VUOTO PNEUMATICO –
Vuoto Pneumatico
La Cantina Appena
Sotto La vita
Genere:
Avanguardia/Poesia Rock
Supporto: cd – 2014
…E scopri che è possibile unire la poesia con la
sperimentazione, la teatralità con un trapano, il canto sciamanico con il Rock acustico
ed elettrico. Tutto è possibile nell’arte, perché è l’espressione dello stato
d’animo dell’uomo espresso con un differente linguaggio, c’è poi chi si sente
esploratore e chi no. Nel tempo passato ci sono stati nomi illustri che hanno
lasciato lavori singolari, ad esempio John Cage tanto per citarne uno, ma la
sperimentazione e l’avanguardia non hanno confini e neppure mete. Gianni
Venturi (voce) e Giacomo Marighelli (chitarra) dopo alcune serate live dedite
all’improvvisazione, uniscono le forze per creare in studio “Vuoto Pneumatico”.
Venturi probabilmente lo conoscerete già, poeta e cantante del gruppo Prog Jazz,
Altare Thotemico, mentre Marighelli lavora con lo pseudonimo di Margaret Lee ed
è compositore di musiche per video e spettacoli teatrali. “Vuoto Pneumatico” è
proprio il titolo di uno spettacolo teatrale della compagnia TEATROSCIENZA di
Alex Gezzi, Eugenio Squarcia ed Elena Pavoni. Ebbene ci lasciano un disco per
pensare, per colpire la mente, per emozionare lo spirito che è in noi, tutto questo
soltanto se si ha la capacità di sapere ascoltare.
Tredici pezzi che
sferzano il cervello, la poesia di Venturi non è mai scontata, è ricolma
di parole stridule come riesce a fare un gessetto sulla lavagna, ma anche
accarezzare, coccolare, il tutto sempre con spavalderia ed irruenza. Spesso
è sbattere in faccia la realtà, grida di
chi è stanco di vedere attorno a se cose che sfuggono alla norma del vivere
degnamente. Il Vuoto Pneumatico è vessillo di questo progetto, un viatico per
riflettere, supportato da un suono a volte anche elettronico, grazie all’ausilio
di Federico Viola e Friedrich Canè e di altri amici come il violoncellista
Eugenio Squarcia e Mario Montalbano (percussioni).
Curato ed esaustivo l’artwork con i testi scritti, oltre che
elegante la confezione cartonata.
Immagini che fotografano un significato, su questo Venturi
ne è maestro.
Ma il disco si apre con il testo di Giacomo Marighelli, dal
titolo “Vuoto Pneumatico”, l’unico a suo nome e recitato a sua voce, in cui la
tristezza viene descritta come “La marionetta della gioia che si rompe!”. Si
tratta della donna che è vita in quanto “Fiore Uterino”, mentre il maschio fa
la guerra ed è dolore. “Madre che a tutto davi un nome che la sofferenza tua
hai chiamato: MAI PIU’”. Significati forti e veri sottolineati dalla ricerca
fonetica e dalla perfetta musica di Marighelli.
Bellissimo sunto della società odierna in “Aaaah”, dove
l’autore si sente estraniato, dal cuore freddo, ma che comunque conclude con un
auspicio, “Che possa il deserto che avanza sciogliere il mio cuore di neve…”.
Il suono acustico della chitarra accompagna anche “La Notte”, inno a questa
parte della giornata che sempre ha affascinato l’uomo facendolo meditare, privo
degli isterismi giornalieri. Incongruenze nella bella “Ventose Vie”, fra amore
e vita avversa.
A questo punto un “Intermezzo” sonoro dato dalle chitarre in
stile The Shadows con una punta di Psichedelia, per poi riprendere con “Polline
Di Sogno” dove siamo connessi con il dolore e siamo “tutti muti”.
Dedica sensibile con “A Tutte Le Madri” tra il bagno di Gong
ed il bastone della pioggia di Mario Montalbano, atmosfere surreali fra suoni e
parole. Campana tibetana, cimbali, basi elettroniche voci e chitarra per
“Numeri Primi”, saggio di matematica e spiritualità. I mondi di “Vuoto
Pneumatico” sono elastici, perscrutativi, caldi e freddi. E allora ecco “Buon
Natale”, fra augurio e constatazione, oppure l’inno alla vita di “Perso Nella
Danza”.
Altro bell’esempio di descrizione poetica a riguardo di ciò
che ci circonda, lo possiamo ascoltare in “Buio Asmatico”, un insieme di
tasselli visivi che compongono un puzzle di quotidianità dal quale se ne possono sentire gli odori
tanto sono ben esposti. Ed il disco si conclude con “La Rete”, lode alla vita.
Chi lo ha detto che le poesie non si possono cantare? Se
amate ascoltare, se amate la poesia, la rappresentazione sentita ed il pensare,
non fatevi sfuggire questo esordio per nessun motivo, vi farà sentire vivi. Il
suo nome? Poetry-Rock.(MS)
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