Faro, un mondo sonoro che grazie
a quel velo di malinconia sembra essere avvolto nel mistero e nell’emotività,
prerogativa per un viaggio mentale affascinante da non mancare. MS
Disco maturo, ma cazzo una copertina così scadente,scontata e realmente di pessima qualità, ti toglie la voglia di comprarlo.
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