NICHELODEON ft BORDA – Quigyat
Snowdonia
Distribuzione: Audioglobe
Genere: Recital Contemporaneo
Supporto: cd – 2024
Musica
e performance sono una forma d’arte compensativa, quando il suono s’interseca
con l’immagine, il concetto artistico proposto è maggiormente esplicativo.
L’intento di molti artisti è quello di dare risalto attraverso la recitazione e
il suono alle parole, impegnate ad esprimere un concetto forte e attuale.
Claudio
Milano in arte Nichelodeon è uno dei più grandi rappresentanti in Italia di
questo concetto, dove il teatro della voce si sposa a pieno con il suono, in
questo caso elettronico di Borda. La collaborazione nasce da una forma di
recital contemporaneo “A.N.F.O.R.E., A New Form Of European Recital”. Borda è
il nome d’arte di Teo Ravelli, laureato in batteria Jazz presso i Civici Corsi
di Jazz di Milano, oltre che fonico e proprietario della home studio Distant Zombie
Warning. Ha all’attivo più di venticinque pubblicazioni ed esprime la propria
arte anche attraverso l’elettronica.
Claudio
Milano invece pubblica nel tempo diciannove album e due DVD oltre che comparire in ventotto pubblicazioni di artisti
internazionali dei quali cito componenti dei King Crimson, Gong, Hawkwind,
Premiata Forneria Marconi, Area, Orme e moltissimi altri ancora.
“Quigyat”
vede le parti vocali registrate dal vivo a Stradella nel settembre del 2023
durante uno spettacolo composto di monologhi teatrali, abstract painting, mimo
e musica. Cinque i brani tratti dal lavoro, tutti di media lunga durata, dove gli
argomenti trattati si spingono oltre la guerra, la follia, impreziositi da
Requiem e “Los Pajaros Perdidos”, un inno del maestro Astor Piazzolla.
Milano
riesce a fondere la voce al concetto drammatico dei testi anche attraverso la ricerca
fonetica di natura sciamanica. L’uso dell’elettronica è fondamentale per il
tappeto sonoro di base, un evidenziatore in cui la performance si lascia
trascinare in monologhi che per intensità e intento avvicinerei a quelli
dell’indimenticato Carmelo Bene. Altrettanto importanti gli arrangiamenti e i
solo a tratti nervosi del pianoforte, ma la chiave di lettura di questo
articolato modo di esporre concetti a mio modo di vedere sono i silenzi, le
pause che solo a tratti vengono squarciate dall’intensità vocale di Milano.
Questi sono fondamentali tanto quanto la musica e le parole.
“Alla
Statua Dei Martiri Di Goria – Requiem In Defence Of Children’s Rights” fa
sprofondare l’animo dello spettatore in un fosso profondo di emozioni che
variano da istante a istante grazie a un altalena di suoni, pause e
recitazione.
Il
brano di Piazzolla è splendidamente rivisitato e sentito, il duo
Nichelodeon/Borda dimostra un grande rispetto per questo capolavoro argentino, fondendo
intensità e delicatezza al limite del drammatico. Mondo alieno descritto in
“Malamore E La Luna”, una sorta di ballata introspettiva narrata all’unisono
dal caldo suono del basso, piano, voce e batteria.
I
nove minuti abbondanti di “Ciò Che Rimane” sono una fotografia straziante
dell’attualità, forse un monito che vedo
ben rappresentato dall’inquietante artwork di Mario Coppola. Schegge
Crimsoniane pervadono durante l’ascolto, ma sono solamente istanti che
improvvisamente si danno staffetta con la mutevole intensità espressiva
dell’insieme.
“Quigyat”
è un opera complessa, da affrontare con un adeguato stato d’animo non
disturbato da superficialità esterne, un recital contemporaneo diretto e
impegnato che oserei definire ficcante. Se si rispettano queste prerogative, il
pubblico diventerà parte dell’insieme e allora il risultato sarà completo e
pienamente assimilabile. Questo è il potere dell’arte musicale, solo se non si
ha paura di lasciarsi rapire. MS
Versione Inglese:
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