ENTITY – Il Naufragio Della
Speranza
G.T. Music Distribution / M.P. & RECORDS
Genere: Rock Progressive
Supporto: Digital / cd – 2024
Anche
quando il genere Progressive Rock in Italia (allora chiamato Pop) stava vivendo
il massimo dello splendore, la splendida regione Sardegna non ha avuto numerosi
gruppi storici da annoverare, ma la qualità c’è sempre stata, vediamo ad
esempio i Cadmo e i Salis. Negli anni il discorso è mutato sensibilmente,
questo stile sonoro ha comunque tenuto accesa la fiamma dell’interesse
attraverso band come Yleclipse o i Capside, tanto per fare due nomi. Fra loro
si aggira un'altra band che a questo punto della sua esistenza potremmo anche
definire storica, gli Entity. Si formano nel 1994 nella provincia di Nuoro
dalla scissione del gruppo I Teatro, da un’idea di Mauro Mulas (tastiere) e
Gigi Longu (basso, chitarra). Subito nel 1995 registrano un demotape dal titolo
“Fantasia”. Dopo svariati cambi di line up si stabilizzano con Mauro Mulas (tastiere),
Gigi Longu (basso e chitarra), Marco Panzino (batteria), Marcello Mulas
(chitarre) e Sergio Calafiura (voce).
Ricordo
con molto piacere il disco realizzato nel 2013 intitolato “Il Falso Centro”,
poi personalmente non sono stato più capace di trovare notizie su di loro negli
anni a venire. Grazie alla G.T. Music, gli Entity ritornano oggi, per donare
nuova veste a un concept album autoprodotto nella fine degli anni ’90
intitolato "Il Naufragio della Speranza", precursore del citato
“Falso Centro”. Con l’esperienza passata in questi anni, anche in sede live,
l’amalgama accresce e la volontà di risuonare questo lavoro porta a un
risultato maturo e consapevole, donando all’opera una freschezza differente,
pur mantenendo la spina dorsale degli anni ’70 atta a band come il Banco Del
Mutuo Soccorso, per intenderci.
Le
dieci tracce contenute nel disco iniziano con “Derealizzazione”, di certo gli
amanti di queste sonorità hanno immediatamente di che godere grazie al dialogo
fra tastiere e chitarra elettrica, quando subentra il piano poi...
Voglio
soffermarmi un attimo sulla voce di Calafiura, finalmente un’adeguata
all’altezza della proposta sonora, conosciamo la storia del Prog italiano e non
è che abbiamo potuto godere di buone voci, a parte quella dei soliti noti che
si contano sulle dita di una mano. Nulla di eccezionale, intendiamoci, tuttavia
buona esecutrice di tutti i passaggi fra enfasi e gusto per la melodia
tipicamente italica.
Il
pianoforte traccia in “Inettitudine” atmosfere delicate e decadenti, quelle che
ti fanno partire l’ascolto a occhi chiusi, così la musica s’approccia all’anima
con determinata convinzione. Il brano ancora una volta, mostra un’adeguata
partecipazione vocale, e non manca il consueto crescendo sonoro, altra arma
vincente del Progressive Rock in senso generale. “Cristallo” è un movimento
vicino alle ballate della Premiata Forneria Marconi, sensibile e allo stesso
tempo impegnato.
Descrivere
e capire ogni passaggio di questo concept ritengo che sia un piacere che
dovrete scoprire voi stessi, per non rovinarvi tutte le sorprese, e ce ne sono
tante!
“Il
Naufragio Della Speranza” è quindi un rifacimento, ma lasciatemi dire che qui
le nuove arie tracciano nuovi sentieri in cui la storia del Prog italiano
s’interseca con la qualità esecutiva e compositiva di questi artisti che, a mio
modesto parere, andrebbero rivalutati in maniera più convinta. Non lasciateveli
scappare. MS
Versione Inglese:
È un grande piacere scoprire e risentire un nuovo lavoro dei sardi Entity. Una band dalla classe sopraffina, capitanata dal maestro Mulas, che si occupa anche di altri due ottimi progetti come gli Akroasis e soprattutto il Jazz canterburiano dei M'organ quartet sopraffina realtà di enorme spessore. Come nel loro esordio, gli Entity non modificano di tanto il loro stile, ed e' un piacere riascoltare quelle trame di tastiera con gli inserti di chitarra che nel brano Derealizzazione mi ha ricordato un po lo stile di Latimer dei Camel. Ottima la voce come nel precedente lavoro, dove ricordo una Suite, Il desiderio, che raggiungeva i 16 minuti di durata, con una elaborata costruzione di sequenze e cambi di tempo nel classico stile prog italico. Mi affretterò a fare mio questo ritorno del maestro Mulas e compagni, dopo averci fatto attendere un bel po'. Credo che anche questo sia un album concept come il precedente, dove sei non ricordo male, non mancavano anche passaggi dove la chitarra tirava fuori un' anima hard a volte spiazzante ma ben inserita nel complesso del CD. Una straordinaria band gli Entity, ovviamente per il sottoscritto dipendente dal prog italiano ma di classe e grande maestria. E ovviamente viva la terra Sarda, ricordata solamente in questo periodo estivo per l'assalto di turisti, e poi dimenticata per il resto dell' anno.
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