LELIO PADOVANI – Waves
Autoproduzione
Genere: Virtuoso chitarra
Supporto: Ep – 2016
Il
polistrumentista parmense Lelio Padovani è di sicuro un esponente di spicco per
quello che concerne il movimento chitarristico italiano oltre che insegnante, compositore
ed arrangiatore.
Nella
sua carriera ha rilasciato numerose testimonianze sonore, a partire dal 2002
con “Umknow EvolutioN”. A seguire l’Ep “A2A” (2003), “The Big Picture” (2005),
“Chasing The Muse” (2007), le colonne sonore “Il Solitario” (2008) e “Mia
Diletta” (2009), “Electronic” (2010) ed altre colonne sonore ancora. Consegue
anche numerosi riconoscimenti negli anni, due su tutti il Premio MEI/Toast 2007
per la segnalazione della giuria a “Chasing The Muse” e la nomination al David
Di Donatello 2010 per “Il Solitario”.
Il
suo modo di essere virtuoso con la chitarra non è prettamente esibizionistico,
ma attento alla melodia, delicato e profondo.
Nel
2016 esce il suo lavoro “Waves”, Ep composto da quattro canzoni dalla durata
media di quasi cinque minuti l’una. “Waves” vuole essere anche un esperimento,
dove nella title track si registrano decine di chitarre elettriche come
accompagnamento, cavalcando dunque onde sonore ed elettromagnetiche. L’ascolto
in tutto il suo insieme è gradevole e rilassante anche perché non si tratta di
un album di sola chitarra, i Synth ricoprono un ruolo importantissimo,
riempiendo il suono in maniera più consistente. “Time Traveller” che apre il
disco ne è l’esempio calzante. Ciò che colpisce l’ascolto è la grazia con cui
la chitarra percorre anche scale neoclassiche, mai sparate inutilmente a mille.
Padovani bada molto alla sostanza emotiva. Non da meno l‘importanza del giusto
motivetto trainante che intercorre fra
un solo e l’altro.
Più
robusta “Siren Song” grazie anche all’effetto della presenza di più chitarre
armonizzate. Tornano i Synth in “Sunday”, ballata morbida ed elegante. Musica
da accompagnamento che lascia il segno emotivo, fatta con la mente ed il
cuore. La si può ascoltare anche a
volume molto alto, tanto non disturba mai.
A
chiudere la title track già citata che prende lo spunto dai lavori di Rhys
Chatham qui con le chitarre riaccordate e suonate come in una sezione archi di
un orchestra.
Padovani
è un personaggio che va approfondito, un supporto musicale aggiunto alla nostra
cultura. MS
Per contatti: www.leliopadovani.com , Facebook: https://www.facebook.com/lelio.padovani.7
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