NICK
THE FREAK – Il Rumore Della Città – Vol. 1
Trulletto
Records / Believe Music Italia
Genre:
Rock, Cantautore
Format:
Digital / CD – 2025
Resto
felicemente colpito quando mi imbatto in artisti che ridonano voce al
cantautorato verace, quello in stile Ivan Graziani, Edoardo Bennato, Rino
Gaetano e altri ancora, perché negli ultimi anni le nuove mode hanno fatto dei
cantautori tabula rasa. Raddoppia la contentezza quando noto che questi sono
giovani e attenti alle lezioni del passato. Con una battuta sintetizzerei in
“c’è vita sulla terra”!
Sì,
questo vale anche per il Rock; insomma, la scena italica negli ultimi tempi
regala sorprese e in tempi di IA non è cosa da poco. L’imputato in questione ha
il nome d’arte di Nick The Freak ed è un chitarrista e compositore di Bari.
Tuttavia non è proprio l’ultimo arrivato in questo panorama, in quanto
militante nei Modaxì nel 2000 e attivo in alcune collaborazioni con Caparezza,
oltre alle esperienze in giro per l’Europa con il R’n’R/Blues dei The Good Ole
Boys e il progetto Ska/Reggae B.U.M. (Bari Upbeat Movement).
Nick
The Freak vive la sua Bari, la respira, l’osserva e la tramuta in musica sin
dal primo album “Il Disco Vecchio” del 2019. Il progetto prosegue oggi con “Il
Rumore Della Città – Vol. 1 e Vol. 2”, di cui la prima parte è edita mentre la
seconda vedrà luce nella primavera del 2026. Traspare il legame con la sua
terra, ma anche la volontà di andare via dalla tossicità che la circonda. Ecco
dunque il proferire di testi sagaci, per questo mi sono permesso di accostare
l’autore a certi cantautori nominati in precedenza. Il Blues, come la storia
insegna, nasce proprio dalla volontà di esprimere in un canto di poche note una
situazione sociale non proprio agevole; questo modus operandi è conservato
anche in alcuni dei brani proposti nell’album.
La
formazione è composta da Nick The Freak (voce, chitarre, basso, synth,
percussioni), Simone Martorana (chitarre, cori), Nicola De Liso (batteria),
Valeria Quarto (cori) e Paolo Palmieri (synth).
E
veniamo a “Il Rumore Della Città – Vol. 1”, che si apre con un bel Rockaccio
ruvido, un mix proprio fra Bennato e Graziani intitolato “City Boy, Country
Girl”, anche singolo di cui si realizza un video diretto da Alberto Fortunato.
Esso racconta un’impossibile storia d’amore tra un ragazzo imprigionato dal
cemento e dalle logiche cittadine e una ragazza che vive invece fuori dal
centro urbano. Trascinante e godereccio.
Cambia
lo scenario attraverso “Il Gelo”, più morbido anche se la chitarra elettrica
sprigiona sempre la sua energia positiva. Funziona l’accompagnamento di
tastiera in stile “Every Little Thing Is Gonna Be Alright” (Bob Marley).
Basso
e batteria iniziano “Sogni”, brano cantato quasi in modalità rap, mentre il
ritornello richiama gli italiani anni ’80, quelli elettrici. A metà del pezzo
subentrano le tastiere a sconfinare nel Prog degli anni ’70.
“La
città è tossica, non ne posso più” è il refrain del brano “Toxic City”, un
grido di rabbia che lascia trapelare la voglia dell’autore di andarsene, ma
sarà proprio così? Forse potrebbe essere un modo di esorcizzare la situazione…
Chissà. Il ritmo è accalappiante ancora una volta, a tratti funky. Ed è la
volta di “Quando Ti Deciderai”, altro movimento che vede nel ritornello il
punto forte. Rock sincero e senza troppi fronzoli.
Chiude
“You Look At Me”, altro esempio di chitarra elettrica alla Ivan Graziani.
Massiccio e cadenzato, il brano si lascia ascoltare con piacere e resta quasi
impossibile restare fermi durante l’ascolto.
La
musica di Nick The Freak è diretta, scaltra, una vetrina di generi bene
incastrati fra di loro. Come detto, i ritornelli sono sempre il punto di forza
e tutto scorre via che è un piacere. Non resta che attendere il volume due di
“Il Rumore Della Città”; sono sicuro che saprà farci godere un’altra volta. MS
Versione Inglese:


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